VERTIGINI

Soffro di vertigini, grazie al cielo sono solo vertigini da altezza e non quelle vertigini legate ad alterazioni fisiche. Fatto è che mi basta anche salire su di una scala per montare una tenda, che già al 4° gradino mi metto a cantare “Nel blu dipinto di blu”.

Ovviamente per non precludermi certi panorami sono salita e continuo a salire su torri, ponti e terrazzi, ma solo chi soffre come me di vertigini può comprendere che quelle salite sono quasi gesti eroici.

Mi dissero che esisteva una sorta di ginnastica che poteva aiutare e dare sollievo, ma non ho mai provato e continuo, da brava ostinata, a salire con le mie pause, con le mani che cercano un appiglio, con la testa che gira e rigira e continuo a canticchiare dentro di me “Nel blu dipinto di blu”.

Ogni volta che affronto una piccola salita mi sento parificata a Messner nella grande sfida dei limiti umani.

Di certo posso affermare che non sono una discendente degli indiani Mohawks, per intenderci quelli che sono divenuti leggendari perché lavorano alle grandi altezze dei grattacieli. Sul fatto che non soffrono di vertigini si sono fatte varie supposizioni e una di queste (che ha molto il sapore di leggenda) è che il rito iniziatico di fare un’incisione sotto il ginocchio consenta loro di togliere la sensibilità alle vertigini. E se provassi anche io ad incidermi un ginocchio ? In fondo su quello sinistro ho ancora la mia cicatrice della caduta dalla bici, chi ci fa caso ad un taglio in più?

O forse è meglio che mi accontenti di sfidare certe altezze solo nei fotomontaggi, come hanno fatto i miei ragazzi quando sono andati a NY ….. eh sì, mi sembra una via più percorribile per una signora datata come me (certo che 32,66$ per una fotografia al Rockfeller Center ... mi hanno comunque fatto venire altro che vertigine ... carucci gli ammmmericani ).