Biografia di Morandi |
Tratto dalla Biografia di Morandi |
Quando fece
il militare misero in circolazione un cappellino verde-militare con la
fibbietta riproducente la “G” sulla visiera; me lo feci regalare dai miei e lo
indossavo in continuazione aumentando i miei sospiri.
All’epoca su
vari giornali (quelli “da femmina”) pubblicavano gli indirizzi dei cantanti a
cui scrivere per richiedere l’autografo. Avrò spedito almeno 10 lettere a
distanza di tempo e regolarmente mi arrivava una cartolina autografata “con
affetto Gianni Morandi”, e giù altri sospiri.
Quando
pubblicarono la sua biografia me la feci regalare subito; la conservo ancora ….
costò ben 500 Lire nel 1969. Appena racimolavo qualche soldino, comperavo i
suoi 45 giri.
Sognavo di
incontrarlo, sognavo che ci saremmo guardati negli occhi e riconosciuti, lui
era il mio grande amore. Mi arrabbiavo tante volte perché mi chiedevo come
fosse possibile che io, proprio qui a Bologna non riuscissi ad incontrarlo,
visto che bene o male, lui a Bologna c’era spesso e quindi il mio appuntamento
romantico si spostava sempre più avanti.
Poi
naturalmente si cresce e il Gianni Morandi di turno viene accantonato a favore
di qualcuno più concreto e scopri che sospiri ma non si chiama Gianni.
Mi piaceva
ascoltarlo, avevo una grande ammirazione per lui, ma oramai avevo
definitivamente accantonato l’idea che ci incontrassimo e ci riconoscessimo.
Tratto dalla Biografia di Morandi |
Passarono
tanti anni, per l’esattezza avevo 32 anni, quando una sera decisi di andare con
una mia amica a prendere un gelato ad un chiosco. Avvicinandomi al chiosco vidi
un uomo in piedi con il braccio appoggiato sul banco e cominciai a farfugliare “ma
sembra Morandi”, mi avvicinavo … “guarda
come assomiglia a Morandi” …. a due passi “sembra proprio Morandi”. Il tutto a
voce alta e lui che sentiva, si mise a ridere.
A 50 cm da
lui “non è possibile, ma sei proprio tu ?”. Lui ridendo mi rispose “sì, sono
proprio io”.
Ridemmo, ci
abbracciammo e scherzammo, gli dissi di come ero stata sempre innamorata di
lui, di quanti autografi avevo richiesto per lettera, di come quell’incontro lo
avrei voluto 20 anni prima. Lui rideva dei miei racconti, è stato disponibile e
assolutamente alla mano. Fu lui a propormi un autografo “in diretta”. Presi la
mia agendina e una biro e lui scrisse: “A MARILENA UN ABBRACCIO DOPO TANTI ANNI
!” .
Grazie
Gianni, sei stato anche tu un adorabile compagno di viaggio in un pezzetto
della mia vita.
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