Il mondo
dentro al mondo, ecco come definirei il web: è una risorsa inesauribile di
tutto; è un mondo che gira dentro al mondo reale. Ho già detto che sono una
navigatrice disordinata e quindi finisco dappertutto e non so come. Mi sono
imbattuta nel blog di una signora che, oltre che dilettarsi di vari argomenti,
scrive poesie … mi sono fermata …. ho cominciato a leggerle .. poi ne ho
trovata una che veramente mi ha toccato dentro.
Ci sono due
espressioni forti che mi hanno magnetizzato: “dove volano i gabbiani, nei loro gridi ho nascosto gli urli della mia
anima ferita” mi ha fatto ricordare quei dolori forti che la vita ogni
tanto mi ha costretto a vivere e proprio in quei momenti soffocavo le urla di
dolore in una dimensione diversa, forse quella dove volano i gabbiani e per
pudore nei confronti del mondo ho forse anche io mescolato le mie urla con
quelle dei gabbiani.
Le altre
parole che mi hanno colpito sono : “ho
inseguito nuovi aquiloni per rubare gocce di colore” che, a mio parere, è
un modo bellissimo di aggrapparsi alla speranza. Bella l’immagine degli
aquiloni che fanno allegria e che volano leggeri nell’aria, bellissima
l’immagine di rubare loro gocce di colore. E comunque a me piacciono tanto gli aquiloni, mi costringono con il naso all'insù e mi strappano sempre un sorriso.
Sono mie
personalissime interpretazioni della poesia, forse l’autrice voleva trasmettere
altri messaggi, ma io scrivo quello che è arrivato a me.
Grazie a
Maria che mi ha concesso di riportare nel mio blog la sua poesia
Moto perpetuo
Dall’alto
ho volato
dove volano
i gabbiani,
nei loro
gridi ho nascosto
gli urli
della mia anima ferita.
Controluce
ho abbracciato
animi persi
negli oscuri
ricettacoli
di una vita
che traspare
a stento
dall’opacità
di giorni
incolori.
Ho inseguito
nuovi aquiloni
per rubare
gocce di colore
da spruzzare
sui
pensieri,
pigri
alianti
riflessi
dalle onde,
nel moto perpetuo
d’un
elemento che rasserena.
Maria
Cavallaro (https://mariacavallaro.wordpress.com)