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giovedì 23 gennaio 2014

UN BENE O UN MALE

Leggevo tempo fa un breve racconto sufi.
"Narra di un saggio che quando il suo bellissimo cavallo sauro sfonda la porta della stalla e fugge via, ai vicini di casa che vanno da lui per compatirlo, risponde con un sorriso: "Magari è un bene". Sei mesi dopo il sauro fa ritorno insieme a 10 cavalli selvaggi che lo hanno eletto capobranco. Quando i vicini di casa accorrono a congratularsi con lui, il saggio risponde "Magari è un male". Il figlio del saggio cerca di domare uno di quei cavalli. Ma il cavallo indomito lo scaraventa per terra. Il giovane si rompe una gamba e rimane zoppo per tutta la vita. Il saggio dice ai vicini venuti a consolarlo "Magari è un bene". Scoppia la guerra e tutti i ragazzi del villaggio sono costretti ad arruolarsi nell'esercito, tutti tranne il figlio del saggio, perché è zoppo ... E così, di bene in male di male in bene, si forma una catena in cui le cause e gli effetti non si possono definire né come positivi né come negativi.
Lo sguardo che vede soltanto il presente è limitato. Il saggio osserva le cose da una temporalità esterna."

Ho provato a pensare quante volte sono riuscita a dire "magari è un bene" o "magari è un male" davanti agli eventi della mia vita. Risultato: pochissime. 
Mentre mi interrogo talvolta su certi trascorsi: ma se invece di .... io avessi ....?  Una sorta di "Sliding Doors". 
Già il mio esordio nel mondo del lavoro con quella scelta fu un bene o fu un male?     Partecipai ad una selezione del personale per una grossa catena della GDO; alcuni giorni dopo fui contattata dall'Acquario di Bologna che mi assunse nel giro di 2 giorni.
Qualche mese dopo, quando nemmeno ci pensavo più, l'ufficio del personale della grossa catena mi comunicò che ero stata selezionata ed il posto era mio; lo rifiutai, a malincuore, ma mi piaceva il mio lavoro. Eppure era sicuramente un ottimo posto, mi offrirono anche uno stipendio più alto, ma lo rifiutai per amore di quel che stavo facendo. Fu un bene o fu un male ? Ho svolto un lavoro appagante, istruttivo e coinvolgente (che mi è rimasto nel cuore), ma se penso alle vicissitudini che si sono susseguite in campo lavorativo, mi dico che forse se avessi accettato non avrei dovuto affrontare tutte le tempeste che ho poi affrontato (mi avranno anche fortificato, ma che fatica  !!...). 
Qualcuno mi suggerisce che invece magari sarebbe successo ugualmente, che dopo qualche anno mi sarebbe venuta la smania di cambiare e avrei comunque intrapreso un altro percorso lavorativo e mi dicono : "non ci pensare".  

No, non ci penso, non mi crogiolo nell'ansia del dubbio, non mi arrovello per il passato. Ma la domanda in testa è senza risposta: quanti treni ho preso quando invece forse era meglio perderli e quanti ne ho persi perché non sono stata abbastanza saggia ?
Forse è retorica, ma in un simile coacervo di memorie disordinate che cosa era un bene ? Che cosa era un male? 

13 commenti:

  1. è una domanda che mi faccio spesso anche io e come tale rimane senza risposta. Ho capito che è meglio non guardare indietro .come siamo oggi èfrutto delle nostre scelte del vissuto in quell'occasione..Poteva andare meglio? chissà magari si o forse no...oggi vivo molto il presente ,non voglio perdermi nulla anche se ne avrei da dire. Il bello è anche questo no? Buona giornata ,ciao!

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    1. Anche io vivo il presente e, tutto sommato, la mia vita trascorsa va bene così, visto che almeno ho vissuto (nel bene o nel male), ma quel breve
      racconto mi fa chiedere se veramente sono stata SAGGIA... E' una parola importante. Quella scelta lavorativa fatta con il cuore e non con la razionalità
      fu saggia ? Forse sì, visto che ho svolto un lavoro bellissimo che amavo o forse no ... se solo potessi vedere come sarebbe andata, se solo potessi
      avere anche io il film Sliding doors della mia vita, mi piacerebbe tanto. Buona giornata anche a te :). Ciao. Marilena

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  2. carpe diem...
    che non vuol dire non guardare mai al passato o al futuro, ma apprezzare quello che ho ora e sperare, sperare sempre...
    buona giornata, cara Marilena!

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    1. E io apprezzo tutto ciò che mi circonda. Io ci credo nella vita e cerco di viverla con tutti i poco, molto o niente che mi capitano, ma
      sono curiosa e vorrei tanto sapere non tanto se le scelte erano giuste o sbagliate, ma come sarebbe andata se le avessi fatte diverse.
      Nessuno mi potrà rispondere o chissà se avrò risposte DOPO (per restare in tema di film: Prossima fermata Paradiso). Chissà !!
      Buona giornata anche a te Marzia. Ciao :). Marilena

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  3. Leggi "Giobbe" di Joseph Roth, che ho riletto di recente. Ne parlerò presto sul blog

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    1. Lo farò volentieri Ti ringrazio perché mi piace ricevere suggerimenti visto che sono sempre assetata di tutto. E ti leggerò .. ti leggo sempre.
      Ciao Gianni, buona giornata. Marilena

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    2. Ho commentato nel tuo blog, ma voglio che restino qui nel mio blog le parole conclusive del libro:
      E SI RIPOSO' DAL PESO DELLA FELICITA' E DELLA GRANDEZZA DEI MIRACOLI.
      E' valsa la pena leggerlo anche se durante la lettura si prova un senso di angoscia: la fine del libro ripaga tutto.

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  4. Ciao Marilena, questo dubbio ci assale tante volte, bisognerebbe essere indovini per azzeccarle tutte
    allora e meglio accettare la vita come viene sperando in un benevole destino
    buona serata
    Tiziano.

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    1. Lo so Tiziano, ma sai, sono quei pensieri che fai quando ti fermi un attimo a riflettere e a riguardare certi momenti della tua vita. E allora ti interroghi
      e ti viene di farti quella domanda: e se invece di ... io avessi ....
      Ma lo faccio per curiosità, perché mi piacerebbe tanto vedere il film della mia vita se io avessi fatto scelte diverse. Ma so molto bene che quel che
      conta è l'oggi e il domani. Buona serata anche a te, con un abbraccio. Ciao :). Marilena

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  5. Mentre leggevo il racconto sufi pensavo già a Sliding doors e trovarlo citato poi è stato molto carino... questo è un periodo dove frazioni di attimi e scelte improvvise mi hanno incasinato la vita in maniera pesante... però, in questi frangenti, bisogna pensare a tutte le cose belle piovute da altrettante scelte improvvise e "deviate". La vita funziona cosi

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    1. Ecco, per l'appunto, ti si sono aperte le porte di un treno o lo hai visto partire mentre correndo cercavi di prenderlo. E' solo dopo che poi ti chiedi
      come sarebbe andata se ....Io ho fatto l'esempio della mia scelta lavorativa; è vero che mi sono innamorata di quel lavoro che mi ha dato tanto, ma
      chissà se sono stata saggia a rifiutare l'altro ? Talvolta anche al treno del lavoro è agganciato il resto della vita e così "di scelta in scelta". Io ce le ho le
      pagine belle e proprio a loro penso, però è quando hai tempo per riflettere e sfogliare le pagine della tua vita che ti fai delle domande e guardi anche quelle pagine dove facesti delle scelte. Non mi piace sentire che ti sei incasinato ... e ovvio che ti auguro ci sia il treno giusto che ti aspetta sotto quelle
      scale dove hai corso per prenderlo. Ciao Lampur, buona giornata. Marilena

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    2. Grazie Marilena.. spero bene.. intanto una margherita "normale" cosi imbroglio un po' l'ansia...

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    3. Ti mando un abbraccio virtuale .. non serve ad un granché, lo so, la vita vera è altro, ma ti abbraccio lo stesso. Per la pizza: sta lontano dalle pizzerie, se ricordo bene tu sei quello che poi si complica la vita con il conto. Vai da Burghy che è meglio (si paga prima). Ciao Lampur !! Marilena

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