IL MIO PLANNING 2013 |
Chi gestisce un orto sa della grande utilità di una corretta pianificazione.
Alla base di tutto occorre eseguire una corretta rotazione degli ortaggi: è importante attuarla per consentire al terreno di non impoverirsi di alcuni fattori nutrienti e perché l'alternanza di piante appartenenti a famiglie diverse limita un po' il diffondersi di malattie e parassiti.
Appuntarsi le possibili consociazioni degli ortaggi, permette di sfruttare al meglio gli spazi e inserire ortaggi che possono proteggersi tra loro.
Ma la regola prima che ho appreso è che ogni orto ha una sua storia e non sempre quel che funziona per altri funziona anche nel proprio orto. A ciò si aggiungono tante variabili (ad es. nel 2012 una stagione caldissima già da maggio mentre un 2013 sempre piovoso e freddo fuori dal normale fino a maggio con un incerto giugno).
Si commettono errori che servono per fare esperienza. Poi ci sono gli imprevisti della semina: non tutto attecchisce o misteriosamente semini in un punto dove non cresce nulla mentre i semi della stessa busta seminati in un altro punto ti danno soddisfazioni incredibili. Non vi è mai nulla di scontato e bisogna tenersi pronti a fare delle rettifiche strada facendo.
E accanto alla teoria c'è poi la (faticosa) pratica. Domenica scorsa ho approfittato della splendida giornata di sole; in questo momento non ho ortaggi perché ho preferito lasciar riposare la terra durante questo inverno, ma intanto ho già iniziato le semine sotto serra, ho rimosso la terra e ho pulito le aiuole (e taglia qui, pulisci là, alla fine ho riempito una carriola). Ho anche eseguito una lieve potatura alle rose: sarò anche una sciocca sentimentale ma dover tagliare pur vedendo le tante gemme e qualche bocciolo che si ostina a crescere, seppure debole e fiacco, mi faceva soffrire.
Una grande fatica, ma so che è il preludio della prossima stagione, quando la natura mi ricompenserà in questa bellissima avventura che è avere un orto ed un piccolo giardino che mi insegnano il ciclo della natura.
Cara Marilena, non posso che dirti, brava!!!
RispondiEliminaspero che la natura ti ricompensi di tutto il lavoro fatto con amore.
Tomaso
Grazie mille Tomaso. La natura fino ad oggi è stata generosa con me e spero veramente che sia perché sente l'amore che ci metto. Vedremo cosa
Eliminariesco a combinare quest'anno. Buon fine settimana. Un caro abbraccio. Ciao :). Marilena
Pensa che io mi accanisco a fare il pesto genovese in Toscana!! Tu penserai: ma il basilico è basilico dappertutto! E' qui è la storia infinita...La terra è diversa, l'acqua è più calcarea, le piantine crescono con le foglie già troppo grosse per i miei gusti. Dopo nove anni di esperimenti ho ottenuto un pesto sicuramente buono ma non certo uguale!!! Ma gli esperimenti continueranno...
RispondiEliminaTi credo, ti credo. Io avevo seminato delle zucchine e ho regalato delle piantine a mio padre; le sue piante facevano zucchine in continuazione, mentre le mie una fatica incredibile. Erano le stesse piante, stiamo a 10 Km di distanza e lui le ha messe in terra senza nemmeno far nulla. Nel 2012 mi son stancata di mangiar zucchine e le regalavo, nel 2013 sono state sufficienti a malapena. Capirci qualcosa !!?? E poi ho quella terra argillosa che quando arriva l'estate diventa cemento e non la spezzi nemmeno con una trivella ! Però mi piace tanto e imparo tanto e anche io continuo come te con i miei esperimenti. Non mollo !!! Ciao, buona domenica. Marilena
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