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domenica 11 maggio 2014

FESTA DELLA MAMMA

Oggi è la festa della MAMMA e non è vero che io ne ce l'ho una mamma.
E' solo che non la posso più toccare, non la posso abbracciare, non posso sentire la sua risata, non posso più raccontarle la mia giornata e sentirmi confortare o rimproverare.
Posso solo sentire la sua voce nei vecchi film che girai, posso vederla muoversi solo lì, ma io ce l'ho una mamma e anche se non la posso vedere, so che è qui con me.

Per tutti gli anni della mia vita le ho scritto un biglietto d'auguri che l'ha fatta sempre commuovere e gioire. Quei biglietti li ho ritrovati tutti in una scatola, li aveva conservati come si conservano gli ori di famiglia.
Erano sempre biglietti con delle rose rosse, anche se mia madre non era certo la donna che pretendeva rose. Ma le piacevano quelle rose e così mi chiese di poter portare con sé nel suo ultimo viaggio una rosa rossa di tessuto che le aveva regalato mio figlio da bambino.
E quella rosa rossa gliela mettemmo tra le mani incrociate sul petto.

E' la tua festa MAMMA e questa è una rosa rossa per te.

Auguri MAMMA.

6 commenti:

  1. Penso alla mia Luisa che non può più abbracciarla, la sua mamma, e se ne duole, ma le ricordo che il suo pensiero costante la rende viva e sorridente, e non c'è regalo più bello, oggi.

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    1. E' che vorremmo entrambe abbracciarle davvero le nostre mamme. E' che è sempre straziante dover parlare con loro illudendosi che ti ascoltino, ma senza ricevere una risposta. E' per questo che spesso devo andare ad ascoltare la sua voce nei filmati, ho sempre paura di non riconoscerla più, che si sbiadisca, anche se non c'è stato un solo giorno della mia vita da quanto è mancata, che io non le abbia rivolto un pensiero. E non sai per quanto tempo mi è capitato di dire "questa la devo raccontare stasera alla mamma", dimenticandomi che non c'è più la nostra telefonata serale. Ma, banale dirlo, bisogna andare avanti. Ciao Franco, buona domenica. Marilena

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  2. Ciao Marilena, sono Luisa, la moglie di Franco. Grazie per quello che hai scritto sulla tua mamma, mi hai fatto piangere....provo le stesse sensazioni...e penso sempre che la mamma "non dovrebbe mai essere un ricordo!" A presto.

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    1. Ciao Luisa, grazie per le tue parole. So che tu puoi capire che lacerazione abbiamo dentro. La mia mamma manca oramai da 5 anni, ma le lacrime ci sono ancora, silenziose e nascoste al resto del mondo, ma ci sono perché mi manca talmente tanto che è un pugno nello stomaco.
      Eppure sono "grande", dovrei aver metabolizzato ed invece no. Ma come ho scritto: anche noi ce l'abbiamo una mamma, oggi, domani e fino al resto dei nostri giorni. Ciao Luisa e, sì a presto, visto che ci conosceremo di persona a breve. Buona domenica. Marilena

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  3. Sempre vicino, sempre attente...e io ne sento ancora il profumo. Ti abbraccio.

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    1. Sì, sempre vicino, ma quanto male fa non poterle tenere la mano, non poterla guardare negli occhi, non poter ridere insieme dicendo sciocchezze. E' sempre così difficile reggere quel pugno dentro, quell'oppressione che mi prende sul petto quando in certi momenti la vorrei qui e vorrei poterle parlare. E mi resta sempre l'interrogativo se un giorno riuscirò a pensarla senza questo peso dentro, se mai si acquieterà questo groppo alla gola. O forse non cambierà mai, in fondo a mio padre ad 85 anni, ancora gli si inumidiscono gli occhi quando parla di sua madre. So che tu mi puoi capire. Ciao con un abbraccio forte forte. Marilena

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