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sabato 1 marzo 2014

RICICLO: nulla si butta

Quando mi assegnarono l'orto trovai un po' di cianfrusaglie arrugginite e sgangherate che il precedente ortolano aveva abbandonato. C'erano uno panchetto basso e una seggiolina entrambi parecchio rovinati. Le prime parole che mi furono dette: "Sono rottami, buttali". Il problema è far passare il verbo BUTTARE dalle mie maglie ... sono veramente impossibile !!
Presi tempo e vivendo nell'orto mi sono resa conto di quanto quel panchetto venisse utile per fare certi lavori: anche solo raccogliere fagiolini diventa confortevole perché eviti di stare chinata a scapito della schiena o accovacciata che è oltremodo scomodo. Era veramente messo malissimo, i chiodi che sporgevano mi hanno anche rovinato qualche pantalone, non volevo spenderci soldi e così ho usato del colore acrilico che avevo e un pezzo di tovaglia cerata che era rovinata (e pure quella la conservavo in attesa di non so quale riutilizzo).
Non è certo un lavoro su cui ho investito tempo, però almeno è diventato un panchetto allegro, fa il suo uso e soprattutto non rovino più i pantaloni. Già da allora sta nel mio orto e oramai sono 2 anni che è esposto alle intemperie ... dovrò decidermi a rimetterci le mani.
Poi c'era quella seggiolina e anche quella era comoda, ogni tanto ci si ferma anche a fare niente, a godersi la natura o a cincischiare. 
Non ci ho messo molto entusiasmo neppure in quella; anzi per la verità l'avevo accantonata e l'ho "ripescata" ed è ancora in corso di lavorazione, ma mancano giusto i ritocchi finali e poi è pronta anch'essa per ritornare nell'orto.
Altro pezzo di tovaglia cerata con la quale ho fatto una specie di cuscinetto (per imbottirlo ho usato della gommapiuma che era a protezione di una calza di Natale che presi per mio figlio .... tanto per dire che tutto si può riutilizzare!!).
Ma perché buttare ?? In fondo basta veramente poco per ridare vita agli oggetti. Qualche pennellata, un po' di fantasia e il gioco è fatto.