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venerdì 5 settembre 2014

RICETTA: conservare i pomodori

pomodori sotto sale
Nonostante la brutta estate, il mio orto mi ha regalato una grande quantità di pomodori e quindi è scattata l'operazione casalinga di conservarli perché non ce la facciamo a mangiarceli tutti. E così come una formica, mano a mano che li raccolgo in eccesso, preparo vasetti e bottigliette che saranno un'ottima scorta.

Per la passata vi sono vari sistemi (c'è chi aggiunge sedano, carota, cipolla, c'è chi aggiunge acido salicilico), ma io l'ho fatta così, al naturale.
E visto che la faccio in piccole quantità nelle varie giornate di raccolta, mi è sufficiente usare il vecchio passatutto di nonna senza ricorrere all'apposito apparecchio che giace inscatolato.
Ed una parte di pomodori invece l'ho riposta sotto sale. Ecco i procedimenti e per entrambi vale la regola primaria della sterilizzazione dei contenitori.
Sia ai fini della qualità che per prevenire problemi igienici e sanitari, occorre che i contenitori vengano sterilizzati con cura (in pentola o in lavastoviglie).

pomodori in salamoia

PASSATA
Lavare bene i pomodori privati del picciolo. 
Scottarli per un paio di minuti in acqua bollente. Scolarli. 
Andrebbero poi sbucciati, ma io non l'ho fatto perché si trattava di pomodori piccoli e le eventuali bucce più dure sarebbero state trattenute dal passatutto. 
Passarli nel passatutto per raffinare la passata. 
Versare la passata nei vasetti di vetro e sterilizzare (mettere i vasetti in una pentola bella capiente, avvolgendo i vasetti uno a uno in canovacci e far bollire per mezzora). Lasciar raffreddare e riporre i vasetti.

pomodori sotto saleAggiungo che qualcuno usa tagliare i pomodori prima di passarli, per svuotarli dei relativi semi; io li lascio perché i semi dei pomodori sono una miniera di proteine, vitamine, carboidrati e hanno un'elevata azione antiossidante, quindi sarebbe sempre meglio gustare anche questi assieme al pomodoro.



POMODORI SOTTO SALE
Lavare bene i pomodori privati del picciolo.
Utilizzare un grosso ago (sterilizzato) per bucare i pomodori, insistendo soprattutto nella zona dove vi era il picciolo.
Disporre i pomodori in vasetti di vetro (sistemarli fitti fitti ma lasciando un dito dall'orlo).
Far bollire dell'acqua con il sale (100 grammi di sale per ogni litro di acqua).
Lasciarla intiepidire, dopodiché versarla nei vasetti. 
Richiudere sigillando bene i vasetti farli sterilizzare  (mettere i vasetti in una pentola bella capiente, avvolgendo i vasetti uno a uno in canovacci e far bollire per mezzora).



I vasetti vanno riposti in dispensa al riparo dalla luce.


9 commenti:

  1. Brava Marilena, saper fare questo è molto interessante, il perché è il risultato che fai dei sughi squisiti fatti un casa saporitissimi!!!
    Grazie cara amica di questa bella ricetta. Ti auguro un buon fine settimana con un abbraccio forte.
    Tomaso

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    1. Mi arrangio come posso per non buttare nulla e comunque almeno i miei pomodori sono sani perché non uso antiparassitari e nella passata non ci sono conservanti. Un piccolo assaggio sano anche se tutto il resto che mangiamo chissà cosa contiene !!
      Ciao caro Tomaso, un buon fine settimana anche a te con un grande abbraccio. Marilena

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  2. Che ingiustizie! Pensa che il mio orto quest'anno mi ha dato 3 pomodori, uno è pure caduto con il vento che c'e stato, gli altri due quando sono partita erano ancora verdi come cetrioli. Forse li mangio a Natale come primizia!
    un abbraccio dall'Alto Adige
    Paola

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    1. Io penso che il mio orto è stato generoso perché: i S. Marzano li ho coccolati con la lava, l'altra qualità che avevo seminato erano i pomodori a grappolo piccoli e quelli sfidano tutto e sono veramente robusti, mentre l'ultima qualità che avevo seminato erano i pomodori d'inverno i quali, secondo i miei calcoli, dovevano maturare adesso con la temperatura mite, ma essendo che hanno sentito il fresco dell'estate sono maturati incessantemente, evidentemente confusi dalla stagione.
      Mio padre che aveva messo piante di pomodori da insalata ne ha raccolti pochissimi (per 2 mangiate e nulla più).
      Diciamo che ho avuto un po' di lato B nello scegliere le qualità da seminare in un'estate imprevedibile.
      Alto Adige ? Beata te, va beh ti immaginerò immersa in un allegro canto jodel per consolarti dei pomodori. Ciao, un abbraccio anche a te. Marilena

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  3. Che voglia di sugo che ho ora!
    Mi ricordo che da piccola io gli zii e i cugini lo facevamo a casa della nonna, alla fine eravamo sporchi ma soddisfatti!
    non ti dico che mangiate facevamo poi :P

    Ps: ti ho nominata The Very Inspiring Blog Award, passa da me se ti va di sapere cos'è :)

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    1. E' fantastico che tu così giovane abbia potuto assaporare il piacere di partecipare al momento in cui tutti assieme si fa la passata. Guarda che non è così usuale, sono ricordi che di solito appartengono a generazioni un po' più datate !!
      Sono passata da te (e ti lascio pure lì un commento) e ti ringrazio, ma spero che tu non ti risenta se ti dico che non partecipo. Ho già rifiutato prima di te, altre iniziative simili. Cenere sul capo, ma non sono proprio votata (e poi 15 blog da nominare sono un'esagerazione ... conoscendo quelli che frequento so già che mi direbbero NO e la "catena" si romperebbe).
      Grazie per aver pensato a me, ma come ti ho detto, ho già rifiutato ad altri e, almeno per ora, non mi va di cambiare.
      Ciao, buon week-end :). Marilena

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  4. Fin da quando ero piccola, sino ad un paio d'anni fa in casa mia abbiamo sempre fatto la passata di pomodoro e i pelati, immancabilmente estate dopo estate. E i pomodori erano quelli prodotti nell'orto di casa.
    Purtroppo da alcuni anni la mia malferma salute mi ha dissuasa dall'affrontare questo impegno, costringendomi a ricorrere ai prodotti del supermercato. Ma posso dire che c'è la sua bella differenza?

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    1. Per noi era un giorno per stare tutti assieme. Si andava in campagna con gli zii e si facevano quintali di passata (che da noi si diceva "conserva"). Eravamo tutti coinvolti. E quell'odore di pomodoro che sovrastava gli odori della campagna. E al rientro si stipavano bottiglie su bottiglie in cantina, al fresco e al buio. Sono anni che tutto questo non c'è più.
      Io ne faccio un po' alla volta in piccole quantità e il piacere, oltre alla genuinità, sta anche nel rivivere un pezzettino di quei tempi. Fino a quando potrò pure io .... ciao Krilù :). Marilena

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  5. Hai ragione, ma conto su quelli che rimarranno vittime del passatutto e, mal che vada, mi accontento dei benefici della gelatina gialla che avvolge i semi (contrasta la coagulazione del sangue e magari prevengo ictus e infarto ... poi però secondo una certe corrente di pensiero aumento il rischio di calcoli ai reni ... me ne faccio una ragione).
    Io lascio anche la buccia ai pomodori e a forza di girare nel passatutto, ne viene triturata una buona parte (forse lo stesso non si può dire dei pomodori del supermercato che hanno i semi parificabili a quelli dell'anguria e la buccia dura come lo pneumatico di un TIR).
    Credo che alla fin fine il beneficio più grande è avere pomodori coltivati senza veleni e che quando li addenti sanno di pomodoro e non di acqua. Ciao :)

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