E' tutto un fermento per la prossima apertura dell'esposizione di Vermeer a Palazzo Fava (dall' 8.2 al 25.5).
Le foto le ho scattate ieri e mostrano come il cantiere è in fermento nonostante la pioggia.
Con una punta di cattiveria, mi viene di dire che se si pianificava un po' meglio, forse non saremmo ridotti così a pochi giorni dall'apertura. In fondo questa mostra è pianificata da 1 anno ... ma si sa che le pachidermiche burocrazie che ci affliggono, sommate all'indolenza generalizzata non fanno brillare. Sarò anche maliziosa, ma aggiungo che avere in Comune un assessore alla cultura -Alberto Ronchi- che rema contro forse non aiuta. Trovo sterile la competizione tra la Gioconda con "La ragazza" , trovo fondata la critica costruttiva di Sgarbi che ricorda che tutto questo clamore attorno alla manifestazione è eccessivo se si considera che viene da un'Italia che è piena di tesori, perlopiù ignorati, ma da qui a sostenere le parole dell'assessore ce ne corre. Ronchi ha detto "E' una rincorsa di politica culturale finita negli anni '90. Una stagione di arte-spettacolo che oggi richiama solo un pubblico mordi e fuggi". Mi piacerebbe sapere quante iniziative ha preso lui fino ad ora a sostegno dell'arte in questa Bologna che muore sempre più. Mi piacerebbe sapere che ritorni abbiamo avuto con quei dissanguamenti tipo "l'annaffiatoio di fine anno in piazza" o "i topi dipinti sui condomini"; mi piacerebbe sapere il perché della cancellazione di tante storiche iniziative che improvvisamente Bologna non ha più (tutte inutili assessore ??).
Ben vengano i turisti mordi e fuggi, si spera che almeno comprino un panino o vadano in un ristorante, si spera che dopo la mostra passeggino un po' nel centro storico e si accorgano di quante bellezze ci sono a Bologna e decidano di tornare per gustarsele con calma, si spera che i negozianti che hanno deciso di tenere su le serrande anche nei festivi, riescano a battere chiodo.
Mi verrebbe di chiedere all'assessore: "ma lei pensa che quando noi bolognesi andiamo a Venezia o a Firenze ci stiamo una settimana ? Anche noi prendiamo un treno la mattina e torniamo la sera!! Scenda fra noi, gente del popolo, e forse capirà come stimolarci ad amare l'arte."
Sarebbe stato auspicabile che l'assessore nella sua immensa lungimiranza, anziché criticare avesse preso la palla al balzo per indurre i turisti a restare in città o a ritornare per gustare il nostro patrimonio. L'assessore si è già preso tutte le risposte del caso da eminenti figure e tutti i giorni qualcuno gli lancia un pizzico di disapprovazione.
Forse se avesse taciuto sarebbe stato meglio, poteva continuare ad ingrassarsi alle spalle di noi bolognesi che siamo qui a chiederci cosa ne è della Bologna viva che avevamo. Tonelli -presidente Ascom- ha commentato l'assessore dicendo "polemiche incomprensibili, dovute a fastidioso snobismo"; assessore se non l'ha capita, gliela traduco io da bolognese verace: "ringrazi che non siamo ancora venuti sotto le sue finestre a tirare pomodori. Non ci dimenticheremo di lei, dei suoi artistici annaffiatoi con topi al seguito, al mi bel spomèti! Cordialità."
Bella storia cara Marilena!!!
RispondiEliminaCiao e buona giornata.
Tomaso
Oramai storia di tutti i giorni e di tutte le città !! Buona giornata anche a te. Ciao Tomaso. Marilena
EliminaAdoro Vermeer ed i fiamminghi in genere con la loro pittura di "luce". Goditi questa mostra alla faccia dei detrattori (e anche degli invidiosi.. io!) ;)
RispondiEliminaNon sei tra i 200.000 previsti in questa politica culturale finita negli anni '90 ?
EliminaNon glielo dico all'assessore che non ci sarai, altrimenti sai come si convince di aver ragione !! Ciao Lampur, buona giornata :). Marilena
Io non ci sarò...una mia amica mi ha bacchettato dicendo: "ma come, hai studiato storia dell'arte e non capisci che queste mostre sono specchietti per le allodole???" ...quindi mi sono demoralizzata.
RispondiEliminaUn bacione tesoro!
La tua amica non ha torto, nel senso che in Italia basta dire che c'è una mostra di Van Gogh piuttosto che di Picasso, che vedi arrivare il mondo. Ed è un po' quello che sostiene Sgarbi quando dice che si fa torto ad artisti magnifici a favore di questi. Ma il giusto equilibrio sta nel vedere la mostra di Vermeer senza poi tralasciare il resto dell'arte che l'Italia offre. E comunque per una città come Bologna che da anni non fa nulla (l'ultima mostra importante fu nel 2008 con Amico Aspertini), è assolutamente positivo che qualcuno abbia finalmente ridato vita e va bene Vermeer, se questo è quanto può ridare risalto. Al di là dello specchietto per le allodole, se a uno piace, non vedo perché deve perdersi l'occasione, in fondo l'alternativa resta di doverselo andare a vedere in Olanda quando rientrerà. Non ti demoralizzare e, se ci tieni, fai un salto, tanto tu non sei lontana (magari aspetta la primavera come farò io, perché all'inizio e alla fine della mostra ci sarà la folla). Io ci andrò, perché mi piace, così come andrò a vedere altro, magari in altre città se provo interesse e non mi preoccupo minimamente se è uno specchietto o meno. Un bacione anche a te piccola Berry! Ciao. Marilena
Elimina