Contiene a volte una componente di invidia (desiderare qualcosa che appartiene ad altri), ma è molto peggio perché è sadismo in una delle sue massime espressioni.
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Ragazzo morso da un ramarro-Caravaggio olio su tela 65,8x52,3 Fondazione Longhi-Firenze |
Quando mi fu riferito, superato l'iniziale "non ci posso credere", mi infuriai e il sangue ribolliva per il rammarico di non essere stata lì presente a quella conversazione, visto che notoriamente non ho la stoffa del "porgi l'altra guancia", ma soprattutto non ho mai accettato gli abusi e le cattiverie gratuite e la mia risposta sarebbe arrivata puntuale sul filo affilato di lama (e un bel VERGOGNATI ! non si nega a nessuno).
E' malvagità e ignobile crudeltà gioire della disgrazia di qualcuno e in questo caso, vi è anche l'aggravante di non pensare che oltre a quel qualcuno, erano coinvolte altre centinaia di persone che a causa di quella chiusura aziendale, erano là senza lavoro con tutti i problemi conseguenti. Come non esistessero! L'importante era godere della disgrazia di quelle poche.
Ho letto che uno studio del 2012 dell'Università di Leiden, in Olanda, ha svelato che quanta meno autostima hai, più possibilità ci sono che provi allegria, anziché compassione, quando agli altri le cose vanno male. Questo perché hai la sensazione di non essere l'unico "fallito".
Da questa pagina dico: grazie per aver proferito quelle frasi quel giorno. Finalmente ci hai fatto comprendere perché la tue labbra sono "all'ingiù", perché ti abbiamo vista "buia" per anni, perché vi sono tante cose che non "girano" nel copione della tua vita. Grazie per averci fatto finalmente comprendere che la ragione di tutto ciò è che sei una fallita. E per finire: VERGOGNATI.
Nel serpente il veleno è nei denti, nella mosca è nel capo, nello scorpione nella coda, nel malvagio in tutto il corpo. Vrddhacanakya (sentenze indiane)