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mercoledì 3 aprile 2013

DEDICATO A MIA CUGINA TIZIANA


Nella famiglia di mio padre erano 2 fratelli e 4 sorelle; hanno passato tutta la loro esistenza a litigare, discutere, ignorarsi, riprendersi per poi ri-allontanarsi. Insomma, anziché gioire di essere tanti, di poter condividere le loro vite sostenendosi a vicenda per affrontare le bufere, hanno finito per disconoscersi l’un con l’altro. Noi figli, pur non serbando rancori l’un con l’altro, abbiamo seguito la pista che i nostri genitori avevano aperto e pertanto ci siamo allontanati, ognuno di noi ha condotto la propria vita non sapendo nulla di cosa facevano gli altri e la vita ha continuato a scorrere. Un paio di anni fa, navigando su Internet, mi sono imbattuta in una pubblicazione “Frassineta–Un insediamento dell’alta valle dell’Idice. La sua gente, la sua storia”. Mi balzò agli occhi il nome dell’autrice che corrispondeva al nome di una delle mie cugine le cui origini, guarda caso, sono proprio di Frassineta. Cercai quel libro per verificare se era proprio mia cugina ad averlo scritto o se si trattava di un banale caso di omonimia. Ne trovai una copia in biblioteca, ma purtroppo pur sfogliandolo, non riuscii a trovare nulla che mi confermasse che l’autrice era proprio mia cugina Tiziana. Accantonai la cosa senza più pensarci anche se la curiosità di fondo permaneva. 
Poi una sera di un anno fa il telefono di casa squillò ed incredibilmente dall’altro capo del telefono c’era proprio lei: Tiziana. Ci incontrammo e mi confermò di essere lei l’autrice; curiosità finalmente sanata. La ragione della sua chiamata stava nel fatto che aveva deciso di scrivere un libro sulla vita del nostro nonno Gigi e quindi stava contattando tutti i cugini affinché ognuno desse il proprio contributo di ricordi, aneddoti, nostalgie, in memoria di quel bellissimo e singolare nonno che avevamo in comune. E’ grazie a Tiziana se noi cugini ci stiamo riavvicinando; un processo lento perché non ci riconosciamo quasi più, perché ognuno di noi ha uno spaccato di vita diverso, perché diventa difficile reincontrarsi e concentrare negli incontri i decenni che ci siamo persi. Il tempo da recuperare è tanto e lo stiamo recuperando gradualmente.
Quando ho rivisto Tiziana, mi è arrivata un’ondata di ricordi. Ci separano circa 7 anni e quindi io ero la cugina grande. Tiziana era uno scricciolino, un frugoletto di cui ricordo l’agilità impressionante, si arrampicava ovunque e senza paure, come se il mondo non avesse barriere per lei.
Questa è una foto che ritrae Tiziana accoccolata tra le braccia di mio padre, io la trovo deliziosa.


 
Oggi Tiziana conserva ancora quell’agilità di un tempo. Non mi soffermo sulle doti che spiccano in lei, quali l’intelligenza e la generosità, ma sottolineo un altro aspetto: lei ama la natura a tutto tondo, senza pregiudizi, senza limiti. Trascorre molto del suo tempo ad arrampicarsi su colline, a studiare la natura e ama in egual misura un albero, un fiore o un animale. Tempo fa mi ha mandato la foto di un rospo che aveva incontrato sul suo cammino e che si era coccolata; a sentir lei era una meravigliosa bestiolina. Per i miei parametri resta un rospo a cui posso attribuire tanti aggettivi, fuorché meraviglioso.
La foto incriminata era questa:
  Bruttino eh ??
Ma Tiziana è un tutt’uno con la natura e penso che quando riesci ad avere un’apertura così incondizionata, allora devi per forza avere un cuore pulito e un’anima senza ombre.
Certo è dura riuscire a capire come fa a coccolare un rospo o a deliziarsi nell’incontro con un serpente, ma se si va oltre, si riesce a capire che lei è riuscita a stabilire un contatto diretto con la natura senza preclusioni, senza paranoie. Io lo trovo meraviglioso e la ammiro molto per questo. Mi diverte fantasticare che nostro nonno Gigi guidasse il mouse del mio PC quando mi sono imbattuta in quella pagina che parlava di Frassineta; mi stava avvisando che Tiziana era in arrivo nella mia vita.
Oggi Tiziana continua a lavorare con dedizione per ricostruire la storia del nonno Gigi, per ripercorrere le strade che il nonno ha imboccato durante la sua vita; quella vita che ha generato quei nostri litigiosi genitori da cui noi discendiamo.      
A Tiziana va il merito di essersi adoperata per riunirci, per ristabilire quel contatto perso e io devo dire: “Grazie Tizzi. Grazie perché stai sicuramente facendo qualcosa che sarebbe piaciuto tanto al nonno che avrebbe sofferto moltissimo nel vederci sconosciuti e distanti.”
Mentre lo dico sono sicura che il nonno Gigi da lassù ci sta sorridendo, stringendo il sigarillo in una mano ed estraendo con l’altra l’inseparabile fazzoletto con il quale si asciugava le perenni lacrime di commozione dagli occhi.
Queste poche righe sono dedicate a te Tiziana, tu che con abilità scrivi su tutti noi, meritavi che qualcuno scrivesse su di te. L’ho fatto con queste poche e modeste righe, ma l’ho fatto con estremo piacere.

2 commenti:

  1. ma poi lo ha baciato e si è trasformato in un principe azzurro????????
    Michele

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    Risposte
    1. Ciao Michele !! Certo che nonostante l'età non cambi mai vero !!
      Per rispondere alla tua domanda: NO, non l'ha baciato e non li bacia, perché tanto sa che i principi azzurri sono estinti, ARTICOLO FUORI PRODUZIONE.
      E sono estinti i principi in generale, anche quelli non azzurri.
      Ciao
      Tua per sempre PIERO

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