Bus
affollato, caldo afoso, aria condizionata guasta e loro sono lì con gli
auricolari infilati nelle orecchie, i piedi sopra il sedile di fronte a loro,
il jeans con il cavallo che arriva alle ginocchia, un’improbabile taglio di
capelli che ti fa pensare che abbia litigato con il parrucchiere, la gomma
americana consunta in quella bocca che continua a ruminare, lo sguardo di sfida
verso chi salendo ambirebbe sedersi su quel sedile che hanno occupato con le
scarpe: sono i ragazzi di oggi.
Auto in
coda, sempre il solito caldo afoso, ingorgo stradale che ti obbliga a dedicarti a qualsiasi cosa che esula dalla guida, ti guardi attorno e butti un occhiata al
retrovisore: dietro di te il SUV con dentro quello che sembra un uomo distinto
che si sta accuratamente scaccolando il naso.
Sono scene
di tutti i giorni, ciò che vedo attorno a me. Può cambiare il SUV ed essere una
berlina, ma si può star certi che se c’è un uomo alla guida, di sicuro ha le
dita nel naso (se è vero che serve a fugare l’ansia, direi che gli uomini non sono
ansiosi, visto che ad ogni semaforo ne vedo uno che si diletta in questa attività).
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"Gentiluomo con berretto"-Girolamo da Carpi |
Essere un gentiluomo non significa saper scegliere la posata
giusta da usare in quei pranzi dove ne hai una mezza dozzina alla tua
destra e non osi contare le altre che circondano il piatto, non significa lanciarsi ad aprire la portiera dell'auto per far accomodare una signora che se non è temporaneamente ingessata in entrambe le braccia può benissimo aprire la portiera da sè.
Non dico che si debba tornare a certe galanterie che hanno il
sapore di piaggeria, ma sarebbe sufficiente una sana e buona educazione.
Il fattore
abbigliamento/moda è in parte marginale (anche
se inorridisco o sghignazzo quando vedo certi look), ma tra il gentiluomo
pieno di galanterie con camicia inamidata e ragazzi sguaiati o uomini con le
dita nel naso, ci sarà un’onorevole compromesso?
Ma tra colui
che incontrando una signora allungava la mano alla porta per aprirgliela
cedendole il passo e quello che ancora un po’ amputa una gamba alla signora con
il carrello della spesa per guadagnarsi un posto prima di lei alla cassa (giuro: scena vista veramente e la signora ci
ha quasi rimesso una caviglia), ci sarà un onorevole compromesso ?
Egon von Fürstenberg
una volta disse: “Quante rane bisogna baciare prima di trovare una principessa?”.
Oggi, se fosse ancora qui, forse
direbbe “Quanti rospi bisogna baciare prima di trovare un principe?" (povere quelle ragazze che devono baciare uno che rumina una gomma americana consunta o uno che si è appena
finito di scaccolare il naso. Fatevi coraggio !).