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lunedì 7 ottobre 2013

IL FIUME

Sono letteralmente e perdutamente innamorata del fiume. 
Mi piacciono il mare, le montagne, la campagna, tutta la natura mi incanta, ma davanti ad un fiume riesco a starci per delle ore guardando lo scorrere dell'acqua. Un'inguaribile catalessia.
Ci sono i fiumi con l'acqua che ruzzola giù allegra, che fa piccoli vortici, che si infrange sui sassi, ma tutte le volte che si infrange crea un vortice diverso.
Ci sono i fiumi tranquilli che scivolano lenti e piatti. Li amo entrambi, mi affascinano e riescono a tenermi lì in una sensazione di benessere unica.

Nell'Idice ci andavo durante la mia infanzia (allora c'era ancora l'acqua, ora è sempre in secca).
Fin da piccola mi lasciavano anche da sola là su quel fiume, tanto tutta la famiglia sapeva che il fiume ed io eravamo amici. Mi perdevo a giocare con i sassi, a volte buttandoli in acqua a volte togliendoli dall'acqua per creare fosse più profonde. 
Ci andavo con i miei cugini e acchiappavamo i pesci con le mani (o usavamo anche altri sistemi non proprio leciti per pescare).
Ci andavo con la nonna che faceva il bucato nel fiume.

Nell'adolescenza il fiume fu quello dove andavamo a fare i pic-nic; si partiva la mattina con la griglia per un barbecue e un'immancabile chitarra. Suonavamo e cantavamo - tra uno spiedino e l'altro - sempre accompagnati da quel gorgoglio del fiume.
Nel fiume ho corso e giocato con i miei cani, ho nuotato e mi sono divertita con loro.
Ho imparato a camminare spedita tra i sassi del fiume, rigorosamente scalza; richiede una certa abilità, ma è come andare in bicicletta, quando hai imparato non lo scordi più. Ancor oggi il primo gesto è buttare le scarpe e affrontare i sassi sapendo che devi scegliere quello giusto per non perdere l'equilibrio e ruzzolare.

Forse guardare e vivere il fiume mi ha inconsapevolmente insegnato tante cose. Non sono certo io un'esperta in materia e non so spiegarmi questo amore per il fiume. Ma in fondo il fiume sa sempre dove andare, sa che deve andare verso il mare. A volte sa rompere gli argini e uscire dalla sua normalità, a volte è generoso e accoglie anche i piccoli torrenti. Il fiume (e non parlo del Rio delle Amazzoni) è raccolto ed intimo, ne vedi i contorni, a differenza del mare con la sua sfacciata imponenza. Il fiume porta dentro di sé tutto il mondo che lo circonda ed allora ci puoi vedere il sole, le nuvole, le stelle, gli alberi, i colori tutti.

Non so nemmeno perché sto qui a fare questo ampolloso panegirico sul fiume. Sarà la pioggia che continua da giorni a scendere? 
Boh, si vede che oggi la giornata va così, o forse più semplicemente, ogni tanto bisogna fermarsi per ricordare quante sono le "cose" che amiamo al di là delle persone.

15 commenti:

  1. Cara Marilena, io sono cresciuto vicino al Piave! E ti capisco perfettamente.
    Ciao e buona settimana con un abbracci forte cara amica.
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso. Meno male che qualcun altro condivide questa mia passione. Buona settimana anche a te. Ciao. Marilena

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  2. http://angeloanonimo.blogspot.it/2012/06/se-una-vera-lingua-di-dio-non-ce-nella.html

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    1. Tanto per cambiare la pensiamo diversamente (grande novità!). Per me il fiume è vita che non finisce perché si ricongiunge al mare e dà inizio ad una nuova vita. Per te il fiume finisce in uno stagno della valle.
      Quanto al "travolgere tutto quello che trova", il fiume non travolgerebbe nulla se l'uomo con la sua scelleratezza non ne avesse sfregiato il letto, non lo avesse confinato a scorrere in situazioni artificiali. La natura è generosa, ma ciò che le rubi, di solito se lo riprende.
      Perdona la mia troppo terrena visuale, ma tu cerca di comprendere che io ho riportato nel post le mie esperienze e le mie emozioni senza pretesa di sconfinare oltre il mio spaccato di vita. Ciao.

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    2. Ma io ti comprendo ... fiumetta mia.
      Anche io PENSAVO alla tua età che la natura FOSSE GENErosa (attenta alle spine).
      Non so di quale GENErosità parli.
      Ti contraddici e non te ne accorgi.
      Ma pensi che CHI non sopporti non è figlio della stessa NATURA VERGINE e NERA?
      Hai detto BENE.
      Ridategli quello che HAI PRESO ai CUSTODI di quella NATURA non TUA.
      Per te SOLO KARTOFFEL che son pure AMERICANE e non cer-maniche.

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    3. Va che hai capito tutto perfettamente ...altro che contraddizioni.
      Ein Schiff läuft auf Grund, wenn die Mannschaft den Untergrund falsch einschätzt.
      Gute Nacht !!

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    4. Mannschaft?
      Non sai che esiste un CAPITANO o non ti fidi più DEI schettini come te?
      CAZZO! ... scendi dalla NAVE e fai salire il FALCO!
      O vuoi amMUTInaMENTI?

      Io non cerco consensi altrimenti bazzicherei chi ha 77 amici che comMENTONO per volta.

      Qui, dopo TUTTO bazzicano POCHI e ben educati a mettersi da PARTE.

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    5. Sei tu il marinaio, mi arrendo alla tua esperienza.

      ..cerco.. bazzicherei ... sono tempi sbagliati: cercavi (passato), quando tutto si originò.

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    6. C'è la correzione automatica.
      Io AVEVO scritto bazzicheREI.
      CercoAVI?
      NO, i l'ORO FIGLI!

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  3. Una città senza un fiume è come se fosse orfana di una fertile madre...io adoro l'Arno anche se è sporco e pericoloso...ha il suo perchè!
    Un abbraccio tesoro!

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    1. E' vero ! Tu poi che sei giovane ed innamorata non perderti quei tramonti meravigliosi sul fiume con il tuo amore; ritagliatevi un po' di tempo per andarveli a gustare, sono impagabili, ma sicuramente non hai bisogno che te lo dica io. Ciao piccola, un abbraccio anche a te. Marilena

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  4. Io non ho esperienza di bagni nel fiume, forse una o due in gioventù, poi li ho sempre ammirati per lo più in stagioni invernali.Quindi mi sa che ho perso molto.....mi rifarò alla prossima occasione, ciao

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    1. Che dolce questa tua "ammissione" :). Certo che il seguito ... mi rifarò... è di un ottimismo contagioso. Comunque magari non hai perso nulla, sai non tutti amiamo le stesse cose ed io ho candidamente ammesso che è un mio amore di cui non so spiegare. Buona serata Brunella !! Ciao.

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  5. E' bello leggerti. Parli di te con molta naturalezza.
    Ciao.

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    1. Grazie, sei gentile. Meno male che tu ci trovi "del buono" in quel che scrivo; io spesso quando arrivo in fondo mi chiedo cosa caspita ho scritto e vado un po' in confusione. Quando sono arrivata in fondo mi sono chiesta il perché del mio "ampolloso panegirico", ma poi pensandoci mi dico che è bello viaggiare nei propri ricordi e nelle proprie emozioni. Ciao Gus, buona serata. Marilena

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