Translate

Visualizzazione post con etichetta raccolto orto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta raccolto orto. Mostra tutti i post

venerdì 1 agosto 2014

UN RACCOLTO NIENTE MALE

Ieri mattina, tra un nuvolone e l'altro, sono andata nell'orto convinta che avrei dovuto contare i danni arrecati dalle piogge torrenziali di questi giorni. E soprattutto mi preoccupavano i pomodori che non amano tanta acqua.
E invece no .... il mio piccolo orto ancora una volta mi ha stupito.



I pomodori sono sanissimi e forse sono salvi grazie al fogliame abbondante; credo di dover ringraziare quell'ottima concimazione con la lava dell'Etna.
Tanto per dare l'idea, fatico a infilare la mano nelle piante per raccogliere i pomodori, tanto è fitto il fogliame.

Ho sbirciato negli orti dei vicini e ho visto la differenza quindi confermo: la lava è un toccasana !! Avercene !!
Aggiungo anche che i S.Marzano che in passato mi hanno creato delle difficoltà a causa del marciume apicale (quella macchiolina nera che si forma sulla punta, malattia che facilmente colpisce i pomodori a forma allungata) sono sanissimi e il sapore è stupendo.





Sono tornata stracarica di tutto - nella foto ho messo solo un assaggio delle varietà che ho raccolto - tanto che sto regalando qua e là qualcosa perché in famiglia non ce la possiamo fare a consumare tutto.
Per buona pace, i fagiolini sono all'ultimo ciclo di produzione; in casa non li possono più vedere tanti ne hanno mangiati e pure il congelatore mi insulta quando lo apro visto che l'ho rimpinzato di sacchetti di fagiolini da congelare.

Ma la favola insegna ad essere formica. Ho fatto scorte per l'inverno e tutto sommato era anche piacevole visto che ero circondata dai profumi della salvia, del rosmarino e delle rose che avevo raccolto.



Gli unici ortaggi in sofferenza sono i peperoni. Le piantine hanno i fiorellini ma non riescono a svilupparsi (hanno bisogno del caldo che non c'è). E quei pochi che sono nati hanno forse qualche problema. Non ho capito ad esempio perché si attorcigliano su sé stessi ...
Sono buffissimi, ma dovrebbero essere di forma allungata, mica a ciambella !!

Sono rientrata a casa inzaccherata fino al midollo perché il terreno è peggio delle sabbie mobili, ma con un senso di soddisfazione enorme. 
Non mi stancherò mai di dire quanto è bello vivere così a contatto della natura e farsi stupire da essa.
E mi è tornato alla mente uno dei primissimi post che pubblicai qui: usai le parole che qualcun altro aveva scritto.

..... Luce, ombra. Giorno, notte. Inverno, estate. Acqua, aria. Freddo, caldo. Umido, asciutto. Sono gli elementi che codificano la disciplina di chi vive e cura un orto. Sono orologi di estrema precisione. E' impossibile sfuggire al loro dispiegarsi e rincorrersi. Esigono pazienza, attesa. Capacità di capire, intuire il momento giusto.     L'amore è paziente. Sa aspettare. Così chi semina sa attendere che si completi il gioco. L'orto è un insieme di atti generativi (atti d'amore) che si dispiegano nel tempo secondo regole precise. L'atto generativo produce vita e la vita generata esige cura, attenzione, accompagnamento costante e devoto verso il completamento del ciclo vitale.