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lunedì 17 marzo 2014

Il paradosso di BEPPE MANIGLIA

Foto presa dal web
Foto presa dal web
Chi è bolognese sa perfettamente chi è Beppe Maniglia, ma sicuramente è noto anche a molti non bolognesi perché di lui si è parlato spesso come uno dei simboli di Bologna e c'è stato un momento in cui ha fatto anche alcune apparizioni TV.
Beppe Maniglia (il guitar boy con la faccia d'angelo) gravita nella Piazza Nettuno sin dalla fine degli anni '70 ; all'epoca era famoso perché gonfiava a fiato le borse dell'acqua calda fino a farle scoppiare. La sua moto con cui trasporta le casse ad alta tecnologia, il capello lungo, la chitarra con cui suona musica indefinibile, l'inseparabile canottiera, oggi Beppe Maniglia ha 70 anni, portati splendidamente, e tutto si ripete da circa 35 anni.
Foto presa dal web
E' notizia fresca: a Beppe Maniglia sono state inflitte 2 sanzioni da 400€ l'una perché, dice l'assessore Matteo Lepore: "deve chiedere il permesso di pubblico spettacolo e rispettare alcuni giorni ed orari nei suoi spettacoli. Deve inoltre spostarsi, perché la sua postazione vicino alla Sala Borsa crea una cassa di risonanza che disturba i lavoratori della biblioteca e si irradia fino ad impedire agli altri musicisti di farsi sentire".

Io sono assolutamente d'accordo che le regole vanno rispettate, ma mi sembra che in questo caso siamo veramente al ridicolo.
L'assessore Lepore è nato nel 1980, ossia quando Beppe già si esibiva in quella piazza, lui è lì da sempre, forse da più tempo dei piccioni .... non è possibile che ci accorgiamo solo adesso che disturba e che deve rispettare giornate ed orari.
Ho guardato il risultato del sondaggio lanciato da un quotidiano: l'80% dei bolognesi è contrario alle sanzioni a Beppe Maniglia. Ma io interpreto quella schiacciante maggioranza non come quella di cittadini che sono disponibili a scusare chi non rispetta le regole, ma di cittadini che forse come me sanno che le regole devono esserci, ma devono esserci PER TUTTI e se improvvisamente i lavoratori della biblioteca sono diventati delicati di orecchie, forse noi bolognesi siamo altrettanto delicati di occhi che vedono anche altro. Assessore Lepore che ne dice di buttare lo sguardo anche oltre la Piazza Nettuno (magari senza allontanarsi troppo basta andare in Via Indipendenza) ? Quelli che mendicano suonando la fisarmonica ogni giorno a qualsiasi orario ce l'hanno il permesso di pubblico spettacolo e il permesso di suonare sempre ?

Quando avevamo Cofferati come sindaco, egli pronunciò questa frase "Se Berlusconi ha Apicella, noi a Bologna abbiamo Beppe Maniglia, parola di sindaco".
Ed oggi cosa è cambiato rispetto ad allora?  Allora ce la tiravamo per avere Beppe Maniglia e oggi lo multiamo. Non è un paradosso ?

13 commenti:

  1. E brava Marilena, anche in questo post c'è sempre il tuo bel umorismo!!!
    Belle le foto dal web! Buoina giornata sempre con il sorriso.
    Tomaso

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    1. Umorismo molto amaro caro Tomaso. Arrivo tardi a risponderti, quindi buona serata. Ciao. Ti abbraccio. Marilena

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  2. Spostate Beppe sotto casa dell'assessore!!! ;))

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    1. E' un'idea. Però gli mandiamo il pacchetto completo con fisarmonicisti e pifferai vari e magari, perché no, pure i piccioni quelli che tubano alle 5 della
      mattina :). Ciao Lampur, buona giornata. Marilena.

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  3. Risposte
    1. Avendo la ricetta, ce ne sarebbero da rimuovere !! E' che hanno la Loctite nel sedere che tengono incollato alla sedia. Ciao, buona giornata :). Marilena

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  4. Beppe Maniglia e' un istituzione ,si ascolta sempre molto volentieri e se a qualcuno da' fastidio consiglierei di mettersi i tappi negli orecchi cosi non sente ,ma da la possibilita'a chi ama la musica di ascoltare Beppe (che a me sembra anche molto bravo)

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    1. Piaccia o non piaccia, resta il fatto che è lì da quasi 30 anni, non possono accorgersi adesso che disturba, è assurdo. E il punto è che se la legge deve essere rispettata allora la devono rispettare tutti, non si può attaccare solo lui.
      E poi in effetti c'è da dire che davanti alle sue esibizioni si raduna sempre gente, quindi evidentemente continua ad avere un'attrattiva per il pubblico. Ciao.

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    2. chiedo una cosa all'autore di questo articolo: secondo lei come può un altro artista di strada lavorare se in piazza si sente solo lui? perchè tutto quel volume? si è mai chiesto se maniglia lo fa proprio di proposito? la sua musica (che può piacere come no) si sente dalla feltrinelli di piazza ravegnana. come può un clown o un cabarettista farsi sentire?si è mai accorto che il signor maniglia ha cambiato l'impianto proprio da quando TUTTI possono suonare in strada senza permessi? siamo in un paese democratico. tutti devono lavorare!e che sta li da 30 anni che significa? che può fare quello che vuole?

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    3. Rispondo anche se celarsi dietro l'anonimato (basta scrivere anche un nome qualsiasi) non è mai un gran segno di rispetto delle regole.
      Io ho chiaramente scritto che se ci sono regole queste vanno rispettate, ma al contempo ho riportato IN BLU le parole dell'assessore che sono:
      "deve chiedere il permesso di pubblico spettacolo e rispettare alcuni giorni ed orari nei suoi spettacoli. Deve inoltre spostarsi, perché la sua postazione vicino alla Sala Borsa crea una cassa di risonanza che disturba i lavoratori della biblioteca e si irradia fino ad impedire agli altri musicisti di farsi sentire".
      Ergo: PERMESSO DI SPETTACOLO: ce l'hanno veramente tutti quelli che si esibiscono ?? Sicuro ?? Anche dopo l'Arena del Sole il fisarmonicista davanti alla Chiesa ? Possibile che costui sia lì tutti i giorni, ma caspita ! che permesso ha ? O lo dobbiamo catalogare come mendicante e allora in virtù di ciò è esonerato dal dover chiedere il permesso ? Perché se così fosse allora basta avere un cappellino con cui richiedere le monetine e tutto è consentito.
      DEVE SPOSTARSI: sono 30 anni che sta in quella posizione .... mi sono solo chiesta come mai solo adesso ci si accorge che disturba i lavoratori della Sala Borsa. Può essere come dice lei che abbia aumentato la potenza delle casse (per me era rumoroso prima e lo è pure adesso), ma allora la motivazione non è "DEVE SPOSTARSI", bensì : deve abbassare il volume. Perché se gli si lasciano le casse rumorose e lui si sposta, ad esempio sull'altro versante di Palazzo Re Enzo, non disturberà più la Sala Borsa, ma continuerà a disturbare gli altri cabarettisti, non trova ??
      Lei comprende che un assessore quando parla deve usare le parole giuste (altrimenti cambi mestiere)? Se Beppe si sposta di 100 metri non risolve il disturbo agli altri cabarettisti, quindi deduco che semplicemente non lo vogliano in P.za Nettuno, il che diventa ridicolo dopo 30 anni ed è come dire che all'assessore non gliene frega niente degli altri cabarettisti, ma solo della Piazza.

      Io non sono una sostenitrice di Beppe Maniglia, non possiedo i suoi CD né mi sono mai fermata ad assistere alle sue esibizioni.
      Trovo tuttavia che sia assurdo multarlo dopo 30 anni che fa la stessa cosa e se vogliamo multarlo perché ci siamo improvvisamente accorti che ci sono delle regole che vanno rispettate, io allora sostengo che devono essere rispettate da TUTTI.
      Tutti devono avere i permessi, tutti devono rispettare delle distanze, tutti devono rispettare degli orari. Però TUTTI, non solo Beppe Maniglia.
      Spero abbia compreso che la mia critica è tesa a far notare che non ci possono essere 2 pesi e 2 misure e quindi Beppe non può fare quello che vuole, ma neppure gli altri. E le motivazioni di un assessore devono essere ponderate nel pieno rispetto dei cittadini e degli altri cabarettisti, nel pieno rispetto di tutti e non perché si alza una mattina e si inventa una crociata.

      Mi auguro di aver chiarito e che sia evidente che non stavo difendendo i 30 anni come un quasi diritto di usucapione (se uno ruba per 30 anni ad esempio, ciò non significa che ha l'autorizzazione ad essere ladro ed essere esente da punizione), ma se dopo 30 anni si vogliono sistemare le cose, ebbene facciamolo, ma facciamolo seriamente con regole ben chiare per tutti e soprattutto con un controllo serrato del rispetto da parte di tutti.
      Mi spiace se quanto ho scritto ha dato adito a un'incomprensione, ma mi creda, sono la prima della fila quando c'è da difendere il rispetto delle regole e spero vivamente che dopo queste ulteriori righe lei lo abbia ben compreso. Un saluto.

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  5. Ecco, questo mi pare un'altro caso di applicazione pedissequa di norme discutibili.

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    1. Aggiungo che fosse per me tutti gli artisti di strada si doverebbero esibire solo in acustica senza alcuna amplificazione elettrica.
      Si arriva poi alla questione dell'inquinamento acustico (se non c'è fracasso un artista di strada non necessita di amplificazione elettrica) altra pesca che non si vuole risolvere.

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    2. Pienamente d'accordo ed infatti ho precisato che io non mi sono mai fermata (se non per scattare un paio di foto) da Beppe, perché non amo il suo fracasso. Ma siamo almeno onesti: diciamo che sulla piazza non vogliamo nessuno e così via lui e via gli altri che si fingono statue ecc. E se siamo così ligi ai "permessi di spettacolo" deve valere per tutti. Beppe non ha il recipiente dove mettere le monetine, ma forse se lo mettesse risolverebbe in un colpo solo il problema: si spaccia per mendicante e il gioco è fatto perché quelli sono intoccabili anche se strimpellano cose improponibili con armoniche o fisarmoniche. Se poi aggiunge il cartello "sono povero, ho 5 figli, ho fame, aiutatemi" e sottolinea le sue origini ungheresi nessuno più lo caccia, anzi .....
      Ciao, buona giornata. Marilena

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