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mercoledì 10 aprile 2013

IL MIO PRIMO ANNO NELL’ORTO



orto cittadino
I nostri nonni dicevano “LA TERRA E’ BASSA” e con questo volevano dire che è faticoso lavorarla, bisogna incurvare la schiena e per piantare la vanga nel terreno la schiena la metti a dura prova. Poi ci sono tutti quei lavori che ti costringono ad alzarti e chinarti, ma chinarti molto perché la terra è bassa, è là dove ci sono i tuoi piedi. 
Poi naturalmente devi imparare che esistono gli afidi, le lumache e non so quante altre bestioline che vengono a banchettare anche senza invito. 
Poi devi preoccuparti di equilibrare l’acqua, devi capire se c’è bisogno di fertilizzante ma devi anche saperlo calibrare per non bruciare le piante. 
Per me è stato un anno durante il quale ho dovuto imparare tutto. Come ho già detto, le verdure le ho sempre comperate al supermercato, quindi fino ad un anno fa non avrei saputo riconoscere la foglia di un pomodoro da quella di un peperone o di una zucchina. E’ stato un anno intenso, ma direi che ho avuto delle grandi soddisfazioni. Ho sempre seminato io, non ho mai comperato le piantine al vivaio, perché volevo capire l’esatto sviluppo delle piante. Le ho viste nascere tutte, le ho fotografate per seguirne meglio l’evoluzione e devo proprio dire che ho avuto grandi soddisfazioni. 
Ho ripulito e sistemato quell’orto, l’ho recintato, ho piantato bulbi, ho seminato, ero là tutti i giorni e ci passavo ore. Qui ci sono le foto del mio orto nei suoi vari progressi e direi che parlano da sole.
orto cittadino

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