Ho trovato, per caso, in rete la poesia che segue dedicata alla mia terra. L'ho trovata molto vera, l'ho sentita nelle mie corde perché è proprio quello che vedo quando prendo quei treni. E' quello che cattura l'obiettivo della mia macchina fotografica. L'ho voluta riportare qui nel mio blog perché la mia terra è questo: grandi piane che cambiano colore e profumo con il cambiare delle stagioni. Umida e torrida d'estate, fredda d'inverno, di quel freddo che -come diciamo noi- ti entra nelle ossa. Ricca di tutto nelle sue primavere, dolce e nostalgica nei suoi autunni. E' bella la mia terra, anche se ogni tanto la natura ci prova a sfregiarla, anche se ogni tanto mi lamento per quel clima che sembra sempre che ti annienterà da un momento all'altro.
s’inseguono
in lunghe prospettive
intramezzati
da pioppi in filare
pronti
all’improvviso svelare
nel correre
del treno
di torri e
campanili aguzzi
svettanti da
profili di tetti rossi.
E ancora
campi di smeraldo
macchiati
del giallo del ginestrino
e del viola
dei giaggioli di greppo
che sfilano
veloci dietro al vetro
tra case
sparse
anonime e
monotone
In distanza
anche l’Appennino sfila
in
quest’aria frizzante
che sa di
lambrusco e primavera
rompendo
l’orizzonte di questa piana
impreziosita
da fiumi e torrenti
nelle
geometrie della campagna
oasi di
natura ribelle mai domata
mai
completamente piegata
al volere di
chi s’illude di possederla.
yama (maggio
2004)
PS: chiedo scusa all'autore se pubblico senza dargliene comunicazione, ma non so come contattarlo.
Peraltro trovo ammirevole che un simile testo sia stato scritto da un toscano di nascita e ligure d'adozione (quantomeno, questo è quanto ho rilevato a proposito dell'autore).
Peraltro trovo ammirevole che un simile testo sia stato scritto da un toscano di nascita e ligure d'adozione (quantomeno, questo è quanto ho rilevato a proposito dell'autore).
Emilia allungata fra l' olmo e il vigneto, voltata a cercare quel mare mancante
RispondiEliminae il monte Appennino rivela il segreto e diventa un gigante.
Lungo la strada fra una piazza e un duomo hai messo al mondo questa specie d' uomo:
vero, aperto, finto, strano, chiuso, anarchico, verdiano... brutta razza, l' emiliano! (Guccini)
Non posso commentare tengo in casa un pezzo ( grosso) di Emilia!
Un abbraccio grande e buona giornata!
Puoi solo che ritenerti fortunata ... non siamo mica male noi emiliani, altro che brutta razza. Certo che Guccini ha detto giusto: siamo tutto e il contrario di tutto. Un abbraccio anche a te e pieno sostegno al tuo pezzo (grosso). Ciao
EliminaCara Marilena, immagini bellissime di una terra laboriosa...
RispondiEliminaPoesia che la descrive in tutte le sue realtà!!!
Ciao e buon fine settimana cara amica.
Tomaso
Le ho scattate dal treno e nonostante il finestrino sporchissimo non sono venute male e quantomeno rendono l'idea.
EliminaCiao Tomaso, buon fine settimana anche a te.
Marilena
Che belle immagini hai scattato, sembra di essere seduti su quel treno potendo ammirare il panorama dal finestrino! Brunella
RispondiEliminaGrazie mille Brunella !! Avevo il finestrino un po' lurido, ma alla fin fine non sono venute male.
EliminaGrazie ancora, i complimenti fanno sempre piacere. Ciao.
Marilena