Si trova a poche centinaia di metri dalla Stazione Centrale. E' un esempio di architettura religiosa di fine '800 e appare di gusto vagamente bizantineggiante (ispirata a S.Sofia di Costantinopoli).
Quello che mi piace segnalare di questa chiesa sono le 134 vetrate che per la maggior parte sono state realizzate dal Prof. Antonio Maria Nardi: riuscite opere d'arte squisite.
Bologna ha fatto scuola in quest'arte da quando trionfava la tecnica vetraria di un monaco, il B.Giacomo da Ulma (a seguire altri artisti quali: Francesco del Cossa, Lorenzo Costa, Francesco Francia) e il Prof. Nardi, già dedito a pittura di cavalletto, murale e affreschi affrontò anche le vetrate istoriate che definì "di minore difficoltà ma di grande soddisfazione".
E, aggiungo io, sono di grande soddisfazione anche per gli occhi dello spettatore, quanto meno per i miei occhi perché, osservando i particolari delle raffigurazioni, si nota la poliedrica creatività di questo artista.
L'interno è ad un'unica grande navata con 4 cappelle laterali di cui, degne di nota sono:
- la Cappella della Beata Vergine del Rosario il cui quadro sull'altare è una copia del quadro originale di G.B. Salvi -detto il Sassoferrato- (l'originale si trova nella basilica di S.Sabina a Roma)
- la Cappella di S. Giovanni in Bosco con pala d'altare di Augusto Maiani che rappresenta S.Giovanni in Bosco in mezzo ad un gruppo di giovani
E' una chiesa di grandi dimensioni e forse vedendo l'imponenza dell'esterno ci si aspetta la medesima sontuosità e ricchezza all'interno.
In realtà non è così, ma ci sono quelle vetrate che sono assolutamente da vedere: la migliore decorazione per questo Tempio monumentale.
Se mi capita di venire da quelle parti, non mancherò di visitarla. ciao e grazie per questi tuoi suggerimenti artistici
RispondiEliminaIo sto scoprendo la mia città e mi prendo il tempo di visitare tutto ciò che non ho mai visitato fino ad oggi. E fisso sul blog quello che vedo: un piccolo omaggio alla mia Bologna che ho trascurato e mi fa piacere se qualcuno approfitta delle mie passeggiate per scoprire a sua volta qualcosa che è anche fuori dalle mete tradizionali. Ciao Remigio, buona serata :). Marilena
EliminaCara Marilena, io so che non potrò mai passare per vedere queste chiese immense e interessanti.
RispondiEliminaMa ti ringrazio di cuore che piano piano me le fai conoscere...
Le foto sono molto belle e ti dico forte! BRAVA!!!
Tomaso
Le sto scoprendo anche io e mi piace veramente tanto, così come mi piace girare con la macchina fotografica al collo, proprio come una turista.
EliminaCiao caro Tomaso, buona serata :). Un abbraccio forte. Marilena
Ci passo accanto tutti i giorni in bici andando al e tornando dal lavoro.
RispondiEliminaNon ci sono ... mai entrato.
E' il terribile assuefarsi alla routine, la tirannia dei tempi.
La sontuosità, interna, oltre che le cromie delle vetrate è... lo spazio .
Spazio e tempo sono il vertice del piacere, del lusso.
Nulla di nuovo: io addirittura non sapevo nemmeno il nome di alcune chiese del centro davanti alle quali sono passata sempre, sin da bambina, senza mai entrarci. Le sto scoprendo adesso e comprendo anche perché alcuni critici d'arte considerano Bologna una delle più belle città per la ricchezza dei tesori che possiede (ovviamente perlopiù sconosciuti a noi bolognesi).
EliminaBeh, almeno questa te l'ho fatta vedere dall'interno ... chissà ... magari un giorno fermerai la tua bici e ti guarderai quelle vetrate così come ho fatto io. A me sono sembrate veramente il vertice del piacere. Ciao.