L'ABITO NON FA IL MONACO

Ci pensavo l'altro giorno mentre rientravo a casa. E' proprio vero che spesso le connotazioni fisiche delle persone ci deviano nei nostri giudizi.

Vado a comprare il giornale da un edicolante poco distante da casa mia; lui è esattamente come il Mangiafuoco di Pinocchio. Un omone grosso grosso che di lasagne e tortellini ne deve aver ingurgitati parecchi, peloso ovunque, con i capelli neri come la pece e quella barba nera che, come dice la favola, sembra quasi che qualcuno ci abbia versato l'inchiostro.
Non vi è volta che io arrivi e lui non stringa tra le dita la sigaretta; con quelle mani grandi e grasse, con quelle dita sporche dell'inchiostro dei giornali e ingiallite dalla nicotina.
Ma il mio Mangiafuoco è una persona deliziosamente cordiale, ha sempre il sorriso (denti bruttini per via delle sigarette) e ogni giorno destina battute e dispensa simpatia a piene mani. E il suo commiato è sempre con un "Buona giornata" detto con quella voce grossa e roca ma quel sorriso a tutto tondo che spunta tra la barba nera e le gote più che paffute. Se c'è gente coinvolge tutti in siparietti vari e finisce che ci si attarda lì tutti insieme.
E io vengo via dall'edicola con una sensazione di leggerezza.

Leggerezza che sparisce se per caso vado al supermercato e mi imbatto in "quello" che sta al banco informazioni. Un uomo piccolo (almeno per i miei parametri di altezza), magro, con i tratti delicati del volto, gli occhi azzurri e una chioma candida che farebbe pensare alla posatezza dell'età, la divisa sempre impeccabile e ben stirata.
Simpatico come un autovelox, amabile come l'ortica quando ti ci imbatti a mani nude, piacevole come quegli spray deodoranti che riescono ad escoriare la calotta dell'ozono ed anche le nostre mucose.
Non l'ho mai visto sorridere, mai. Lo saluti con un buongiorno e lui digrigna i denti, gli chiedi cortesemente un'informazione e percepisci che preferirebbe tirarti uno schiaffo piuttosto che risponderti. Se si forma un po' di fila lo vedi sbuffare ed alzare gli occhi al cielo e tu ti fai un sedere a forma di Basilicata per la fatica di rimanere elegantemente permissiva e non dirgli cosa pensi di lui.  

In questa società in sfacelo ci hanno talmente condizionato con la parola "IMMAGINE", che siamo portati, anche non volutamente, a bollare le persone dal loro aspetto fisico. Lo facciamo così, scioltamente, perché giornali e TV ci hanno insegnato che magro è bello e sano e che abiti non stropicciati sono indice di cura e ordine.
Si sono dimenticati di precisare che maleducazione, antipatia e cafonaggine si celano sotto qualsiasi abito.
Lode al mio Mangiafuoco, alle sue dita ingiallite, alla sua barba nera, alla sua ciccia, alla sua voce resa roca dalle sigarette.

Ci sono individui composti unicamente di facciata, come case non finite per mancanza di quattrini. Hanno l'ingresso degno d'un gran palazzo, ma le stanze interne paragonabili a squallide capanne.  Baltasar Gracián y Morales, Oracolo manuale e arte della prudenza, 1647