EGITTO

Poco più di un mese fa la Farnesina diramava il suggerimento di non andare in Egitto, considerato a rischio terrorismo. Qualche giorno fa al Cairo si verificavano scontri tra studenti e forze di sicurezza. Immagini e notizie che si susseguono sullo sfondo di un paese in ebollizione.
E a me viene in mente invece quel paese quando lo visitai io, lo splendore di quei paesaggi e la pace e la tranquillità che provai nella navigazione sul Nilo. Quell'imbarcazione su cui risalivamo la sera, dopo le nostre escursioni, quel lento scivolare sul Nilo mentre gli occhi guardavano le sponde ricche di palmeti che venivano resi ancora più suggestivi da tramonti mozzafiato.
 
Una vacanza splendida, faticosa perché furono 20 giorni di tappe su tappe, ma giorni pieni di colori, di sensazioni, di bellezze artistiche.


Mi viene in mente quando fummo avvicinati da un vetturino con cui facemmo un giro a Luxor e finimmo a parlare con alcune persone che con tanta cordialità ci invitarono ad assistere ad un matrimonio che si sarebbe celebrato quel pomeriggio tardi.


Mi viene in mente quella serata dove ci proposero di vestirci come le donne egiziane e fu divertente scovare nelle bancarelle monili vari con cui agghindarci.

Mi viene in mente quel giorno che delle ragazzine mi portarono nella loro casa e mi mostrarono come facevano il pane.

Mi viene in mente la maestosità dei templi e la mia testa che si contorceva per vederne la cima.

Mi viene in mente quella bevanda ghiacciata bevuta in quel bar così strano del Cairo e ristoratrice di una giornata di sole cocente.

Mi viene in mente la fabbrica di papiri dove comprai di tutto e dove feci fare, per una persona speciale, un papiro con l'albero della vita ed una scritta sottostante.

Mi vengono in mente quei due giorni nel deserto e quel ragno gigante che fece scappare tutti dal tavolo della cena, tutti fuorché me che continuai a cenare tranquilla (sono altre le bestie che mi farebbero scappare ....). E al rientro in camera mi toccò pure acchiappare uno scorpione che si era rifugiato nella vasca da bagno e pare che non fossimo i soli ad avere simili ospiti, visto che si sentivano gridolini di orrore provenire anche dalle altre camere.

Mi vengono in mente i sorrisi delle persone che incontravo e la voglia che avevano di chiacchierare, di fare domande sull'Italia e contemporaneamente raccontarmi il loro paese. 

Mi vengono in mente gli ultimi giorni ad Hurghada, sdraiata dentro ad un mare trasparente, coccolata da un azzurro meraviglioso, che spazzarono via le fatiche delle giornate precedenti fatte di levatacce alle 5 di mattina per poter visitare i luoghi senza rimanere ustionati dal grande calore. 













Mi viene in mente che tutto questo non c'è più, spazzato via dalla stupidità umana che continua ad imperversare ovunque, non importa se sotto finte bandiere politiche o religiose. 

Solo due cose sono infinite, l'universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima. Albert Einstein (attribuito).

Aspettiamo pazienti che questa ventata di stupidità passi e che il Nilo ritorni a scorrere tranquillo lambendo le rive.