Il direttore creativo di Vogue ha ammesso: "ho trascorso i primi 10 anni della mia carriera a correggere le donne per farle sembrare più sottili e gli ultimi 10 per ingrossarle e renderle più sane".
Sì, perché come rivela anche un altro redattore, devono eseguire ritocchi sulle foto delle modelle per nascondere tutti i danni che l'ossessione della magrezza ha loro regalato: capelli radi, macchie e occhiaie sotto gli occhi, corpi scheletrici con ossa sporgenti. Il tutto per nascondere i segni dell'agognata eccessiva magrezza e dare una visione di perfezione che nella realtà non esiste.


Insomma, un gran pentolone dentro al quale noi donne ci facciamo bollire. Ci lasciamo suggestionare da messaggi, tra i quali primeggiano sofisticati falsi made by Photoshop.
Soffochiamo la spontaneità del vivere in nome di che ?
Tradotto: la mia identità di donna dipende da quanto uno desidera il mio corpo. E il desiderio lo decide la società.
Avrà mai fine questo massacro ?
La grandezza non consiste nell'essere questo o quello ma nell'essere sé stessi; e questo ciascuno lo può, se lo vuole. Søren Kierkegaard, Aut-Aut, 1843