DISEGNI 3D

Marcello Barenghi (foto presa dal web   

                  Rimango sempre affascinata e divertita nel guardare i disegni 3D. Ci vuole talento, fantasia e grande capacità nel disegnare in prospettiva.  Abbiamo un italiano che ci sa  veramente fare con il disegno 3D:  MARCELLO BARENGHI.   Su Youtube sono anche caricati video delle sue realizzazioni passo dopo passo.

Marcello Barenghi (foto presa dal web)

Ma colui che veramente ritengo un genio è JULIAN BEEVER, che realizza le sue opere per strada. E' intrigante guardare questi disegni ben sapendo che li devi guardare da un certo punto di vista, perché se ti discosti da quel punto "perdi l'illusione" e la distorsione diventa irriconoscibile.

Questo è l'esempio; la piscina ripresa dal punto corretto dà veramente l'impressione che vi sia profondità nel pavimento, ma discostandosi e guardandola dal punto di "vista sbagliato" l'immagine non dice assolutamente nulla.

PISCINA 3D di Julian Beever (foto presa dal web)

PISCINA 3D vista dal "punto sbagliato"- di Julian Beever (foto web)

E qui ci sono alcune realizzazioni che per me sono assolutamente geniali (nel suo sito ve ne sono tante bellissime ed è difficile scegliere).

L'ordine a Babbo Natale-Julian Beever (foto presa dal web)

Incontro con la rana - Julian Beever (foto presa dal web)

In fondo, perché no, il disegno 3D ci insegna qualcosa applicabile anche nella vita, ossia guardare le cose da più punti e, così facendo, forse scopriremo che ciò che osserviamo solo da un certo "punto di vista" potrebbe risultare parziale o approssimativo o senza senso, ma se ci spostiamo di un qualche passo forse vedremo altro. Forse ci vuole estro, forse ci vuole fantasia, ma in fondo si tratta di uscire dalla gabbia dell'ovvietà  che ci divora nel nostro quotidiano, quella che ci fa approcciare pensando che esiste un unico punto di vista, un'unica soluzione, un'unica strada e che non esistono alternative.   

Ama l'arte; fra tutte le menzogne è ancora quella che mente di meno. Gustave Flaubert, Lettere a Louise Colet, 1846/55