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mercoledì 5 giugno 2013

DIVENTERO' BAREFOOTER ??

Foto presa dal web
Sono insofferente alle scarpe: TUTTE. Ho messo il parquet per tutta casa proprio per poter girare scalza.

Rimpiango i mesi estivi che trascorrevo dai nonni in campagna, quando mia nonna mi faceva togliere le scarpe il primo giorno che arrivavo e me le lasciava indossare quando ripartivo.
Lei lo faceva perché veniva da un passato di povertà, quando le scarpe le indossavano solo la domenica per andare a messa. Ha allevato 6 figli, tutti scalzi che, mano a mano che crescevano, passavano ai più piccoli le loro scarpe consumate. Pur essendo passati gli anni e pur avendo la disponibilità di acquistare scarpe, le era rimasta questa mania. Giravo per la campagna a piedi scalzi, ho imparato a correre nel fiume saltando sui sassi a piedi scalzi. 

Tornata in città, subivo i rimproveri dei miei genitori che non volevano che girassi scalza in casa e mi flagellavano con il lungo elenco dei mille malanni che avrei preso camminando scalza sulla ceramica (non so nemmeno come posso essere ancora viva viste le funeste previsioni). 
Vivo malissimo l'acquisto di un paio di scarpe; non mi convincono mai fino in fondo e, a differenza della maggioranza delle donne, non amo andare per negozi ad acquistare scarpe. Quando le acquisto, istintivamente compro sempre un numero maggiore per poter far ballare i miei piedi dentro, perché non si sentano ingabbiati.
Quando vado nell’orto nei mesi estivi, ci provo a mettermi “le scarpe da orto”,
quelle brutte e rovinate, ma resisto poco e appena posso le lancio da una parte e giro a piedi nudi. I miei vicini ortolani si fanno qualche risata poi mi rimproverano bonariamente, raccomandandomi di stare attenta a non farmi male, provano a dirmi che non è sano (... e risento le parole dei miei genitori). Non contesto, ma dentro di me penso che non c’è niente di meglio che sentire l’erba o la terra sotto la pianta dei piedi, è una sensazione di pace incredibile.    E se anche mi inzacchero i piedi che importa ? Poi si lavano.

Con gli anni che avanzano i freni inibitori si allentano e si bada meno alle convenzioni.  Chissà, magari finirà che aderirò al movimento dei "barefooter", altrimenti chiamati scalzisti, quelli che girano scalzi ovunque rivendicando la libertà dei piedi.  
Ma se è vero che il secondo cuore è nei piedi, allora perché non lasciarlo libero? Perché rinchiudere questo secondo cuore in una gabbia (le scarpe) ?  

2 commenti:

  1. Meraviglioso andare scalzi...quanti rimproveri mi sono presa dai miei genitori per questa abitudine: mettiti le scarpe! mettiti le ciabattine, dove vai scalza?!!
    Invecchiando sono diventata più freddolosa e allora mi concedo i calzettoni (non è la stessa cosa lo so!)ma almeno il contatto con la forma del suolo c'è! Buona giornata amica scalzista! ;)

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    Risposte
    1. Quando facemmo conoscenza mi dicesti, più o meno, che qui ti sentivi a casa. Evidentemente (a parte l'arte moderna) abbiamo delle assonanze. Girare scalzi é meraviglioso. Io sto invecchiando (o forse sono già invecchiata? boh) ma i calzettoni li metto solo se c'é la neve fuori, ma neanche sempre. Magari ho pure freddo ai piedi, ma resisto stoicamente.
      Chissà se troverò il coraggio di aderire al movimento e girare per Bologna scalza ? Non sono ancora abbastanza pazza, ma c'è di che meditare.
      Buona giornata anche a te! Ciao.

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