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giovedì 25 luglio 2013

TORNERANNO I GENTILUOMINI ?

Bus affollato, caldo afoso, aria condizionata guasta e loro sono lì con gli auricolari infilati nelle orecchie, i piedi sopra il sedile di fronte a loro, il jeans con il cavallo che arriva alle ginocchia, un’improbabile taglio di capelli che ti fa pensare che abbia litigato con il parrucchiere, la gomma americana consunta in quella bocca che continua a ruminare, lo sguardo di sfida verso chi salendo ambirebbe sedersi su quel sedile che hanno occupato con le scarpe: sono i ragazzi di oggi.
Auto in coda, sempre il solito caldo afoso, ingorgo stradale che ti obbliga a dedicarti a qualsiasi cosa che esula dalla guida, ti guardi attorno e butti un occhiata al retrovisore: dietro di te il SUV con dentro quello che sembra un uomo distinto che si sta accuratamente scaccolando il naso.
Sono scene di tutti i giorni, ciò che vedo attorno a me. Può cambiare il SUV ed essere una berlina, ma si può star certi che se c’è un uomo alla guida, di sicuro ha le dita nel naso  (se è vero che serve a fugare l’ansia, direi che gli uomini non sono ansiosi, visto che ad ogni semaforo ne vedo uno che si diletta in questa attività).
"Gentiluomo con berretto"-Girolamo da Carpi
Essere un gentiluomo non significa saper scegliere la posata giusta da usare in quei pranzi dove ne hai una mezza dozzina alla tua destra e non osi contare le altre che circondano il piatto, non significa lanciarsi ad aprire la portiera dell'auto per far accomodare una signora che se non è temporaneamente ingessata in entrambe le braccia può benissimo aprire la portiera da sè.
Non dico che si debba tornare a certe galanterie che hanno il sapore di piaggeria, ma sarebbe sufficiente  una sana e buona educazione.
Il fattore abbigliamento/moda è in parte marginale (anche se inorridisco o sghignazzo quando vedo certi look), ma tra il gentiluomo pieno di galanterie con camicia inamidata e ragazzi sguaiati o uomini con le dita nel naso, ci sarà un’onorevole compromesso?
Ma tra colui che incontrando una signora allungava la mano alla porta per aprirgliela cedendole il passo e quello che ancora un po’ amputa una gamba alla signora con il carrello della spesa per guadagnarsi un posto prima di lei alla cassa (giuro: scena vista veramente e la signora ci ha quasi rimesso una caviglia), ci sarà un onorevole compromesso ?
Egon von Fürstenberg una volta disse: “Quante rane bisogna baciare prima di trovare una principessa?”.

Oggi, se fosse ancora qui, forse direbbe “Quanti rospi bisogna baciare prima di trovare un principe?" (povere quelle ragazze che devono baciare uno che rumina una gomma americana consunta o uno che si è appena finito di scaccolare il naso. Fatevi coraggio !).

18 commenti:

  1. Mi hai fatto sorridere con questo post...ormai la galanteria è morta da un pezzo, gente che ti tiene la porta e ti dice: prego... non esiste più! Qualche tempo fa abbiamo avuto bisogno di fare dei lavori in casa e lo Scettico ha contattato una ditta di costruzioni gestita da un signore polacco, il primo giorno che si è presentato alla porta io ho aperto e come normale abitudine ho allungato la mano per presentarmi, questo ha fatto un mezzo inchino, mi ha delicatamente alzato la mano e ha fatto il gesto del baciamano, senza sfiorarla, degno di un principe...non ti dico quanto ero allibita! Dopo due o tre volte era tale l'abitudine che allungavo la manina come una vera duchessa...e quanto mi piaceva! Pare che sia prassi in Pologna...andiamo? ;)

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    1. Io invece ieri l'altro ho ricevuto il muratore (rumeno) con 2 idraulici (non so che nazionalità). Dovevano fare una riparazione, servivano dei pezzi, mi hanno detto: andiamo e torniamo tra mezz'ora. Non li ho più visti. Quando ho chiamato ieri per far notare che era una mezzora un po' lunga, mi hanno candidamente detto: ops! siamo stati distratti e dopo ci siamo scordati. E non mi avevano nemmeno fatto il baciamano o l'inchino !!! Oggi dovrebbero tornare; glielo dico che i polacchi sono meglio e poi telefono all'amministratore che d'ora in poi voglio solo polacchi che si spezzino la schiena inchinandosi. E se non me li manda .... andiamo!

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  2. Per quanto riguarda i giovani d'oggi in autobus etc (che poi si guardano bene dal cedere il posto a qualcuno) consiglierei di ascoltare un pezzo di Gaber "I padri miei-I padri tuoi" che pur avendo oltre trent'anni mi pare attualissimo. E mi riferisco a quello che canta GG non per scaricare le responsabilità su noi genitori (a ciascuno il suo) ma per capire e magari fare qualcosa.
    (Tanto per dare un'idea a chi non mi conosce, il mio primo figlio è per l'appunto del '78.)

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    1. Ciao, non conoscevo la canzone e sono andata ad ascoltarla. Il testo è molto bello anche se mi lascia un po' il dubbio nella parte finale ( ...viene fuori, viene fuori una figura disossata che a pensarci proprio bene nell’insieme dà l’idea di libertà…); intende che sembra libertà o intende che almeno ora ci si sta avvicinando alla libertà?
      E' un po' duro il testo nella parte dei padri miei (vicino a tante realtà ma non ad esempio alle figure dei miei nonni), molto realistico nella parte dei padri tuoi. Al di là di ciò io sono convinta che buona parte delle colpe sono di noi genitori e poi allargando il discorso a questa società del "tutto permesso" che non aiuta -ma io sono notoriamente una bacchettona un po' fuori dal tempo -. Ciao.
      PS: come vedi anche io nel mio blog ho argomenti ameni: cacche di cani, uomini con le dita nel naso ... al confronto i tuoi orinatoi sono robe da educande.

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    2. "In un’immagine sfuocata, un po’ allungata
      viene fuori senza alone di errori…
      viene fuori una figura pulita quasi bianca, dissanguata
      una presenza con pochissimo spessore che non lascia la sua traccia
      una presenza di nessuna consistenza che si squaglia, si sfilaccia
      viene fuori, viene fuori una figura disossata
      che a pensarci proprio bene nell’insieme dà l’idea di libertà…"

      A leggere il testo è evidente, secondo me, che G parla polemicamente di libertà.

      http://testicanzoni.mtv.it/testi-Giorgio-Gaber_28896/testo-I-padri-miei_5035304

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    3. E' che il testo contrappone la figura dei padri miei in negativo con la figura dei padri tuoi in positivo, come dire che i padri tuoi sono migliori. Poi arriva ciò che hai riportato tu e non è più positivo dire "poco spessore ... si squaglia.. nessuna consistenza". E' per questo che mi confonde un po'; la vecchia generazione non faceva cose buone, la nuova sì, ma alla fine pure loro non vanno bene. "Danno l'idea di libertà" ma non vuol dire che lo sia, è solo idea.
      Comunque grazie per avermi ricordato GG; l'ho sempre erroneamente un po' snobbato, pur riconoscendo in lui la stoffa del vero artista. Mi riprometto di rispolverarlo perché ha delle chicche nel suo repertorio (e questa me l'hai fatta conoscere tu).

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  3. La cara e vecchia educazione, maltrattata da tutti...a volte mi stupisco di mia sorella di 17 anni che sia venuta su "normale", che dica grazie, prego, scusa, perchè veramente tra i suoi coetanei se ne trovano di ogni genere...
    Marilena io ti devo ringraziare per avermi votato! Grazie mille! Sono andata a farmi un giretto su quel sito, interessante la manifestazione, forse dovrebbero pubblicizzarla di più, grazie ancora per avermela fatta conoscere e aver fatto la tua parte, nel grande oceano dei blog! Sei stata davvero dolcissima, GRAZIE!

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    1. Io non volevo generalizzare, so che sono tanti i ragazzi giusti, ma purtroppo sono anche tanti quelli non giusti e ho la sensazione che siano in aumento. Spero tanto di sbagliarmi.
      Per l'iniziativa, io lo so solo perché sono iscritta alle newsletters di FOCUS; adoro guardare le foto che hanno (a parte i bellissimi articoli). Non ho fatto nessuno sforzo a votarti perché ti ho già detto che mi piace quello che scrivi. Spero piuttosto che, visto che da quel che vedo, hai tante amicizie nel tuo blog, qualcuna si accodi alla mia votazione (attenzione alle regole per non invalidare il voto). Magari può essere uno stimolo per qualcuno a leggerti e .... nella vita non si sa mai!

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  4. Cosa posso dire ad una RAPA "femmina"?
    Che SOLO i ROSPI posSONO diVENTAre PRINCIPI? ... mangianDOSI farFALLE.

    Gli uomini non cercano si toglieri le caccole, ma cercano di capire che CACCOLA gli prude nel NASO!
    E ti assicuro che è FASTIDIOSISSIMO.
    Non sono peli che servono per ferMARE le impurità, ma tronchi!
    E se SONO BIANCHI ... SPADE, anzi SCIMITARRE!

    Come anche il BISOGNO si TOCCARSI le PALLE ... che è fisiologiche per questioni di temperatura!
    Poi se vuoi approfondire ... cerca TU nella RETE, semprecchè siano FONTI ATTENTIbili.

    PreFERISCO ch esi GIU'diCHI per altro un GENTIL...UOMO!

    Ma quanto AGLIO hai spruzzato?
    PUR MACERATO!
    Mica sono un VAMPIRO?
    Le RAPE non mi sono mai ... piciute.

    TIENIti le TUE a-MORE.

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    1. Tesoro mio, mi sei mancato, pensavo di averti perso e stavo già in pensiero.
      Gli uomini si scaccolano e basta; è un dato di fatto, ho fatto i miei sondaggi sul campo. Non c'è giorno che non ne veda uno. Poi può essere per scaricare l'ansia o perché si confortano da soli, francamente non mi interessa perché mi fa solo abbastanza schifo. E' un gentiluomo uno che ti tronca una caviglia al supermercato ?
      Le rape non piacciono nemmeno a me, ma appartenendo alla categoria dovrò farmele piacere.
      L'aglio è il mio alleato, lo uso dappertutto, fattene una ragione, a-MORE.

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    2. Io farmi una ragione?
      Ora so come toglierti dalle ZO...lle.

      Eppure c'è chi si tiene stretto il SUO ... MAIALE ... per A-MORE proprio e anche SUO.

      Il giorno che non raccoglierò LINFA dal tuo ORTO ... eviterò di perdere tempo.
      Io mangio le RADICI ... specialmente quelle DOLCI.

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    3. Qui da noi si dice: “Sant Antòni al s inamuré int un ninén!” (Sant’Antonio si innamorò di un maiale); è grosso modo l’equivalente dell’italiano “l’AMORE E' CIECO”, ma lo stesso significato è raggiunto in quel modo tragicomico di affrontare l’esistenza, proprio del bolognese.
      C'era una sorta di concorso lo scorso anno "Adotta una zolla"; mi vuoi adottare ? O mi vuoi sopprimere mangiando le mie radici ?

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    4. Sant'Antonio dovrebbe essere il Santo di Padova o l'ABATE?
      Ma non ha importanza visto che IO SO CHI è il MAIALE. Non per NULLA i DeMONI gli chiesero di entrare nei MAIALI. E LUI lo concesse PURE!
      Non ti dice NULLA ...RAPINA MIA?

      Ma come fai a trarre FRUTTI dal TUO ORTO?
      Mi sembri PURE ABBA'stanza imBRANAta.

      Come le ZOLLE hanno radici?
      Di solito IO le LIBERO dalle RADICI.

      O mi stai chiedendo quello che IO VOGLIO?
      Cioè la MIA VOLONTA'!

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    5. Ma il NINE'N non è il NIGNO? Quella della NIGNA, cioè della NINNA NANNA?

      Lo vuoi fare con me UNO BELLO e GRASSO?

      A me PIACCIONO le BOLOGNESE ... ma a FIRENZE.
      Bologna è troppo PADANA, climaticaMENTE parlando.

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    6. S.Antonio Abate.
      Confermo: sono imbranata, ma a quanto pare tu hai un debole per le imbranate (o imbranato anche tu?).
      Il ninén è il maiale.
      In agricoltura biologica c'è una teoria che vorrebbe che le radici vanno lasciate, ma anche io libero le zolle dalle radici.
      Hai ragione a snobbare Bologna, climaticamente troppo padana, e se vuoi un consiglio snobba anche le bolognesi: imbranate e rape quasi tutte. Ma anche la via Bolognese ... se non erro porta ad un cimitero.

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    7. Lo so. Ho avuto un debole per le VACCHE, cioè le MAMMELLE ... i latticini di quelle TERRE.

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    8. Le imbraNATE ricaDONO sempre nella RETE ... come i MAIALI.
      BASTA dar LORO da MANgiare.

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    9. Mi sa che di zoologia te ne intendi poco, con tutto il rispetto.

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