Dire che sono stata un bambina vivace è usare un eufemismo, diciamo che ero scatenata (oddio, non che adesso si possa dire che sono tranquilla). Durante la mia infanzia vivevo in una vecchia casa che aveva le terrazze in comune, quella che viene chiamata “casa di ringhiera”. Abitavano nel palazzo in maggioranza bambini maschi e Cristina, unica femmina oltre a me; per indole o indotta, privilegiavo i giochi tipicamente maschili, dal tirare con le cerbottane fino al prenderci a cazzotti.Fu in quel contesto che successe quel che successe.In vari angoli del cortile crescevano erbacce spontanee e tra queste le spighe selvatiche. Le usavamo come freccette e combattevamo le nostre guerre lanciando le spighe che si attaccavano benissimo ai vestiti e ai capelli ….. COLPITO !!!Quel pomeriggio l’avevo trascorso in cortile a combattere la guerra delle spighe. Rientrai e dovetti come al solito subire le litanie di mia madre che non si capacitava come mai risalivo sempre sudatissima e sporca fino ai molari. Mi ficcava dentro una tinozza e mi strigliava talmente tanto che ne uscivo rosso porpora.Ripulita e rivestita cominciai ad accusare un dolore ad un orecchio. Mia madre, incurante della stagione calda, prese un fazzolettino di lana (mi riservava sempre maglietta di lana, calzettoni di lana, ero sommersa dalla lana, panacea di tutte le stagioni ) e me lo avvolse in testa per proteggere le orecchie sentenziando “avrai preso un colpo d’aria” –tipico malanno con cui di solito veniva catalogato l’intero mondo delle malattie non ancora conclamate -.Dopodiché sentii mia madre dirmi “sta per piovere. La vicina (ndr: pronunciò il nome, ma non lo ricordo) ha tutta la biancheria stesa. Va’ fuori a raccoglierla che io finisco di far da mangiare”.
Sbuffando andai e rientrai in casa con il cumulo di biancheria accartocciato tra le braccia.Neanche a farlo apposta di lì a dieci minuti dopo, sentimmo rientrare la signora e mia madre mi disse di portarle la biancheria. Andai a bussare e mentre la signora mi ringraziava enormemente, mi osservava ed esclamò “ma come mai con questo caldo hai in testa il fazzoletto di lana ?”.
Le dissi del mio male all’orecchio. Era un’infermiera e le sembrò logico dirmi “vieni qui che ti dò un’occhiata”.Quello che successe dopo è scolpito nella mia mente e rivivo sempre quei momenti come fossero capitati un’ora fa. Mi afferrò per il braccio con un’energia insospettata, mi trascinò letteralmente verso la porta di casa mia. Mio padre era seduto a tavola, aveva in mano la schiumarola con la quale si stava riempiendo il piatto di pasta. La signora gli gridò “presto, fate presto, corriamo all’ospedale”. La faccia di mio padre era quanto di più surreale si possa immaginare: stupito, disorientato, attonito, perplesso, … tutto. Si alzò obbedendo a quel comando perentorio e tutti come matti andammo verso l’auto (mia madre in pantofole). Durante il breve tragitto che ci separava dall’ospedale, la signora spiegò che sperava di sbagliarsi, ma aveva visto qualcosa dentro l’orecchio. Aveva ragione, una di quelle maledette spighe compagne dei miei giochi in cortile, si era introdotta nell’orecchio. Lei era riuscita a vederne una puntina grazie alla luce che mi aveva puntato dentro.Mi estrassero la spiga decretando che eravamo arrivati in tempo. Se non fossimo arrivati il mio destino sarebbe dipeso da quella spiga che avrebbe iniziato il suo percorso dentro la mia testa fino a ledere i miei organi portandomi alla sordità, alla cecità e mi fermo perché non oso nemmeno pensare al resto.Ma oggi io vorrei tanto sapere: possibile che sia stato solo il fato o la coincidenza a salvarmi ? La biancheria stesa, la pioggia in arrivo in piena estate, lei che rientra ma solo dopo che ho raccolto la biancheria, lei che è un’infermiera, lei che diventa acuta osservatrice e si accorge del mio fazzolettino di lana in testa…….Non è un po’ troppo ?O è forse che esiste veramente un angelo custode e che quel giorno era sveglissimo e attentissimo e si è dato un sacco da fare per proteggermi ?Non conosco la risposta, ma so che mi piace di più credere alla seconda ipotesi.Grazie angelo custode.
Blog personale per parlare di BOLOGNA, natura, hobby, decoupage, viaggi, della mia vita e dei suoi ricordi e, perché no, per dare voce alle polemiche con il mondo.
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lunedì 1 aprile 2013
ANGELO CUSTODE, FATO O COINCIDENZA ?
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Non è facile creare vie per riportarti sulla VIA.
RispondiEliminaPerò NON SEI più una bambina e la META ...SI A.VICINA.
Mi stai monitorando !! Confesso: non sono più una bambina. Nego: la meta è lontana.
EliminaCiao
Sto solo per lustr...ando lo spazio che devo DI FENDERE.
EliminaNON VUOI?
Una SENTI NELLA per allonTANARE la DONNA NERA ... fa sempre comodo.
Vista l'eredità delle nonne mai HO TANTA N.
Per adESSO dobbiamo lavorare un po' di più ALLOnTANAndo il FUMO.
Perlustra pure, tanto qui è tutto pubblico. Non so chi sia la Donna Nera ... mi toccherà anche qui documentarmi.
EliminaFinirà che mi fai venire l'emicrania a forza di spararmi citazioni di cui capisco meno di un terzo.
E tu non prenderla ALLAH lon TANA.
EliminaBasta un SETTIMO per capire di chi parlo.
Quella con la FALCE. Ma tu di ORTO hai solo un ano di esperienza.
Ancora gli esiti della ZIZZANIA nell'orecchio?
Mi è scappato il PRO-FILO.
EliminaFA lo STESSO?
Tutto Ok. La Donna Nera sarà anche vicina, ma allora parliamo del concetto di vicino e lontano. Mio padre ha 84 anni, se gli assomiglio ho ancora una trentina di anni davanti.
EliminaCerto che ho solo 1 anno, altrimenti mica scriverei dappertutto "per principianti". Io sono principiante, ma in un anno ho raccolto successo e faccio prove ed esperimenti e quindi racconto quello che vivo giorno per giorno.
L'orecchio sta bene
La DONNA NERA E' la VICINA per ANTONOMASIA fin dal CONCEPIMENTO.
EliminaSai giocare a SCACCHI?
AlMENO per Distrarla.
La VICINANZA è relativa. Ad AVERLA veramente VICINA per scambiare DUE PAROLE.
Ho MOSSO! Tocca a te.
Purtroppo non so giocare a scacchi e nonostante le varie occasioni non mi sono mai interessata per imparare.
EliminaNon so quanto sia vicina, vorrei tanto saperlo per pianificare, sistemare un po' di cose.
Quando dico che spero di non vivere a lungo e che vorrei andarmene senza arrivare troppo in là, in casa mi divorano e non vogliono sentirlo dire.
Ho sempre detto che non voglio "il santino da morta" (non so se si chiama memoria) con la mia foto da vecchia. Mi ha fatto sempre tristezza vedere calvi o signore con capelli bianchi, tutti rugosi in posa ... quelle foto da carta di identità.
Io voglio qualcosa tipo Andy Warhol: 4 immagini ... bambina, ragazza, adulta, anziana. Ma anziana non ottantenne .. molto prima. Non mi interessano le rughe e i capelli bianchi, ma ho paura della perdita delle forze, dell'energia che va scemando, dell'arrancare per fare una strada o sollevare un tegame. Ho paura della perdita di autonomia.
Meglio la Donna Nera.
ALLEGRIA!
EliminaMa il terzo GIORNO INIZIA il MEGLIO.
Ti conVIENE prePARARE un POSTo con le 4 foto. Dalle mie PARTI ci mettono già la FOTO e la data di nascita ... e PASSA la PAURA.
Di solito il tuMULO lo prestano ad altri.
Ti confesso che ho un post in bozze in cui parlo di questo, ma non mi decido mai a pubblicarlo. Prima o poi lo farò forse. Ma è allegria comunque: la morte è inevitabile per tutti. Penso che parlarne, magari condendo con qualche sciocchezza come le mie 4 immagini possa servire ad alleviare il dolore di chi resta che mi rimpiangerà sì, ma magari sorriderà pensando alle sciocchezze che dicevo.
EliminaAnche il mio blog ha un po' questa finalità: lasciare un sorriso a chi non mi avrà più e che potrà rivivermi con il mio diario, le mie foto, i video che sto riordinando e montando. Sono sempre stata un po' maniaca della pianificazione .. .che male c'è?
Mio padre vive con un po' di paura la chiamata che sa non essere lontanissima: io ci rido sopra dicendogli sempre che almeno per 10 anni deve stare qui visto che avanza dei soldi dallo stato per il rimborso di lavori fatti con la deduzione 50%. Lui allora ride; poi gli dico che anche quest'anno sono previsti lavori e allora mi risponde "altri 10 anni oltre ai precedenti ? Non so mica se ce la faccio..." E intanto ride.
Io CAPOvolgeREI la siTUAzione. Meglio AVERE DEBITI che crediti da chi potrebbe PRENDERE DUE piccioni con una FAVA. Per questo MOLTI ex POLITICI mantengono la SCORTA ... scegliendolo parsonalMENTE ma con i NOSTRI SOLDI. Basterebbe che venissero meno un paio per far campare DECINE di semplici lavoratori.
Eliminala MAMMA dov'è?
Se avesse già avuto i suoi rimborsi non potrei fargli la battuta che deve restare per riscuoterli.
EliminaVa bene così (soprattutto perché parliamo di cifre piccolissime). Trasformo la debolezza e l'ingiustizia dello stato in qualcosa che lo faccia ridere.
Mamma lo posso dire solo quando sogno; ogni tanto da dove si trova lassù, mi risponde.
Ciao
E' BELLO pensare di poter raggiungere CHI è andata a preparare un POSTo.
EliminaPreferivo quando la potevo chiamare guardandola negli occhi sapendo che era lì ad aspettare che io dicessi MAMMA.
EliminaMa anche questo fa parte della vita. So che c'è; qualcuno scuote la testa, mio padre non ci crede. Non è importante, lo so io che c'è e non me ne frega niente se posso essere scambiata per pazza. Lei ed io lo sappiamo che è così.
La nostra complicità continua a vivere a dispetto della morte.
AllORA biSOGNA LAVOaRARE tuo PADRE.
EliminaSiAMO certi che è TUO PADRE?
Di più. Stesso taglio occhi, stessa capa tosta, stessi punti fisici deboli, stessa mania di fare 1.000 cose e lavorare almeno 14 ore al giorno, stesso neo in mezzo al collo, ecc. Ma soprattutto: madre tutta d'un pezzo assolutamente dedita alla famiglia a 360° gradi senza mai una distrazione, totalmente dedita a mio padre e a me.
EliminaE qui CASCA l'ASINO.
EliminaPerò complimenti per la TUA COMPOST...ezza nel non cadere nelle MIE PRO-vocazioni al limite dell'OFFesa.
Come voleVASI diMOSTRAre ... meglio scegliere discepoli tra chi non conosce un TUBO di scritture. Non per imBROGLIArli MEGLIO o ... A.D.Dirittura PLAGIARLI ... ma per RENDERLI da SOLI perFETTI.
InTENDEvo la CROCE di TUO PADRE!
I migliori VENGONO sempre COLTI PRIMA.
Gli altri frutti si lasciano per CONCIME.
Pensa a ME che devo aspettare che ENTRINO TUTTI nel CANESTRO.
Ci vuol altro che le tue provocazioni. Ho passato la vita in uffici composti di soli uomini. Ho sentito di tutto e di più. Ho pure subito molestie sessuali sul lavoro con tanto di ricatti. Ho fatto una scorza per difendermi e sopravvivere e ancor di più per guadagnarmi un rispetto che ho regolarmente ottenuto ma a prezzi altissimi per la sanità del mio fegato e dei miei nervi.
EliminaControlla il canestro: hai visto mai che entrino e poi escano da qualche buco che ha logorato il canestro.
Ma E' UN CANESTRO con il BUCO!
EliminaCome quello della PALLA a CANESTRO.
Hai presente una CRUNA di un AGO con tanti DORMEdiari e CAMMElli in FILA?