ETNA

Per salire sull'ETNA bisogna proprio non soffrire di mal d'auto né avere problemi con l'altitudine.
Siamo saliti dal versante sud e se mi facessero una TAC al cervello, vedrebbero ancora le tracce di tutti quei tornanti che si sono impressi indelebili come un incubo.

Io sono rimasta a quota 1900 metri e non me la sono sentita proprio di prendere quella seggiovia che dondolava in maniera ignobile. Chi è salito oltre mi ha raccontato che il vento tirava talmente forte che sentivano strappare la macchina fotografica che avevano al collo. 




A me è bastato il vento che tirava a quota 1900m.  Una delle tante leggende dice che il dio Eolo, re dei venti, avesse imprigionato i venti sotto le caverne dell'Etna; io credo di poter testimoniare che quel giorno i venti non stavano sotto, ma stavano proprio tutti fuori, anzi qualcuno si è pure rifugiato dentro al mio k-way e giravo gonfia e mi sembravo Rambo con due muscoli così e una "silhouette" da far invidia alla donna cannone (con messa in piega alla Halloween). 

A parte questi "piccoli dettagli", lo spettacolo è stupendo e la mia sofferenza è stata ripagata (anche se ogni tanto ondeggiavo un po' per il vento forte e un po' per l'ubriacatura che mi procurava l'altitudine).

'A MUNTAGNA, come chiamano i siciliani l'Etna, è spettacolare e regala un panorama magnifico. 
I geologi dicono che è l'unico posto dove si può vedere nascere una roccia, io aggiungo che la natura è veramente stupenda quando ti mostra che dopo una colata che distrugge tutto, si riescono ad ammirare fiori e vegetazione che si ostinano a rinascere e ricrescere fino alla prossima colata ... e il ciclo riprenderà.