E in questa piccola cittadina della provincia di Reggio Emilia sono rimaste diverse testimonianze tra cui l'imponente Rocca, prestigiosa residenza dei Gonzaga, che ospita anche un Museo.
La Rocca è una struttura quadrilatera con un ampio fossato oggi destinato a verde pubblico e il Museo, al suo interno, ospita una fuga di sale che riservano veramente tante sorprese.
Pregevoli camini in marmo rosso di Verona, opera di maestranze locali guidate da artigiani veneti, una sala contenente una preziosa collezione delle spezierie gesuite (vasi da farmacia, albarelli, brocche, boccioni e vassoi traforati cinquecenteschi oltre a bottiglie di vetro soffiato) tra le più ricche in Europa, affreschi e quadri che costituiscono le testimonianze artistiche dal XIII al XIX secolo.
Protagonista indiscusso dell'arte presente nella Rocca (e in altri punti di Novellara) è stato LELIO ORSI, una delle maggiori personalità artistiche del '500 emiliano (sospeso tra la lezione correggesca e il potente influsso michelangiolesco).
Io visitai la Rocca in occasione di una delle giornate europee del patrimonio organizzata dal Ministero delle attività e dei beni culturali e devo dire che eravamo i classici 4 gatti. E qui sta l'anomalia.
Quando si parla di Lelio Orsi, viene in mente il fatto di un paio di anni fa quando una sua opera ("Leda e il cigno" - dipinto ad olio su rame) spuntò a New York e fu battuta all'asta da Sotheby's per 1.027.000 Euro.
In seguito, lo Stato Italiano riuscì a rientrare in possesso dell'opera che era uscita illegalmente dall'Italia.
I disegni di Lelio Orsi sono in gran parte al Louvre e nei più importanti musei statunitensi e londinesi, dove transitano fiumane di persone.
E qui, vicino a casa nostra, in una giornata in cui si organizzano visite guidate, completamente gratuite, eravamo una manciata di persone. Non aggiungo altro.
La Rocca è una struttura quadrilatera con un ampio fossato oggi destinato a verde pubblico e il Museo, al suo interno, ospita una fuga di sale che riservano veramente tante sorprese.
Pregevoli camini in marmo rosso di Verona, opera di maestranze locali guidate da artigiani veneti, una sala contenente una preziosa collezione delle spezierie gesuite (vasi da farmacia, albarelli, brocche, boccioni e vassoi traforati cinquecenteschi oltre a bottiglie di vetro soffiato) tra le più ricche in Europa, affreschi e quadri che costituiscono le testimonianze artistiche dal XIII al XIX secolo.
Protagonista indiscusso dell'arte presente nella Rocca (e in altri punti di Novellara) è stato LELIO ORSI, una delle maggiori personalità artistiche del '500 emiliano (sospeso tra la lezione correggesca e il potente influsso michelangiolesco).
Io visitai la Rocca in occasione di una delle giornate europee del patrimonio organizzata dal Ministero delle attività e dei beni culturali e devo dire che eravamo i classici 4 gatti. E qui sta l'anomalia.
Quando si parla di Lelio Orsi, viene in mente il fatto di un paio di anni fa quando una sua opera ("Leda e il cigno" - dipinto ad olio su rame) spuntò a New York e fu battuta all'asta da Sotheby's per 1.027.000 Euro.
In seguito, lo Stato Italiano riuscì a rientrare in possesso dell'opera che era uscita illegalmente dall'Italia.
I disegni di Lelio Orsi sono in gran parte al Louvre e nei più importanti musei statunitensi e londinesi, dove transitano fiumane di persone.
E qui, vicino a casa nostra, in una giornata in cui si organizzano visite guidate, completamente gratuite, eravamo una manciata di persone. Non aggiungo altro.
Cara Marilena, come vedi io visito tutto quanto tu pubblichi, mi basta chiudere gli occhi e mi vedo li che ammiro tutto!!!
RispondiEliminaPer questo cara amici ti ringrazio con un abbraccio forte.
Tomaso
Caro Tomaso, sai quante volte anche io chiudo gli occhi e viaggio .... La nostra Italia é piena di angoli meravigliosi e anche io li scopro spesso grazie alle esperienze che leggo nei blog. Ciao, buona serata con un grande abbraccio. Marilena
EliminaUn po' come la storia della spada nella roccia: quanti sanno che l'abbiamo qua in Italia? Siamo proprio sciocchi.
RispondiEliminaImmagino ti riferisci a S.Galgano ... io per mesi, in gioventù, ho fatto la spola tra Bologna e Siena e non ci sono mai stata !! Ma funziona così, viaggiamo con aerei che ci portano ovunque e nelle città estere visitiamo, a pagamento, qualsiasi angolo. A casa nostra il Ministero dei Beni Culturali apre spesso le porte di tesori non abitualmente visitabili, mette a disposizione guide qualificate, non si paga nulla eppure spesso l'affluenza è scarsa. Il peggio mi successe a Guastalla: 2 guide ed io unica partecipante... alquanto imbarazzante (per fortuna che ho sempre voglia di scherzare e li tenni allegri e superarono l'imbarazzo, ma mi dispiacque molto perché erano 2 ragazzi veramente animati di tanto entusiasmo). Ciao, buona serata. Marilena
EliminaEsatto, intendevo San Galgano! Ciao e buona notte!
EliminaGrazie per quanto ho appreso da questo interessante post. Finora anch'io collegavo i Gonzaga esclusivamente con Mantova.
RispondiEliminaPensa che quel giorno visitai anche l'Archivio/Biblioteca di Stato che è dentro alla Rocca (anche quella era una visita guidata organizzata dal Ministero) e scoprii una "storia" ricchissima di cui ero all'oscuro sebbene coinvolgesse anche i Bentivoglio di Bologna. Ma, come ho già detto, funziona così e quello che abbiamo sotto il naso o dietro la porta di casa nostra per lo più lo trascuriamo. Io mi metto in cima alla lista: per troppo tempo ho trascurato persino la mia città che sto recuperando solo ora un po' alla volta. Ciao e buon ferragosto :). Marilena
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