Lo scorso 20 ottobre a Londra si esibiva John Mayer. Mio figlio ha pensato bene di prendere un volo Rynair all'alba, gironzolare un po' per Londra, andare al concerto, ritornare all'aeroporto bivaccando lì in attesa dell'aereo di ritorno ed essere al lavoro a mezzogiorno.
A nulla è servito che io gli dicessi che era follia, mi ha risposto che era un'occasione, che difficilmente John Mayer verrà in Italia, che lui ci teneva e, frecciatina per me, lui ha ancora l'età per poterle fare queste cose.
E per dirla fino in fondo è pure andato da solo perché unico fan di John Mayer nel suo gruppo.
Mi sono ritrovata sul PC i files di quello che ha ripreso; non so perché li ha scaricati anche sul mio PC, forse il messaggio era quello di coinvolgermi e farmi apprezzare questo John che francamente non conoscevo. Mio figlio sa che sono curiosa ed effettivamente sono andata a cercare e ad ascoltare i pezzi.
Mi consola sapere che faccio parte della maggioranza di quelli che non conoscono John Mayer; questo è quanto ho trovato come definizione nel web:
John Mayer è un chitarrista con i fiocchi ed un cantante di tutto rispetto. Ma soprattutto è un autore di primissimo livello.
Peccato che in Italia sia poco conosciuto, complice, paradossalmente, la sua capacità di frequentare i generi musicali più disparati, che gli impedisce di essere omologato e quindi fruito con maggiore facilità.
.........E in Italia? In Italia John Mayer è sconosciuto o quasi. Le riviste specializzate se ne sono occupate in maniera sempre marginale liquidandolo come artista commerciale non degno di grande attenzione.
In tutta onestà, tanto di cappello per la padronanza della chitarra, ho pure trovato qualche pezzo che mi è piaciuto (pezzi che, manco a farlo apposta, si distaccano un po' dal predominante genere country-blues -che mi piace, ma a piccolissime dosi- tipo say what you need to say oppure half of my heart oppure your body is a wonderland) ma non sono rimasta soggiogata.
Comunque, di già che mi ha rifilato copia dei suoi files, tanto valeva che estrapolassi qualcosa, così almeno rimane archiviato qui il ricordo di quella giornata di follia.
Le altre foto sono qui: http://www.pictoore.com/2013/11/concerto-john-mayer-londra/
Cara Marilena, poter essere presenti in questi giganteschi concerti! Credo che sia una grande esperienza che non si potrà mai più dimenticare.
RispondiEliminaCiao e buona giornata cara amica.
Tomaso
E' vero Tomaso. A me fanno un po' paura, ma poi quando vedo gli occhi scintillanti di mio figlio per la contentezza, capisco che sono esperienze uniche.
EliminaBuona giornata anche a te Tomaso. Ciao e grazie per la tua presenza che mi fa sempre tanto piacere. Marilena
Sono piccole pazzie, ma che gratificano... pensa a quelli che si sparano due giorni in un raveparty.. :(
RispondiEliminaSì, è vero, gli brillavano gli occhi !! A quelli che si sparano il raveparty, gli sparerei io ... e non solo a loro (sono sempre accomodante e democratica nelle mie esposizioni, che ci vuoi fare, mai stata diplomatica in vita mia). Ciao Lampur, buona serata :). Marilena
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