Castello di Wavel - Cracovia |
APPARTAMENTI REALI PRIVATI
Ambienti che danno l'idea di come vivevano i sovrani e le loro famiglie. Una decina di appartamenti con arazzi per lo più fiamminghi; probabilmente è una delle collezioni più ricche visto che conta 138 arazzi. Sale che si snocciolano con dipinti e arredi e vasellami di ogni tipo: da collezioni italiane, a quelle francesi, a quelle tedesche fino a quelle orientali. Non mi ha entusiasmato più di tanto (anche i quadri esposti non si riescono ad apprezzare visti gli "errori di collocazione" dove la luce ne impedisce una buona visione), ma nel complesso ne vale la pena.
Sala dei Senatori-Castello di Wawel-Cracovia |
Sala dei Deputati-Castello di Wavel-Cracovia |
CAMERE DI STATO
Qui la visita si può fare senza obbligo di aggregarsi ad un gruppo. Sono le stanze più sfarzose del Castello e le due che colpiscono in particolar modo sono la Sala dei Senatori e la Sala dei Deputati, quest'ultima con un fantastico soffitto a cassettoni nel quale sono scolpite 30 teste, tutte diverse tra loro (sono quel che resta delle originarie 194 teste).
LA DAMA CON L'ERMELLINO di Leonardo Da Vinci
E' ospitata qui fin quando il Museo che solitamente l'accoglie è in restauro.
La dama raffigurata è Cecilia Gallerani amata da Ludovico il Moro da cui ebbe un figlio illegittimo. L'opera fu acquistata in Italia attorno al 1800 dal Principe Adam Jerzy Czartoryski; una curiosità che ho letto sul pannello è che all'inizio del 19° secolo l'opera fu esposta con la scritta LEONARD D'AWINCI, non tanto per un errore ortografico ma in quanto l'uso della W (non utilizzata in italiano) anziché la V era un tentativo di adattare il nome alla pronuncia polacca.
E' bella, veramente bella; a differenza di altre opere tanto acclamate (Gioconda, La ragazza con l'orecchino di perla), questa dama non guarda lo spettatore, guarda di lato, guarda il suo amato Ludovico con uno sguardo rapito. Elegante, algida, senza stupori, senza tentennamenti, non guarda gli estranei ma riserva quello sguardo al solo uomo che ama, l'unico a cui è devota.
Drago di bronzo dello scultore Bronislaw Chromy |
LA GROTTA DEL DRAGO
Questa ce la potevamo proprio evitare .....
E' una pacchiana grotta con il niente dentro. 130 gradini da scendere, tanta umidità, 70 metri da percorrere, qualche roccia e niente da vedere se non lasciare sfogo alla fantasia per ricordare la leggenda del drago che qui viveva e terrorizzava la popolazione esigendo ogni giorno bestiame per nutrirsi. Fino al giorno in cui chiese 7 fanciulle come tributo; il popolo, non sapendo come fare, gli portò una pecora ripiena di zolfo che scatenò la sete del drago che si precipitò fino alla Vistola e bevve talmente tanto da farsi scoppiare la pancia.
Torre Sandomierska |
Riserva solo qualche scorcio bello che si può ammirare salendo. E' una delle 2 Torri del Castello ed accoglieva armi ed artiglieria. All'interno solo pannelli, disposti su ogni piano, che raccontano la storia della torre con raffigurazioni dell'assetto originario e delle modifiche subite nel tempo.
Abbiamo evitato il TESORO E ARMERIA DELLA CORONA, la MOSTRA D'ARTE ORIENTALE e il WAVEL PERDUTO per concentrarci sulla CATTEDRALE DEL WAVEL, la CAMPANA DI SIGISMONDO e altro di cui parlerò in un post a parte.
Cara Marilena, grazie dei tuoi interessanti post, che mi fanno conoscere luoghi e posto meravigliosi.
RispondiEliminaCiao e buona giornata cara amica.
Tomaso
Caro Tomaso, detto da te che sei un giramondo ..... Buona serata con un abbraccio :).
EliminaMarilena