Translate

martedì 7 ottobre 2014

GIOVENTU' BRUCIATA

C'è stato un momento della mia vita in cui osservavo le nuove generazioni e provavo un po' di invidia. Paragonavo la loro adolescenza alla mia, quando potevo partecipare alle gite scolastiche purché fossero di un solo giorno perché i miei mi volevano "al sicuro" nel mio letto la sera, quando avevo l'orario di rientro fissato a mezzanotte come Cenerentola, quando mi truccavo di nascosto una volta uscita di casa e se mi invaghivo di qualcuno era un amore rigorosamente clandestino che non potevo nemmeno palesare con i cuoricini sul diario di scuola perché mamma mi avrebbe sgamato.
Guardavo con una punta di invidia queste ragazze a cui si concedevano le 3 di mattina in discoteca, truccate e agghindate e pronte al week-end con il fidanzatino di turno in attesa poi di prendere un qualche volo low-cost che le portava oltre oceano con il secondo o terzo fidanzatino di turno.
Ma a ben guardare: dove sono arrivate queste nuove generazioni con tutte le libertà concesse ?
Di libero non hanno proprio un bel niente, non conoscono il valore di ciò che hanno perché non hanno provato la fatica di doverlo desiderare.

Non mi stupisce che non siano in grado di comunicare tra di loro. Per noi la discoteca era quella della domenica pomeriggio, agognata tutta la settimana ed era il momento in cui esplodeva la nostra voglia di fare gruppo; per loro la discoteca è tutta la settimana, è una passerella dove mostrarsi, è alcool da ingurgitare per stordirsi insieme alla musica assordante che impedisce di parlare. 
Una grande solitudine.
E con gli anni si sono moltiplicati i siti dove fare amicizia, quelli per cuori solitari, le chat e adesso ci mancava pure quello che ho visto in giro ...
Un parigino sta avviando il progetto di un badge per invitare le persone a parlarsi sulla metropolitana; un distintivo per far comprendere agli altri che sei disponibile. Alexander Allouche è il nome del ragazzo che propone di appuntarsi questa spilletta perché ha constatato quanto è difficile comunicare e lui stesso "avrebbe tante volte voluto parlare con qualcuno ma non l'ha mai fatto per timore di essere scambiato per pazzo".

Mi dà i brividi ... lo so sono esagerata nell'affermazione che sto per fare, ma mi ricorda tanto un passato di chi doveva indossare un triangolo o una stella sulla giubba o sui pantaloni. Come dire che siamo sulla strada di auto-marcarci ... fino a quando avremo un numero di matricola impresso sul braccio.




E se per caso non bastasse, pure i bollenti spiriti vengono guidati ed è il Dna che può dire se 2 persone sono compatibili. Si sono mobilitate 2 aziende (Instant Chemistry e SingldOut)  che sciolgono qualsiasi dubbio. Conoscersi online non permette di annusarsi, di comprendere se può scoccare la scintilla passionale. Ed allora basta sottoporsi all'esame del DNA: Kit per il prelievo della saliva da spedire all'azienda che nel giro di una settimana ti dice se siete eroticamente compatibili. 
Un amore che nasce da uno sputacchio !




Cari ragazzi, avrete pure i cellulari, gli smartphone, gli i-phone, i tablet, i voli low-cost, ma credetemi: non baratterei nulla della mia passata giovinezza, nemmeno gli innocenti brividi di un ballo su una mattonella o il sapore della cedrata ora demodè, con tutte le vostre moderne ed evolute vite (se evolute si possono definire).
Che ve ne fate di tutti questi mezzi di comunicazione se poi per comunicare dovete appuntarvi una spilla e per sapere se uno può darvi i brividi dovete sputare su un tampone ?

17 commenti:

  1. Una grande solitudine, hai colto nel segno!
    Ma che è sta cosa dell'esame del DNA tramite un prelievo di saliva..per incontrare l'amore?? Questa mi mancava!
    Ripeto: una grande solitudine...e un'infinita tristezza!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pare che dal DNA si possa comprendere la compatibilità dii due persone. Tu incontri il tizio sul web, vi piacete, ma non sapete se fisicamente siete affini. Voilà: uno sputacchio tu sul tampone ed uno lui sul suo e inviate tutto ad una delle 2 aziende che vi daranno la sentenza. Se positiva vi potete incontrare e sarà un successo, se negativa salutatevi via web e avanti il prossimo.
      Hanno scomodato il DNA, anche se personalmente penso che abbia il valore dell'oroscopo .... ma confesso che non ho conoscenze di medicina tali da poter dire che è una sonora fregatura ... magari c'è del vero.
      Ciao Francesca, buona giornata :). Marilena

      Elimina
  2. Cara Marilena, purtroppo il mondo moderno non pensa che abbiamo anche un cuore, che quei sogni di una volta sono scomparsi.
    Penso che tante cose accadono perché oggi è tutto già fatto e non si deve pensare di contruire quelm castello immaginario che è stato in ognuno di noi.
    Ciao e non pensare troppo perché ti renderebbe la vita più difficile.
    Un abbraccio e buona giornata cara amica.
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Tomaso, su una cosa hai pienamente ragione: dovrei smetterla di pensare troppo. Mi fa male, mi porta tristezza e malinconia. Resto stordita ogni giorno davanti ad ogni notizia e mi chiedo in che mondo vivo e finisce che mi avveleno la giornata.
      Ma come devo fare? Mica posso svitarmi la testa.... posso solo ogni tanto fuggire non leggendo giornali e non accendendo la TV. Ogni tanto lo faccio, ma quando rientro nella quotidianità è ancora peggio di prima.
      Meno male che ho ancora qualche isola felice nella mia vita a cui sto ancorata e che mi strappa ancora sorrisi e mi scalda il cuore.
      Ciao Tomaso, buona giornata con un abbraccio :). Marilena

      Elimina
  3. .. pensa che c'è chi blogga con mezzo mondo e si saluta a malapena col vicino di pianerottolo (io.. ahah.. )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Appena il francesino avvia il progetto, gli ordino una spilletta e te la spedisco. Vedrai che successo con il tuo vicino :).
      Ciao Lampur, buona giornata. Marilena

      Elimina
  4. .. cosi poi scopriamo che blogghiamo tutti e due nei nostri soppalchi antiatomici.. ahah!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei terribile ! Ma meno male che esisti, mi strappi sempre una risata e per me è tutta salute.
      Lode a te Lampur :).
      PS: tu ci scherzi, ma mio padre si fece il rifugio antiatomico ai tempi della Guerra del Golfo. Per ora ci è costato solo un sacco di soldi di ICI, IMU, ecc., ma lui è da quei tempi che predica che un giorno ci verrà utile. Effettivamente quando venne il terremoto ero talmente impaurita che pensai di trasferirmi là ...Però non ho la linea Internet e non posso bloggare ... OK ci penserò domani.

      Elimina
    2. Io voglio la spilletta con su: " I love Erri" ahahahah

      Elimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  6. Ciao Marilena, sopra scherzavo con Franco a proposito della nostra comune passione per Erri De Luca.
    Tornando al tuo post in linea di massima concordo. Ma al mattino durante il mio percorso dalla metro in poi, vedo solo gente che comunica con altra gente tramite cellulari, tablet e via dicendo. e poi raramente incontro persone come me. Preferisco leggere o osservare gli altri. Certo, do un occhio anche ai messaggi sul cellulare non sono esattamente contro. Però grazie ai libri letti ho anche conosciuto belle persone con cui scambiare parole e confrontarsi. Ma siamo in minoranza.
    Sicura quindi che di solitudine soffrano solo i ragazzi?
    Buona giornata!


    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vedi Mariella, io il confronto l'ho fatto tra i giovani di una volta e quelli di oggi e purtroppo è innegabile che le precedenti generazioni (la mia ma anche quelle antecedenti) avevano il dono di socializzare con naturalezza. Oggi è triste sentire affermazioni come quella del francesino che pensa che parlare con qualcuno significa essere scambiati per pazzi ... meglio isolarsi dentro al display del cellulare.
      E ancor più triste è pensare che, mentre i ragazzi di una volta ti corteggiavano ovunque (davanti alla scuola, sul bus, mentre passeggiavi), ora non si accostano e preferiscono instaurare rapporti sul web armeggiando con le tastiere.
      Noi entravamo in discoteca in 5 e uscivamo in 8 e il gruppo aumentava di volta in volta, ora vanno in discoteca o in un pub e così come sono entrati, così escono.
      Se poi devo estendere il discorso, sì, c'è sicuramente una tendenza di tutti alla chiusura; siamo tutti più diffidenti, lo si vede anche dalla trasformazione nei condomini dove una volta lasciavamo le porte aperte ed ora ci limitiamo ad un veloce "buongiorno" se incrociamo il nostro vicino di cui non sappiamo nulla. E il discorso sarebbe lungo se volessimo analizzare tutti i nostri spostamenti e come li gestiamo.
      Io sono forse un po' fuori dalle righe, mi è rimasta intatta la naturalezza di una volta e forse la gente lo avverte; mio figlio si prende gioco di me perché dice che "parlerei anche con i sassi", ma è la gente che attacca bottone, forse cogliendo un mio sorriso o una mia disponibilità.
      Giusto ieri sera stavamo aspettando su una panchina del giardinetto l'orario di entrata al cinema; è passata una signora con un piccolo maltese al guinzaglio. E' stata lei a dire "buonasera" senza che la conoscessimo; in capo a 2 minuti eravamo lì a conversare del più e del meno. Ma, non so come dire, forse è perché colgo nel "buonasera" di una sconosciuta un'apertura (in fondo se passeggi con il cane mica sei tenuto a salutare tutti quelli che incontri) e quindi non mi limito a ricambiare con educazione un saluto, ma parte una domanda banale (sul cane) e da lì si snocciola una conversazione. Forse la signora si sentiva sola nel buio del giardinetto seppure accompagnata dal suo cagnolino ed io non mi sono ritratta. Credo che si possa ricondurre al tuo "preferisco osservare gli altri". E' osservandoli che si può stabilire un contatto, ma se ci chiudiamo affondando la testa in un cellulare o in un libro lanciamo il messaggio "stammi alla larga, non mi disturbare".
      Sì, soffriamo tutti di solitudine; non sono un'esperta che ha tra le mani soluzioni e ricette, ma penso che a tutti stia stretta questa solitudine e quindi, di fondo, percepisco la voglia della gente di parlottare anche solo per 20 minuti su un bus, piuttosto che su un treno .. in fondo fa piacere a tutti scambiare due chiacchiere. E allora basta un sorriso, basta una gentilezza, basta un commento e ti accorgi che la gente è più disponibile di quanto si creda. Ma bisogna avere occhi puntati sulle persone e non sui cellulari.
      Ciao, buona giornata anche a te. Un abbraccio :). Marilena

      Elimina
  7. Lorenzo, non mi mettere l'ansia !! Ho già le gomme a terra di mio, lasciami uno spiraglio di speranza che si possa verificare un'inversione.
    Mi sono già depressa nel constatare che la crisi anziché portare una riscoperta di certi valori, ha inasprito e inacidito le persone acuendo in loro la brama di avere (anziché dell'accontentarsi), ma lasciami ancora uno spiraglio. Pure Nostradamus qualche profezia l'ha sbagliata. Lasciami l'illusione, dai. Magari può ancora succedere che questo popolo dormiglione, succube e anestetizzato abbia un risveglio. Si comincia in pochi e via via le fila si ingrossano...
    E' vero che al peggio non c'è mai fine, ma è altrettanto vero che non si può vivere ammazzando la speranza. Se così fosse tanto vale crearsi pure qui un monte Fuji (qui dobbiamo scartare il metodo del gettarsi sotto ad un treno, perché si sa che il treno potrebbe non arrivare .... ci scusiamo per il disagio).
    Ciao, buona giornata :). Marilena

    RispondiElimina
  8. Gioventù bruciata non libera ma schiava di se stessa
    ciao buona serata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì e spero per loro che trovino la forza di uscire dalla gabbia in cui loro stessi imparano a rinchiudersi.
      Ciao Tiziano, buona serata anche a te. Marilena

      Elimina
  9. E nelle programmazioni a tavolino quante incognite potrebbero sovvertire le previsioni ?
    L'attacco di Pearl Harbor fu un successo per i giapponesi, ma fu una grande sorpresa per gli americani presi alla sprovvista.
    Non credo alle leggi del caso, ma almeno lasciami sperare nelle incognite che sovvertono le previsioni ...

    RispondiElimina
  10. Non lo dico io perché non c'ero e mi devo attenere ai racconti. Sarà anche manipolazione come dici tu, ma è abbastanza insolito che gli americani se li siano trovati lì a bombardare, come dire, presi alla sprovvista. Non credo ci fosse ragione perché si facessero ammazzare così, almeno non ce la vedo io la ragione. Sarò ingenua ....

    RispondiElimina