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domenica 31 agosto 2014

LA LEGGENDA DI SETTEFONTI

Tempo fa avevo pubblicato un post relativo ad una mia scampagnata qui nei dintorni di Bologna, a Settefonti. 
Settefonti (anticamente chiamata Stifonti) prende il nome dalle sue 7 fonti miracolose che sgorgavano nei boschi di questa zona. Le fonti, si dice, avevano poteri miracolosi di guarigione. 

Casualmente mi è capitata tra le mani una pubblicazione che parlava proprio di Settefonti e ho scoperto che esiste una leggenda su questa località, leggenda che mi era sconosciuta ma che mi è piaciuta ed ho pensato di riportarla qui, per non perderla o dimenticarla.
FOTO PRESA DAL WEB

Attorno al 1100 Bologna era turbata dalle lotte tra Guelfi e Ghibellini; in questo clima turbolento nasce nell'antica famiglia Chiari, una bimba.
Le viene impartita un'educazione religiosa. Crescendo diviene una splendida ragazza che decide di dedicare la vita alla preghiera e sceglie di vivere nel Convento camaldolese di Stifonti. Il monastero (dedicato a S.Cristina) sorgeva vicino all'attuale Pieve del Pastino, a ridosso del crinale tra i calanchi.
La ragazza prese i voti nella chiesa bolognese di S.Stefano scegliendo il nome di Lucia. Divenne poi badessa alla morte della fondatrice del convento.
La fama della sua bellezza e delle miracolose guarigioni di Stifonti giunse anche alle tante guarnigioni che presidiavano il territorio. In una di queste guarnigioni vi era un soldato di ventura, nobile bolognese, conte e cavalier Diotagora Fava, conosciuto come Rolando. Aveva conosciuto Lucia in una chiesa di Bologna prima che lei prendesse i voti.
Rolando percorreva ogni mattina a cavallo il sentiero tra i calanchi per recarsi alla chiesa del convento, innamorato silenzioso di Lucia.
Lucia provava turbamento da queste visite che tentava di scacciare con assidue preghiere e penitenze finendo per cadere ammalata. Una volta guarita decise di parlare apertamente a Rolando, dichiarandogli il suo amore ma pregandolo di non tornare mai più. Rolando si rassegnò a non tornare e partì crociato per la Terrasanta. Lucia, minata dalla malattia, nel frattempo muore. Rolando in terra lontana viene fatto prigioniero, rinchiuso in una cella dove una notte, in preda ad una violenta febbre, vede Lucia che gli tende la mano e viene trasportato a Stifonti. Risvegliandosi si incammina verso il convento, si inginocchia davanti alla tomba dell'amata e piange. 
In quel momento le 7 fonti di acqua che si erano seccate alla morte di Lucia, iniziano di nuovo a zampillare. 


Oggi il Monastero non esiste più e anche le 7 fonti si sono prosciugate col tempo; l'ultima che era rimasta fu interrata dal proprietario stanco dell'andirivieni della gente che si andava a bagnare sperando in un miracolo.
Fin dal 1573 lo stretto calanco che Rolando percorreva prese il nome di Passo della Badessa.
calanchi settefonti

martedì 4 giugno 2013

NEI DINTORNI DI BOLOGNA

Parco dei Gessi
Bologna vista dalla zona di Settefonti
L'azienda bio-agrituristica Dulcamara me l'ha fatta scoprire una persona con cui sono andata ieri. 
Si trova sulle prime pendici collinari di Bologna, vicino alla località Settefonti, nel Parco Regionale dei Gessi.
Parco dei Gessi
Calanchi (sullo sfondo Bologna)
Distese di rosmarino

Da questa zona si può non solo ammirare Bologna "dall'alto", ma si ha una panoramica sugli affioramenti gessosi che hanno dato vita ad un complesso carsico: i cosiddetti Calanchi dell'Abbadessa.  
zucchine nel letame
Zucchine nate nel letame
Il paesaggio è collinare e comprende una serie di doline, altipiani, valli cieche con una ricchissima vegetazione.

Siamo veramente a pochi km da Bologna, ma si ha la sensazione di essere isolati in un altro mondo.          

settefonti



Abbiamo percorso uno dei sentieri naturalistici passando da lunghe distese di profumatissimo e comune rosmarino, per arrivare ad alberi che sono a rischio di estinzione.

settefontiUna risata davanti alla montagna di letame sulla quale sono nate delle piante di zucchine (è proprio vero quello che cantava De André: dal letame possono nascere fiori). 





Poi si ritorna un po' bambini nel percorso dove si trovano gli animali dimenticati che ti riservano sempre un qualche spettacolino fuori programma. Un piccolo zoo di animali che sembrano comuni, ma che, come recita il cartello, stanno diventando animali dimenticati a causa della sempre più crescente industrializzazione dell'agricoltura.settefonti






settefonti












Siti di riferimento:   http://www.youtube.com/watch?v=Xe57YyKx6Bg
                                              http://www.coopdulcamara.it/cms/index.php