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mercoledì 19 marzo 2014

La ragazza con l'orecchino di perla

Venerdì ho visitato la mostra della "Ragazza con l'orecchino di perla". Nonostante la giornata feriale, l'affluenza era notevole e si faticava ad aggirarsi per quelle sale. Leggevo in questi ultimi giorni che si parla di circa 3.000 persone quotidiane; una cifra impressionante.
Ma soprattutto impressionante per questa Bologna che era addormentata.

L'operazione pubblicitaria è stata massiccia, basta girare per la città per notare che non vi è negozio che non abbia esposta la locandina con l'immagine della ragazza, pannelli all'aeroporto, pagine di giornale, insomma siamo circondati ovunque da quell'immagine.

E quindi c'è di che essere soddisfatti sperando che serva da apripista per riportare Bologna ed il suo patrimonio artistico al centro dell'attenzione.
Non condivido l'opinione spietata di Daverio che sostiene che "sono soldi buttati a scapito di un lavoro serio sui beni culturali, e delle opere che giacciono in deposito dopo il terremoto" e la stronca come "mostra inutile ed imbarazzante". 
Lui parla da esperto d'arte e comprendo che possa ritenersi offeso, così come lo è pure SGARBI, dal fatto che il pubblico venga attratto da un Vermeer dimenticandosi che Bologna - ma l'Italia in generale - offre un patrimonio artistico ben più prezioso. Sgarbi ha nominato i Carracci che qui a Bologna si possono apprezzare proprio a cominciare da Palazzo Fava.
Mentre mi aggiravo ho notato come la gente fosse concentrata sulle opere esposte, ma nessuno alzava gli occhi ad ammirare quei magnifici affreschi che decorano le sale. Un esercito di persone con audioguida infilzata in testa o in corteo assiepato attorno a qualche guida, tutti con gli occhi sui quadri, ma nessuno con la testa sollevata: eppure garantisco che è uno spettacolo che lascia a bocca aperta.

Nel mio bilancio complessivo sono rimasta soddisfatta, ma non posso dichiararmi entusiasta. Di Vermeer mi ha attratto "Diana e le sue ninfe", così come è stato un piacere ammirare i ritratti di Rembrandt. La famosa "Ragazza" è sicuramente affascinante, o seducente, o enigmatica, ma francamente mi fanno sorridere alcuni episodi di malessere e svenimento davanti all'opera, persone vittime della sindrome di Stendhal; mi sembra veramente eccessivo.
La mostra si compone di 6 sezioni: 1.la storia del Mauritshuis 2.paesaggi 3.ritratti 4.interni con figure 5.nature morte 6.la ragazza.
La ragazza è in una sala dedicata solo a lei: di piccole dimensioni troneggia protetta da pedane che impediscono di avvicinarsi più di tanto.
Il web è zeppo di descrizioni sulle varie opere; io avevo con me la guida migliore che si possa desiderare: mio figlio, che da appassionato ed esperto della materia mi ha deliziato con le sue descrizioni facendomi notare anche i particolari. E rubo alcune parole di mio figlio "gli antichi fasti delle mostre di Giotto e Annibale Carracci son lontani ricordi, ma per tentare di ritornare a quei livelli io dico BEN VENGANO mostre "inutili" come questa a portar turisti. Questi turisti sono gli stessi che oltre a riempire le casse cittadine magari si fermeranno qualche ora in più a scattare foto ricordo ad una città che, grazie ad iniziative simili, può (ri)acquisire quella notorietà che gli spetta. Invece che vivere nel ricordo del passato proviamo ad innovarci e proporre più spesso queste iniziative". La penso come lui, perché mi resta l'illusione che Bologna ed il suo patrimonio artistico non siano sempre e soltanto attrattiva per i palati sopraffini, quelli, per intenderci, che la conoscono meglio di me e sanno dove andare ad incantarsi ed ammirare le grandi opere d'arte.
Sui quadri esposti all'ultimo piano incentrati sull'arte moderna stendo un velo pietoso: non ne voglio nemmeno parlare.
Ho provato a ricostruire la nostra visita, ovviamente avvalendomi delle foto che ho dovuto obbligatoriamente prendere dal web dato il rigoroso divieto di tutto (persino di portarsi appresso la borsa), infatti la mostra è blindatissima e rigorosamente controllata da personale presente ovunque, forse anche in eccesso.
PS: una cosa che mi ha fatto ridere è che vi erano persone che ostinatamente facevano "sssstt  !!" per zittire chi parlava e commentava durante la visita. Nessuno parlava sguaiatamente, nessuno era irrispettoso, la gente scambiava opinioni o informazioni con toni pacati e sommessi come si fa usualmente in una mostra (che dire delle guide il cui mestiere è proprio quello di parlare?), ma evidentemente c'è chi ha una mente bacata e deviata e teme che la ragazza venga disturbata. 
Poi non stupisce se la ragazza qui da noi è diventata quella con "l'orecchino dei pirla".
Musica: Richard Clayderman "Memory"

4 commenti:

  1. Cara Marlilena, oggi per me è stato il ritorno ai bagni termali, cera stata una piccola pausa per varie ragioni.
    È stato bello ritornare ad immergersi delle acque termali a 35° gradi e potersi abbandonare hai massaggi naturali.
    Parlamdo delle mostre tante volte sono belle e interessanti, ma spesso possono diventere molto noiose.
    Buon pomeriggio semp're con il sorriso.
    Tomaso

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    1. Beato te caro Tomaso. Ho anche io una grande voglia di terme; ogni volta che vado è come rinascere ... che meraviglia.
      La mostra è bella, ma personalmente ritengo che su questa sia stata più l'operazione pubblicitaria che non la reale qualità delle opere esposte.
      Poi naturalmente ognuno la pensa a modo proprio. Ciao Tomaso, a presto. Ti abbraccio. Marilena

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  2. Ciao Marilena, che il quadro sia un'opera meravigliosa nulla da dire ma che ci sia chi a paura di disturbarla, forse sarà lui o lei che ha qualche disturbo,
    me piaciuta la battuta finale ciao un abbraccio
    Tiziano.

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    1. Ciao Tiziano, sì ti confermo che la ragazza è veramente bella (anche se la si può ammirare solo ad una certa distanza) e meno belli sono quelli che si spacciano per intenditori o che per l'appunto scambiano una mostra per una chiesa. Sono loro che sono disturbati. Ciao :). Buona serata. Marilena

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