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venerdì 15 agosto 2014

MANIE ESTEROFILE

foto presa dal web
Sono parecchi i giornali che dedicano spazi titolandoli "L'angolo della salute" "Migliora la tua salute con ..." ecc. e all'interno di queste rubriche schiaffano immancabilmente prodotti che non avevo mai sentito nominare.
L'ultimo di cui ho letto è lo YUZU, un agrume conosciuto come limone giapponese. Non ne conosco il sapore (lo intuisco) ma l'articolo ne magnificava l'apporto di vitamina C e altri benefici che altro non sono gli stessi identici dei nostri agrumi, meravigliosi, che si coltivano in Sicilia.
Ma perché caspita bisogna comprare lo YUZU quando abbiamo, qui, in patria degli agrumi che da sempre ci invidiano in tutto il mondo ?

Non sono una fervente ecologista/ambientalista, ma non sono mai stata propensa al consumo di prodotti che arrivano da oltreoceano, nel senso che ho sempre privilegiato prodotti locali e nel mio pranzo di Natale non abbiamo mai mangiato fragole. Ho sempre rispettato la cadenza delle stagioni ed ora che ho un orto e ho imparato i cicli delle varie piante, sono ancora più attenta e mi rifiuto di acquistare prodotti fuori stagione che ovviamente provengono da altri paesi e che sono assolutamente frutto di nostri capricci. Intere generazioni, prima di noi, sono sopravvissute senza mangiare fragole a Natale e senza nemmeno sapere cosa fosse lo Yuzu. E mi sa che di salute ne avevano più di noi.
piadina
Piadineria - Pineta di Milano Marittima

Se sono in viaggio all'estero mi adeguo al paese e non chiedo di mangiare lasagne, ma qui in patria non mi si chieda di mangiare il "made in non so dove" al quale continuo a riservare il mio olimpico disprezzo.
Ne ho fin sopra i capelli di tutte 'ste manie !! Come quella di riempirsi la bocca dicendo "street food", che già mi viene l'orticaria quando lo sento dire in TV ... cibo da strada non fa figo? E così si esalta il consumo del kebab o chipstar o hot dog per non parlare di chi si fregia di aver mangiato il kalakukko o cibi etnici di cui non so nemmeno ripetere il nome. Ma chi se ne frega ?

Ma vogliamo mettere una sana piadina che regge da secoli la tradizione qui in Emilia Romagna ? O il gnocco fritto o crescentina !! E se cambio regione mi faccio di zeppole, panzarotti, focaccia, pizza fritta, pizza e chi più ne ha, più ne metta.
Mangiatevelo voi il kebab e lo yuzu.

14 commenti:

  1. Sullo yuzu concordo.. ma non me toccate er kebab, o gyros pita o come vuoi chiamarlo... rimane il principe degli street food..ops! cibi da strada, un invenzione spettacolo che per fortuna, dopo anni di sottobanco, ha cominciato a prendere piede sul suolo nazionale.. comunque ora che me ne vado a Minorca (ci sentiamo per Settembre.. ) ripiegherò moolto volentieri sulle svariate tapas locali... un bacio e buon Ferragosto intanto Franco e Luisa

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    1. Tranquillo che proprio non lo tocco ... non ci penso nemmeno. Già il solo puzzo ... ops ! aroma mi fa rivoltare le budella. Sui principi dei cibi da strada abbiamo idee diverse, sarà che ai principi preferisco le regine: pizza e piadina !!
      Goditi la tua vacanza, si sente l'entusiasmo da come hai sbatacchiato sulla tastiera. Un bacio anche a voi e un buon ferragosto. Ciao Lampur:). Marilena

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  2. La prima cultura è quella del cibo.
    La prima scemenza è l'anelito al conformarsi.
    Quindi basta che qualche furbacchione scoreggi la nuova moda che subito masse pecorecce l'adottino giulivamente e acriticamente.
    Del resto l'orribile esterofilia provincialotta italica conformista e pecoreccia si manifesta nell'ignoranza e disprezzo della propria lingua.
    Ihihi, agrumi giapponesi. Solo dei citrulli che vivono in un paese con centinaia di varietà di agrumi possono voler acquistare agrumi raccolti settimane o mesi prima dall'altra parte del mondo o fragole a Natale. E queste sono solo due stupidità di milion mila.
    (in questo paesino di montagna dall'acqua di fonte di roccia oligominerale ho visto turisti bergamaschi comprarsi l'acqua morta e vecchia in bottiglia di plastica).

    UnEcologistaEstetaEdonista

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    1. Ecco, anche sull'ignoranza e disprezzo della nostra lingua avrei molto da dire; ascolto spesso notiziari in cui si usano termini in inglese quando esiste il nostro italiano ricco di tutto (forse l'unica parola intraducibile è know-how che manco gli americani sanno perché sono arrivati a coniarla così...).
      La ridicolaggine sta poi nel fatto che la maggior parte delle persone usa quelle 4 parole straniere (lo facevano pure in ufficio, per riempirsi la bocca) e poi non sanno parlare inglese (o francese). Che senso ha ??
      Quanto all'acqua io sono inorridita quando andai in Sicilia lo scorso autunno, perché in ogni ristorante servivano acqua minerale proveniente dal Veneto. Ho provato ad immaginare quanto avevano viaggiato quelle bottiglie e il perché di un'idiozia simile. Sarò forse un tantino fobiaca a guardare pure l'etichetta di una minerale, ma mi disturbava non poco la scemenza. Come vedi al peggio non c'è mai fine ....
      Ciao, buon ferragosto.

      UnaRealistaRompiballe

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    2. know-how
      sapere, saperi, conoscenza, competenza
      Molto più ricco l'italiano.

      Tu dai il buon esempio che è anche molto piacevole, oltre che ecologico ed eco-nomico. :)

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    3. Resta una parola inflazionata la cui traduzione è un non senso (oltre all'orrore della pronuncia che prevede un apparato faringeo di tutto rispetto). Ma d'altra parte chi non ama in un'azienda dire know-how tecnologico anziché abilità/competenza/conoscenza tecnologica ?
      E finisce così che prendiamo lezioni dagli americani che mentre noi già articolavamo frasi compiute e ci vantavamo con un "Civis Romanus sum" loro stavano ancora ad AUGH !!

      Non so se riesco a dare il buon esempio ... nel mio piccolo cerco di usare la testa. E soprattutto di questi tempi sarebbe ora che la gente la usasse più che mai. Come ha scritto Silvia: per risvegliarsi dal coma consumistico. Tutti possono cominciare dalle piccole cose e la spesa la facciamo tutti quanti: cominciamo da lì.
      Ciao :) e... grazie.

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  3. Sono le follie della globalizzazione, bellezza!
    Anyway, give me five! :))
    Un giorno al supermercato stavo mettendo delle pere nel sacchetto (perchè non lo mettono biodegradabile?)
    Quando però vidi che venivano dal Cile, lanciai un quasi-urlo: "immaginarsi se devo comprare pere cilene! "
    Una signora che stava diligentemente riempiendo anche la sua sportina si risveglio' dal coma consumistico e mi imito'.

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    1. Altra stortura che non si capisce. Io lo notai con i fagiolini; eravamo in stagione (li stavo raccogliendo nel mio orto) e notai che al supermercato c'erano tutti fagiolini di provenienza Egitto !! Perché ?? Perché devo comprare dei fagiolini egiziani se abbiamo quelli italiani. Sì, va beh, ci sarà il solito discorso economico, tanto si finisce sempre sui costi, e al supermercato costano meno quelli egiziani seppure hanno viaggiato per migliaia di chilometri con più mezzi, rispetto a quelli nostrani, ma non ci sto, preferisco pagare qualche centesimo in più o semmai rinuncio ai fagiolini.
      Ben venga il fatto che riesci a risvegliare dal coma consumistico (mi piace l'espressione !!) .... se tutti lo facessimo ...
      Ciao Silvia, buon ferragosto :). Marilena

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  4. Mi pare che la confusione su questi tanti alimenti mette molti in grande difficoltà!!!
    io sono uno di quelli cara Marilena, Buon ferragosto e ripetizione:-)
    Tomaso

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    1. Caro Tomaso, io penso a come sono stata allevata e mi basta quello per non confondermi. Non ho bisogno della vitamina C dello yuzu, perché so che la trovo nei nostri agrumi italiani. Posso capire che per curiosità si allunghi la mano verso qualche prodotto esotico, ma che le riviste spaccino questi prodotti stranieri come fonte di salute e ne incentivino il consumo, mi sembra un gran imbroglio, visto che hanno contenuti equiparabili a prodotti che da secoli abbiamo sulle nostre tavole. E noi italiani non abbiamo proprio nulla da invidiare al resto del mondo ... anzi !!!
      Buon ferragosto a ripetizione anche a te. Ciao :). Marilena

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  5. Sono pienamente d'accordo con te. Ciao Marilena e buon ferragosto con i prodotti italiani

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    1. Meno male ... fa sempre piacere sapere che non si è soli a difendere qualcosa di italiano. Buon ferragosto anche a te Remigio.
      Ciao :). Marilena

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  6. La penso esattamente come te. Siamo una nazione che vanta prodotti agricoli ed alimentari d'eccellenza...usiamoli!
    Un carto saluto, Marilena
    Loredana

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    1. Peccato che ho l'impressione che siamo pochini. Altrimenti i supermercati avrebbero smesso da mo' di propinare verdure estere e i giornali la smetterebbero di dedicare spazi alle virtù di questi prodotti provenienti da non si sa quale angolo del mondo. Ma ovviamente spero sempre che la coscienza si risvegli. Contavo su un cambio di valori dovuto alla crisi, ma non vedo grandi risultati: si continua sulla vecchia strada salvo poi finire a rovistare negli scarti del mercato ortofrutticolo. Sono un po' eccessiva forse, ma funziona così. Ciao un caro saluto anche a te (sempre in ritardo perché sono vittima di 'sto PC che fa i capricci !!). Marilena

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