Translate

mercoledì 2 ottobre 2013

TALE PADRE, TALE FIGLIO ?

Leggevo di recente alcuni dati sulle imprese a conduzione familiare (un padre fondatore e i figli che ne proseguono l'attività) e desolantemente è emerso che solo il 32% di tali imprese supera il primo passaggio generazionale, dopodichè solo il 15% regge il secondo passaggio.

Io ho lavorato per un paio di aziende che appartengono al restante 68%: quelle che non superano il primo passaggio generazionale.
Provo veramente tanta rabbia a ripensarci. 
Un titolare che parte dal nulla, in possesso a malapena della terza elementare che inizia il suo lavoro in uno scantinato e con le unghie e con i denti emerge e con capacità, tenacia ed un estro unico riesce a far partire un'attività che si ingrandisce sempre più, che veleggia nel mercato mietendo successi. I dipendenti aumentano e questo padre-fondatore si dedica anima e corpo a quell'attività.
Va tutto bene fino a quando subentra la prole che, accipicchia, ha una laurea alla Bocconi e un master guadagnato negli USA.
In quel preciso istante iniziano i guai.

Nell'analisi dei dati che leggevo, motivavano questo sfacelo con "il non rispetto dei ruoli e delle vocazioni e quindi della meritocrazia" oppure "la tendenza a rinviare i problemi per evitare di toccare equilibri spesso fragili".
Possono sicuramente essere motivazioni, ma ciò che ho notato io è invece una "febbre" di questi figli che, appena entrati, cercano di sovvertire le regole, la loro parola d'ordine è "svecchiare", come se quello che il padre ha fondato, fosse un giocattolo arrugginito. 
Non si chiedono come mai il giocattolo produce un bilancio in attivo, un fatturato che, nella peggiore delle ipotesi è stabile, investimenti che si realizzano con i soldi aziendali senza necessità di prestiti bancari.
Nossignori, loro hanno la laurea della Bocconi che li rende sicuri che non è quello il modo di fare affari.
Iniziano a snellire le procedure e da quel momento colloqui con il tuo dirimpettaio di scrivania o con quello dell'ufficio a fianco solo via mail .... ed ecco il triste risultato di gente incollata ad un PC a sbatacchiare fiumi di parole (con cc a tizio caio e sempronio) quando prima bastava un veloce scambio di battute e si proseguiva nel lavoro.
Il padre stritolava l'ufficio acquisti se si azzardava a comprare 4 biro in più e teneva un parco macchine fisso in azienda a disposizione dei dirigenti che però la sera se ne tornavano a casa con la propria auto.
Arrivano i bocconiani e cambiano tutti i PC, anche se quelli che c'erano funzionavano perfettamente, acquistano programmi sofisticati (che poi si piantano di lì ad una settimana provocando il fermo aziendale, ma naturalmente si dimenticano che tu avevi suggerito di tenere il vecchio programma in parallelo fino a certa partenza del nuovo .... macché il vecchio si butta) e dotano ogni dirigente di un'auto terrificante, con interno in pelle, navigatore, 2 cellulari e non contenti, pagano pure le settimanali multe che i dirigenti collezionano, ma si sa che i dirigenti vanno ossequiati.
E mi viene l'orticaria a ripensare all'enorme, straripante, incredibile numero di riunioni che si facevano, almeno una al giorno .... bla,bla,bla,bla .... con tutti i partecipanti dotati di cellulari che ogni 3x2 suonavano e tutti fermi in attesa che finisse la conversazione ...... ma quando si inizia a lavorare veramente ?

Questo è ciò che ho visto io: la "febbre" di dimostrare che si è meglio del proprio padre, la spocchiosa e presuntuosa competizione e sfida con il padre, ciechi ed incuranti del fatto che basterebbe semplicemente seguirne le orme e l'impostazione per poter continuare l'attività (un po' come il detto: squadra che vince non si cambia) e rimodernare gradualmente, dopo aver conosciuto bene ogni piega dell'azienda.

Mi spiace per i latini, ma il loro TALE PADRE, TALE FIGLIO (qualis pater talis filius) non funziona proprio più. Se funzionasse ancora, l'avvilente percentuale delle imprese familiari che chiudono nel passaggio generazionale non sarebbe così pesantemente schiacciante.

13 commenti:

  1. L'azienda familiare forse è destinata a sparire. I figli sono sempre più diversi dei padri, tante idee e scarsa propensione al sacrificio.
    Ciao Marilena.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se sparirà, allora verrà annientata l'intera economia della mia regione, prevalentemente basata su aziende di piccole dimensioni che si tramandano di famiglia in famiglia. Posso solo sperare che i padri cedano le proprie attività prima del passaggio generazionale, ma preferirei pensare a dei padri che guardino i propri figli con gli occhi dell'imprenditore e non del padre. Ossia che si rendano conto dei limiti dei propri figli e li correggano (con polso ferreo, perché no) nei loro limiti o errori. Ciao Gus.

      Elimina
  2. Cara Marilena, quanta verità c'è in questo tuo post. Lo posso testimoniare io che nel Nord Est questi drammi sono stati centinaia!
    Una generazione fa!!! e l'altra fallisce... Ciao cara amica è triste costatare questo!
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, Tomaso, ho scritto quello che ho vissuto e purtroppo é drammaticamente vero. L'ultima mia azienda aveva 1.200 dipendenti; il mio titolare anche nei suoi 82 anni veniva in ufficio alle 5 di mattina e ti garantisco che era un vulcano. Oggi quell'azienda non esiste più; tutti i dipendenti sono rimasti a casa. L'erede ha distrutto quell'enorme azienda nel giro di 4 anni. Che tristezza! Ciao Tomaso, comunque sia, speriamo sempre in un domani migliore. Marilena

      Elimina
  3. Una VOLTA le DITTE si chiamavano con il NOME di FAMIGLIA e MAZZA-PANELLI si facevano FIGLI BUONI (o BELLI?), ma subentrando le CAZZATE BUONISTE sul non picchiare i figli e le madri ... siamo arrivati a questo punto. Non è maschilismo ma per far capire COSA E' AVVENUTO in CIELO ... prima che sulla TERRA di risPECCHIO.
    Si potrebbe DIRE anche da MADRE in FIGLIA o da PADRE in FIGLIO o da MADRE in FIGLIO. E perchè non MEZZO e 1/2?

    Per questo non comPRENDETE l'ESSERE PECORA SOLO per IL PASTORE BUONO e non per TUTTI.
    Ma similmente ci sono anche POTENTI che si mettono a PECORA per poi contare cosa hanno avuto in cambio.

    Questo è anche il LIBERO ARBITRIO ma IO NON PERMETTO CHE QUALCUNO SI ARRICCHISCA CON IL MIO ANOnimo!
    State attenti! A usare le LEGGI a proprio VANTAGGIO. Ricordatevi che le LEGGI sono state FATTE per tutelare i PICCOLI, gli ULTIMI e non i POTENTI.
    Una volta il FALLIMENTO di UNA DITTA di FAMIGLIA era veramente una TRAgeDIA ... ora viene consigliata dal commercialista.

    Che bel MO'MENTO che VIVIAMO!

    UN moMENTO FORTISSIMO!

    UNA VERA RIVELAZIONE di SALVEZZA per CHI ha conosciuto TUTTO il MONDO e sa che è meglio lasciarlo FOTTERSI sa SOLO ... visto che non trovo nessuna ANIMA che VUOLE FARE l'AMORE con il VERO SPIRITO.

    Far PIANGERE E' FACILE!

    Io GIU'dico il BUFF...ONE per COME mi fa ridere e sono sicuro che sarà l'UNICO a PIANGERE quando IO non ci SARO' PIU'.
    Ma TORNERO' èer RIPRENDERMI quello che è MIO e nessuno potrà TOGLIERMI perchè non è di questo mondo.

    http://www.youtube.com/watch?v=viU9MdnVif0

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è più a PRAGA, nemmeno più MOSCA:

      Vedi, Aljòscecka, - scoppiò a ridere nervosamente Grùscegnka rivolgendosi a lui, - mi sono vantata con Rakìttka di aver dato una cipolla, ma con te non mi vanterò, a te parlerò con un'altra intenzione. E' soltanto una leggenda, ma una bella leggenda, che ancora bambina ho sentito dalla mia Matrjòna, quella che adesso serve da me come cuoca. Senti com'è: "C'era una volta una donna cattiva cattiva che morì, senza lasciarsi dietro nemmeno un'azione virtuosa. I diavoli l'afferrarono e la gettarono in un lago di fuoco. Ma il suo angelo custode era là e pensava: di quale suo azione virtuosa mi posso ricordare per dirla a Dio? Se ne ricordò una e disse a Dio: - Ha sradicato una cipolla nell'orto e l'ha data a una mendicante. E Dio gli rispose: - Prendi dunque quella stessa cipolla, tendila a lei nel lago, che vi si aggrappi e la tenga stretta, e se tu la tirerai fuori del lago, vada in paradiso; se invece la cipolla si strapperà, la donna rimanga dov'è ora. L'angelo corse della donna, le tese la cipolla: - Su, donna, le disse, attaccati e tieni. E si mise a tirarla cautamente, e l'aveva già quasi tirata fuori, ma gli altri peccatori che erano nel lago, quando videro che la traevano fuori, cominciarono ad aggrapparsi tutti a lei, per essere anch'essi tirati fuori. Ma la donna era cattiva cattiva e si mise a sparar calci contro di loro, dicendo: "E' me che si tira e non voi, la cipolla è mia e non vostra. Appena ebbe detto questo, la cipolla si strappò. E la donna cadde nel lago e brucia ancora. E l'angelo si mise a piangere e si allontanò".
      (Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov VII, 3)

      Elimina
  4. Ma perchè non dici che SEI TORNATO per RI-PRENDERLA?
    Tu SAI che C'E' e si nascONDE.
    E non è tanto PECORA quanto lo E' LUPA e guai a toccargli i SUOI LUPACCHIOTTI figli dell'UNICO CAPO BRANCO e SCHIERE di SPIRITI RI-BELLI per AMORE. SOLO per AMORE ... fino a MORIRE per LORO, ma non a TRANSiGERE NELLA VERITA' ... fin dal PRINCIPIO.

    RispondiElimina
  5. Non mi parlare della Bocconi, e di tutti i suoi spocchiosi e arrivisti figli di arricchiti, frequentatori.Per fortuna è tutta gente che si trasferisce all'estero(a volte a fare i disoccupati) perché loro in Italia sarebbero cervelli sprecati. Ciao Brunella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Brunella, magari si fossero trasferiti all'estero anche quelli che hanno distrutto le aziende del mio post. Purtroppo nell'ultima azienda ci hanno lasciato le penne 800 dipendente (me compresa). In 4 anni hanno distrutto un impero di 50 anni ed io sono talmente arrabbiata che spero di non incrociarne mai uno per la strada altrimenti mi ritrovate sul TG. Mi si scalda il sangue solo a parlarne. Ciao !!! Marilena

      Elimina
  6. Marilena, ho l'impressione che tu non sia tanto simpatica a qualcuno...mi sbaglio? Chissà perché! :-(...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Essere simpatici a tutti è uno sbattimento che consuma energie ed io di base sono pigra. Mi consolo con la frase di Oscar Wilde "Per essere benvoluti bisogna essere mediocri".
      La mediocrità è piena di paletti che ti costringono dentro ad un ruolo per farti risultare simpatico; io odio i paletti e le briglia al collo e quindi sarò sempre antipatica a qualcuno. Se mi passi la parola: chissenefrega, alla mia età non cambio bandiera, anzi posso solo peggiorare. Ciao Silvi :)

      Elimina
    2. Ora POSSO anche ABBAnDONARE questo POSTo.
      E' arrivata la GUaStafeste.
      Tra mediOCRI vi amerete.
      Lei E' la PRIMA STELLA a DESTRA!

      Questa volta mi FIRMO!

      CHISSENEFRAGA si FREGASSE da SOLA.

      Elimina