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sabato 27 luglio 2013

BANCONOTA ISCARIOTA

Tempo fa lessi un articoletto su una rivista di un'associazione consumatori: BANCONOTE DA DISINFETTARE.
Informavano che una banca aveva rifiutato una banconota da un cliente perché macchiata. Esiste una circolare della Banca d'Italia che lo prevede e per risolvere la questione, occorre sanificare la banconota presso una Asl e poi con il certificato di sanificazione recarsi presso uno sportello della Banca di Italia per il "cambio".
A giudizio dell'associazione che ha visionato la banconota, la macchia non era così grave, ma resta il diritto della banca di richiedere la disinfezione.

Questa lettura mi ha ovviamente fatto scuotere la testa e però riflettere su come io - e non solo io - distrattamente accetto i resti da chiunque senza mai controllare più di tanto. Mai controllato se le banconote sono macchiate !!!
Foto presa dal web

Eppure sono rimasta scottata e in maniera significativa da questa mia leggerezza.
C'era ancora la LIRA, era un venerdì di giugno e uscendo dall'ufficio dovevo raggiungere la mia famiglia al mare.
Mi fermai per comprare le sigarette e al volo presi il resto e imboccai l'autostrada. Al casello d'uscita estrassi una banconota di quel resto per pagare il pedaggio. Nell'arco di una manciata di minuti mi trovai la polizia davanti all'auto, un'arma puntata al finestrino e un poliziotto che mi intimava di scendere. 
Ancora oggi mi chiedo come ho fatto a non farmi venire un attacco di cuore.
Dentro all'ufficio mi rivoltarono come un calzino: domande, moduli, documenti, ecc.
Sembravo un'assassina ricercata dall'Interpol. 
Poi finalmente l'atmosfera si placò, capirono che ero una poveraccia ingenua gabbata da un negoziante. Divennero gentili e smorzarono i toni e risero quando feci qualche battuta sui loro modi un tantino esagerati di intimarmi di scendere dall'auto.
Ma non finì lì purtroppo; furono obbligati a fare la denuncia, scattò una segnalazione (presumo come sospetta falsaria o per ricettazione) e qualche tempo dopo mi fu recapitata a casa la denuncia con riserva di prosieguo.
Mi tranquillizzò l'avvocato che consultai che mi disse che non necessariamente ci sarebbe stato un seguito e che vista la mia fedina penale immacolata e la mia vita da persona assolutamente tranquilla, probabilmente mi avrebbero ignorato e archiviato la pratica. E così fu (a qualcun altro è andata peggio e ha versato litri di sangue per venirne fuori).

50 € falsi

C'era invece già l'Euro quando a mia madre rifilarono con il pagamento della sua pensione 50 € falsi (qui nella foto). Se ne accorsero al supermercato, la conoscevano e le risparmiarono la denuncia e tutto ciò che era già capitato a me.

Ma il problema alla base resta: io non sono così scafata da saper riconoscere una banconota falsa. Quando mi capitò, mi confortarono dicendo che effettivamente era fatta veramente bene. Capirai che consolazione!
Ma quel che è peggio è che non ho l'istinto di controllare: mi danno il resto e io ringrazio, mica mi metto a guardare la banconota contro luce, a palpeggiarla, a controllare se ci sono macchie e ad interrogarmi se si tratta di macchia accettabile o da sanificare. 

Ma perché non torniamo al baratto, così mi rilasso un po'?

7 commenti:

  1. Cara Marilena, rieccomi dopo la mia bella vacanza, piena di grandi soddisfazioni, specialmente la presentazione del mio libro alla biblioteca degli alpini del mio paese.
    Tu il libro lo hai già ricevuto, ma lo stesso voglio informarti che da me c'è il PDF che chiunque può scaricare per leggerlo.
    Veniamo al tuo post, la storia è molto divertente
    non pensavo che una banca potesse rifiutarsi perché una banconota è macchiata.
    Vedi che nella vita si può sempre imparare fino all'ultima respiro.
    Ciao e buon fine settimana cara amica.
    Tomaso

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    1. Ciaa Tomaso, bentornato. Il tuo libro lo avevo con me ieri sera e l'ho fatto vedere a mia cugina (quella che sta scrivendo il libro su mio nonno). Pensa che l'altra mia cugina ad un certo punto l'ha preso in mano, si è messa gli occhiali e ha cominciato a leggerlo. Abbiamo dovuto fermarla perché eravamo al ristorante e sono arrivati i piatti, altrimenti si dimenticava pure di mangiare.
      Per il post: ho letto il tutto sulla rivista di ALTROCONSUMO a cui sono abbonata da anni. Nemmeno io lo sapevo e nemmeno le persone che ho attorno lo sapevano. Tra l'altro proprio l'associazione dice che la macchia per loro era accettabile.
      Ho pensato che magari l'informazione poteva tornare utile a chi come me non lo sapeva. Bisogna stare attenti !
      Ciao Tomaso, ben felice di ritrovarti qui, e adesso che ho sentito la tua voce così giovane, quando leggo i tuoi commenti è come se me li leggessi tu. Ciao.

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  2. anche a me capitò, con un operaio che mi faceva i lavori: lo pagai con banconote da 50 euro, e me ne riportò indietro una dicendo che era falsa, cosa poi confermata dalla banca. La cosa strana è che quasi tutte le banconote le avevo prese al bancomat, tranne una che era un resto di un negozio. Non ho mai capito se quella banconota era falsa e io non me ne ero accorta, anche perché era fatta bene solo più spessa come carta, oppure sono stata fregata dall'operaio che me ne ha rifilata una falsa e se ne è presa una vera...

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    1. C'é una 3a versione che elegantemente hai omesso: che un qualche bancario la abbia inserita nel Bancomat. Sembra la più assurda, ma visti i tempi che corrono con impiegati delle Poste che truffano e scappano col bottino e anche qualche bancario è stato pizzicato (schiavo del lotto o del poker), non mi sento più di escludere nessuno da questo festival di abbrutimento collettivo. A me resta il problema che non le riconosco e non puoi comprare un fermaglio per capelli pagando col bancomat, quindi sarò sempre vittima di chi se ne vuole approfittare. Ciao.

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  3. Meglio la numismatica o la zootecnia?

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  4. Ciao, sono Brunella, ho letto il commento che hai lasciato nel mio blog, ti ho trovato molto simpatica ed ho deciso di venire a curiosare da te! A me è capitato una volta di andare in banca a versare e l'impiegata zelante, ha trovato 50 € falsi, io ingenuamente le dissi "me li dia pure indietro", lei mi ha detto "non posso", mi ha fatto firmare un foglio, e si è tenuta foglio e banconota. Mi è sempre rimasto il dubbio che all'uscita dall'ufficio, se ne sia andata a festeggiare con i miei 50 €.... siamo troppo sospettose?

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    1. Credo proprio che il tuo dubbio si debba trasformare in certezza. Per come dissero a me, chiunque riceva una banconota falsa è obbligato al ritiro e alla segnalazione alla Banca di Italia (come ho scritto, non lo fecero con mia madre, ma non le ritirarono la banconota, fecero finta di non averla vista). Dopo il ritiro scatta la denuncia e a casa ti deve arrivare la copia che poi sfocia in tutti quei paradossi tipicamente italiani. Una persona ha impiegato circa 10 anni tra avvocato e tribunali per dimostrare che non era né falsario né ricettatore. Non credo tu sia sospettosa, perché è anomalo che non ci sia stato seguito.... Grazie per essere venuta a curiosare, verrò a trovarti anche io perché ho trovato post che mi piacciono (per pudore non volevo mettere più di un commento). Ciao.

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