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domenica 10 novembre 2013

ERANO I BUBBAGUMP

triscaidecafobiaQuando ancora era piccolo, scherzavo con mio figlio dicendogli che se da grande voleva "cuccare", doveva imparare a suonare la chitarra e cantare, che quelli che lo sanno fare esercitano sempre un fascino particolare sulle ragazzine. 
Scuoteva la testa, rideva e mi rispondeva che ero fuori dal mondo. Poi un giorno i ragazzi della parrocchia organizzarono un mini-corso per imparare a suonare la chitarra. Travolto dai suoi compagni che avevano aderito, si iscrisse pure lui.
Iniziò tutto così.
Si appassionò e in casa nostra cominciarono ad entrare chitarre sempre più sofisticate. Mio figlio ha sempre adorato i Beatles; ha una collezione di "tutto Beatles", è pure stato due volte a Liverpool in pellegrinaggio per una contemplativa adorazione e a NY non poteva mancare l'omaggio a John Lennon.
A qualunque ora del giorno si entrasse in casa si sentivano i suoi accordi di chitarra e la sua voce che cantava le canzoni dei Beatles. Mi piaceva, ma quanto mi piaceva !!   E quando entravi e c'era silenzio, allora significava che era là a scrivere canzoni.  Si ritrovò con altri ragazzi, cominciarono a suonare insieme, i pomeriggi in sala prove, le conoscenze con "quelli del giro", l'invito ad esibirsi.

La prima esibizione fu in parrocchia, luogo dove suonarono senza timori, erano tra gente conosciuta. Poi arrivò la serata in un locale l'Orient Express, in una sorta di gara, e quella sera si resero conto che erano una band senza nome. Eravamo fuori dal locale in attesa dell'esibizione e si cercava freneticamente di battezzare la loro band; idee scarsissime, tentativi che non convincevano, poi così, per scherzo saltò fuori BUBBAGUMP, solo perché ci ricordava Bubba che ci aveva fatto ridere nel film Forrest Gump. Non era un granché come nome, ma per simpatia rimase quello.

Poi la grande soddisfazione di esibirsi in Piazza Maggiore, durante una serata dedicata alle band esordienti. Poi un concorso lanciato su Internet. Poi le serate nelle sagre e nei locali. Aprirono un sito Internet (purtroppo non esiste più ... spazzato via), incisero il loro CD "Triskaidekafobia" che spedivano alle varie etichette, idearono la grafica della copertina, ci misurammo con il deposito dei testi alla SIAE.
new york
NEW YORK - BUBBA GUMP
Ci credevano ed era giusto così: erano adolescenti con dei sogni ed è meraviglioso sognare. Poi l'università, gli impegni, .. insomma qualche strada si separò e finirono i Bubbagump. La passione rimase e, con altri amici nacquero i Dullnoise. 
Nella mia banale semplicità preferivo il pop-rock dei Bubbagump; avrò anche tutti i miei limiti a livello di musica, ma la preferivo a quella corrente successiva che imboccarono e che non saprei nemmeno dire che musica era.

Purtroppo è tutto finito. Sono rimaste le chitarre, mio figlio le usa sempre meno e se voglio sentirlo cantare devo iniziare io ad intonare qualcosa; sapendo che non so cantare, ride, mi dice "lascia stare, per carità", si accoda ed inizia a cantare lui. Ogni tanto suona/canta per gli amici, ogni tanto qualcuno glielo chiede in un pub ... niente di più se non la foto che ha scattato "in memoria" là a NY davanti al locale Bubbagump. 
Io comunque voglio ricordarmeli con la voce ancora adolescenziale dei Bubbagump (chissà se mio figlio mi strangolerà per aver messo nel video le canzoni di quell'epoca anziché le più recenti .... no dai, mi perdonerà, mi ama troppo per non perdonarmi).

6 commenti:

  1. Beh, esibirsi in Piazza Maggiore, non è una cosa da poco.Ed è sicuramente una grande soddisfazione per chi esercita la non sempre facile mansione di genitore,
    Ed è un grande dono avere un figlio con sensibilità e temperamento artistico.

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    1. Eh sì, direi che tu ne sai qualcosa. Io a volte sono sicuramente eccessiva, ma forse tu mi puoi comprendere. E' un orgoglio unico vedere la tua creatura
      che fa qualcosa che ama, qualcosa per cui è portato e magari riceve anche qualche soddisfazione. Mio figlio ha percorso più strade: sport, musica, pittura.
      Mi ha dato tante soddisfazioni ... peccato che non ha perseverato. E' uno di quelli a cui hanno rubato la speranza (come ti ho detto in un mio commento).
      Adesso spero nella famiglia: che possa costruirsene una e incrocio le dita per lui. Ciao. Marilena

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  2. Certo, se invece dei Bubbagump erano i Depeche Mode me sa' che te chiedevo un biglietto... ;))

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    1. Uéh, Lampur non mi toccare la creatura che poi divento inflessibile e da faro ti declasso a lumino. Vorrei poterti dire che "chi disprezza compera", ma i Bubbagump
      non esistono più e quindi non posso promuovere più nulla di loro. A me comunque i Depeche Mode mi mettono angoscia .... :).

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  3. ..bisogna afferrarne diverse sfumature... e comunque si, non mi sembrano adottare uno stile Bubbagump.. per contro, come darti torto: le gioie di mamma non si toccano! ;) Buona giornata!

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    1. Io sono sveglia per colpa della tosse che mi tormenta, ma anche tu non scherzi. Vedi è che io non ho proprio voglia di sfumature, mi piace l'acqua limpida, il cielo terso senza dovermi interrogare su intorbidimenti o nuvole. Una sana, banale, superficiale semplicità senza sfumature: ecco ciò che mi interessa oggi. Le domande esistenziali e le sfumature le lascio a tutto il resto del mondo, io mi sono già interrogata in tutti questi anni sui perché della vita, ho già dato.
      Al massimo mi chiedo se tu possiedi solo la foto di "quell'armadio di Mario" ... è la seconda volta che lo vedo nei tuoi post ... ma non ci passo la giornata a meditare e sopravvivo serenamente. Buona giornata anche a te. Ciao :)

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