Ed invece io ho fatto una scelta azzeccata, perché sono uscita con un sorriso.
Museo della Resistenza-Sig.ra Guazzaloca |
Museo della Resistenza |
Museo della Rsistenza |
Un univoco messaggio: in quei tempi di fame, distruzione e morte c'erano grandi sentimenti che accomunavano. Parole come solidarietà, fratellanza e coraggio. Persone che, se sono scappate davanti alle prime pallottole che sentivano arrivare, hanno poi trovato quel grandissimo coraggio di comprendere che non dovevano scappare, ma combattere il nemico per conquistare la libertà.
Parole forti che si leggono nella stampa o nei volantinaggi dell'epoca.
Esempi unici che mi hanno fatto chiedere se ancora abbiamo qualche goccia di sangue che circola nelle nostre vene di questi nostri predecessori.
E' un Museo piccolino (gratuito), di sole 4 stanze che raccolgono documenti e materiale fotografico, ma è pieno di messaggi di forza che dovremmo ricordare più spesso. Dobbiamo ricordarci di questi grandi uomini e grandi donne i cui nomi non sono passati alla storia, ma che hanno dato il loro contributo giorno per giorno combattendo e resistendo davanti a tutti gli orrori. E alla fine del percorso quella bellissima immagine, quella della liberazione che a Bologna avvenne il 21 aprile 1945.
E quando sono uscita ero serena, e se non lo fossi stata non avrei mai alzato il naso all'insù per guardare il cielo che mi sembrava pure bello nonostante la pioggia mi bagnasse il viso (quando mai uso l'ombrello?). E non avrei nemmeno visto tutti quei ranocchi colorati appesi all'insegna di Orea Malià (famoso parrucchiere). Sono i ranocchi distribuiti con il crowdfunding di S. Luca. Forza e coraggio ... la vita continua .....
Cara Marilena, hai fatto un post che mi ha riportato indietro nel tempo!!! Sono ritornati quei momenti ti panico e paure vissute, ma che alla fine abbiamo anche gioito della fine dell'incubo e abbiamo festeggiato la liberazione. Credo che solo chi ha vissuto quei momenti può veramente capire.
RispondiEliminaOggi sono qui per poter dire! io cero. Buon fine settimana con un sorriso.
Tomaso
Tu sei un grande Tomaso ed io ho un grandissimo rispetto per persone come te. Ho ascoltato i racconti in quel video ed ho visto persone FORTI e SERENE; mi ha colpito molto come raccontavano quei tempi. Non era come guardare la guerra al cinema, sentivi tutto il vero e se anche mi
Eliminarabbuiavo, poi loro riuscivano a terminare quei racconti con un sorriso, quello che mi è rimasto addosso. Tutti dovrebbero guardarvi immaginando come
eravate e quello che avete fatto, per poter capire come siamo fortunati e come dobbiamo saperci accontentare anche in quelli che chiamiamo "brutti
momenti", perché i nostri brutti momenti sono NIENTE a confronto. A me ha dato una grande spinta. Anche leggere quei volantini che incitavano a difendersi e a contrastare il nemico: parole semplici lontane da tutti i virtuosismi linguistici odierni, ma che arrivavano come un pugno nello stomaco, arrivavano ben più dirette. Siete stati veramente dei GRANDI. Grazie a te Tomaso e a tutti quelli che c'erano come te. Un abbraccio grande.
Ciao:). Marilena