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martedì 23 luglio 2013

3 C: CANI, CACCHE e CAVOLATE

Non  mi piace la "polemica a tutti i costi", però quando leggo certe notizie, veramente non riesco ad evitare i miei commenti al vetriolo.
Si parla di cani.

A Capri hanno previsto un prelievo ematico per risalire al DNA del cane che dovrà essere iscritto ad un'anagrafe canina. Il perché è presto spiegato: per
FOTO PRESA DAL WEB
combattere l'odiosa presenza degli escrementi per le vie dell'isola. 

Quindi il ritrovamento della cacca del cane consentirà di risalire al proprietario che non ha rimosso il souvenir dalla strada.
Cosa capiterà dopo non mi è dato di saperlo perché l'articolo non lo diceva. 
I francesi invece risolvono l'argomento inventandosi un dispositivo per evitare la cacca del cane; un App, per Smartphone e Tablet, che permette la geolocalizzazione della cacca del cane per evitare di pestarla. 
I francesi la evitano, gli italiani la analizzano. A me sembra in entrambi i casi follia.
Già vedo i francesi passeggiare e ogni tanto fermarsi "olala! ne bouge pas! il y a une merde! (o forse dicono déjection? boh, il mio francese è arrugginito)" , mentre noi italiani "toh, una cacca, aspetta che mi chino e prelevo un campione!".
Io credo che i cani nella loro intelligenza, finiranno un giorno per dire "piantatela di dire e fare corbellerie, datemi la paletta che me la raccolgo da me e facciamola finita". 

FOTO PRESA DAL WEB



Poi c'è l'altra notizia: un GPS sul collare del cane permette di sapere, grazie ad una app (sempre quella), dove si trova il cane. Permette di tracciare dei confini e si viene avvertiti sullo smartphone se il cane sorpassa tali confini.
Ma dico io: e il padrone dove si trova? Non dovrebbe essere con il cane a passeggiare e correre, a godere della sua compagnia? C'è bisogno di un aggeggio a distanza per telecomandare le passeggiate dei cani? 
Anche qui saranno loro, i cani, a risolvere il tutto e con la prima paghetta che prenderanno, andranno a comprare il cartello giusto da appendere al cancello di casa.


Se è vero che il cane è il migliore amico dell'uomo, non si può certo dire che l'uomo è il migliore amico del cane. Le violenze, gli abbandoni, i maltrattamenti lo confermano, ma anche queste assurdità mi fanno dire che non abbiamo ben compreso cosa significa avere un cane come amico.

16 commenti:

  1. ciao ho dato una sbirciata al tuo blog ....complimenti sei molto simpatica ed ironica!!!per quanto riguarda i tenerumi se ti fa piacere puoi vedere la mia preparazione andando su etichette e cliccando verdure ....un saluto...

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    1. Grazie mille. Ho guardato le verdure come mi hai detto... ho visto la ricetta, e mi sembrano foglie con dei filamenti: è così ?? Guardando le ultime foto mi sembrava quasi di vedere tipo dei "fagiolini", mentre nella ricetta mi sembrano foglie. Beh comunque ho imparato qualcosa che non sapevo. Me ne ricorderò se riuscirò a tornare in Sicilia. Grazie ancora. Ciao. Marilena

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  2. ...roba da matti! Ma che cappero si inventano? Non sarebbe tanto meglio raccoglierla e basta? Mah...serve sempre più educazione civica, altro che!! Un bacione!

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    1. Semplice ed economico. Hai un'idea quanto costa fare un'analisi per risalire al DNA ? Spero che a Capri ci siano poche cacche, altrimenti diventa una bella spesa. Bacione anche a te. Ciao.

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  3. L'unico che mi raggiungeva sotto il letto per leccarmi le mie lacrime è stato il MIO AMICO di fanciullezza, che arrivava a mangiarsi la sua stessa cacca per evitare di essere picchiato.
    TROPPA INCOMPRENSIONE per chi non ha chiesto di NASCERE in questa GABBIA.
    Ma io non devo parlare di me e della mia cacca che non volevo mai fare.

    Io voglio SOLO dirti che anche io ho un REGNO piccolissimo ... quanto una PERLA, anzi è un granello di sabbia che per nascondersi in un ostrica è stato ravvolto e amalgamato con la MADREperla dell'OSTRICA che adesso quando si apre fa fuggire tutti i PESCI che si spaventano vedendo quel GRANDE e STRANO OCCHIO.

    Potrenno anche rubare quella perla ma il granellino di sabbia nessuno lo ritroverà.

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    1. E' bella l'immagine del granellino di sabbia. Mi piace pensare che si possegga qualcosa di tanto piccolo da non essere visto da nessuno, ma tanto prezioso proprio perché non facilmente ritrovabile e non esposto alla vista dei più.
      Non mi piacciono le tue lacrime asciugate dal tuo amico di fanciullezza; per ogni lacrima di bambino ci deve essere una carezza di mamma o papà, anche se la lingua di un cane è morbida e calda.
      Non mi piace che tu stessi sotto il letto né che tu sia nato e tu continui a vivere in una gabbia. Ma ogni gabbia ha una porticina dalla quale si può uscire dispiegando le ali.

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    2. Come fai a dire BELLA una IMMAGINE se non la VEDI?
      La IMMAGINI!
      Ma continui a non capire perchè NON VUOI CAPIRE e lo ripeti a denti stretti.

      Se non mi fossi rifugiato SOTTO il LETTO, se non avessi pianto per l'incomprensione e se non fosse venuto il mio ... cane a consolarmi ... non avrei imparato da LUI come si riesce ad USCIRE dalla GABBIA.

      ORA VEDO MOLTI che svolazzano non notando di stare in una falso spazio ... limitato da SBARRE trasPARENTI.

      Non sono uscito dalla PORTA ma da una FERITO-YA.
      Da FUORI ho visto la PORTA che si apre dall'interno.

      Da TIRARE e non da SPINGERE dall'interno.

      Non ha maniglie ANTIpanico. CI vuole CALMA e sangue freddo, ma se sono tutti a spingere ... si rimane dentro e si pensa che sia chiusa.

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    3. Non è carino che tu faccia le pulci al mio italiano, ma se così vuoi, così sia.
      Dizionario italiano: IMMAGINE: Rappresentazione mentale prodotta dalla fantasia o rievocata dalla memoria, idea, visione.
      E' uno dei significati della parola immagine, non è necessario vedere. Con la fantasia posso vedere il tuo granello di sabbia.
      Mi confermi che la gabbia aveva un'uscita; io non ho detto CHI ti poteva far uscire, ho detto che ogni gabbia ha una porticina, la tua aveva anche una feritoia e il tuo cane te l'ha indicata. La porticina aveva un verso di apertura inverso a quello che si riteneva: lo interpreto come quando ci si ostina a cercare una soluzione percorrendo vie difficili quando invece la soluzione è molto più a portata di mano ma non la si vede. Bastava tirare la porta e non spingerla.
      TU continui a non capire: non riesci a capire che io sono una mente piccola in un piccolo mondo. Non puoi cavar sangue da una rapa e io sono una rapa. Non ostinarti a credere che io possa capire cose grandi, non sono all'altezza.
      Ciao. Buona giornata.

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    4. Non mi perMETTE-REI MAI di farti da maestro su semplici convenzioni umane, SONORE o macchiose, che pur se capendole ... fanno i fighini nel correggerti. Ma su e per COSA?
      Per non parlare di chi usa MASSIME LATINE per l'orecchiabilità e non per il SIGNIFICATO.
      Lascimo PERDERE!

      Se trovo un CORPO INERME ... a chi devo chiedere il PER-MESSO di riANIMArlo?
      Posso tirarlo FUORI dalla GABBIA in FIAMME?

      Mi dai almeno questo ultimo PERMESSO?

      Tanto chi TESTIMONIERA' contro di me se mi hai dato il PERMESSO di tirarti fuori SOLO in caso di INCONSCENZA?

      E chi testimonierà contro di ME se SONO stato IO a darti un COLPO di TESTA?

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    5. Mi puoi correggere quando vuoi e mi fa piacere se qualcuno mi indica strade nuove, ma la correzione deve avere un fondamento, altrimenti mi ribello così come ho fatto con la parola IMMAGINE.
      Per il latino: odio le persone che mi dicono frasi in latino (un tizio in ufficio aveva questo vizietto, l'ho invitato più volte ad evitarlo spiegandogli che il mio unico anno di latino -studiato durante le guerre puniche- non mi consentiva di comprenderlo. Insisteva con me e con tutti. Gli dissi che era un grande segno di ignoranza e non certo di intelligenza. A forza di tirarsela, ha tanto tirato che si è guadagnato l'antipatia di tutti che si sono poi divertiti a prendersi beffa di lui. La gente lo scansava e non lo rispettava nemmeno più sul quotidiano lavoro dove peraltro era anche una valida persona. Bruciato dal latino che si ostinava a proferire).
      Mi chiedi dei permessi ? Te li posso anche dare, ma non puoi rianimare una rapa. Questo proprio non lo vuoi comprendere. Ti stai illudendo che il mio corpo o la mia mente possano essere rianimati, ma sei fuori strada.
      Perché ti ostini ? Io non posso dare niente, non posso generare niente, non posso trasformarmi perché il niente è niente. Fidati: io sono NESSUNO. O meglio: sono una rapa senza sangue con un cervellino piccolo come un brustolino.
      Irrecuperabile. Vivo nella mia gabbietta, ma una rapa non ha bisogno di grandi voliere. Ciao

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    6. MA QUESTO E' il COLMO!
      Ma dove siamo arrivati!
      SONO UN UOMO CHE CONTINUA A PARLARE CON UNA RAPA o un DIO che preTENDE di estrarre qualcUNO dal NULLA?
      Non c'è PIU' religione!

      A.D. IMMAGINE ho ragione IO ... tu hai fatto solo il VERSO del PAPPAgallo.
      Che altro dobbiamo mette nel BRODO?

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    7. Non ti innervosire, dai, che poi mi dispiace.
      Riepiloghiamo: hai iniziato a parlarmi offrendomi la tua protezione, ho accettato. Hai proseguito dicendo che volevi farmi comprendere non so cosa, ho provato a comprendere. Ti sei inquietato perché non capivo, ho ammesso i miei grandi limiti. Mi hai chiesto se comunque potevi svolazzare nel mio blog perché lo consideravi una piccola oasi, ti ho detto svolazza pure. Hai proseguito con i tuoi insegnamenti, ho alzato le mani arrendendomi davanti all'evidenza che io per te sono una rapa. Cosa vuoi che aggiunga? Mi ero illusa che ti piacesse un pochino quello che scrivo; evidentemente non è così e la tua unica ostinazione è voler estrarre qualcosa da una rapa.
      Io sono una rapa ma tu sei di coccio, Angelo mio !!!
      PS: troppo caldo per fare il brodo, meglio una caprese.

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    8. A me piace il BRODO da servire FREDDO.

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