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giovedì 2 ottobre 2014

POESIA PER UN PADRE

Ho incrociato per caso la poesia qui sotto e mi ci sono soffermata. 
E quelle parole " .... non per insegnarmi a volare, ma per togliermi la paura di cadere ... m'hai fulminato con lo sguardo severo non per odio, ma per insegnarmi a combattere" quanto mi appartengono .... perché nonostante la mia età, ma soprattutto nonostante la sua età, mio padre tende spesso a rapportarsi con me come fossi la bambina di una volta. Sì, certo, non è più quello di una volta e se tante volte sembra che si invertano i ruoli e sono io che devo prendermi cura di certe sue fragilità, sono però ancora tante le volte in cui torna ad essere quello che in casa "si faceva sentire". 

M'hai stretto la mano non per trattenermi
ma per dar libero sfogo alla mia curiosità,
m'hai lanciato in aria con le mani non per insegnarmi a volare
ma per togliermi la paura di cadere,
m'hai mostrato le tue spalle non per ignorarmi
ma per difendermi,
m'hai fulminato con lo sguardo severo non per odio
ma per insegnarmi a combattere,
m'hai distolto lo sguardo non per sconfitta
ma per rispetto,
m'hai fatto assaggiare l'amaro della sconfitte non per umiliarmi
ma per insegnarmi a non demordere,
m'hai detto "brava", anche quando non lo meritavo,
perché la forza delle vittorie si costruisce sulla fiducia,
e m'hai detto un "non è niente",
divorando l'ira per non darmela a vedere,
                                                                                                                      perché sul cammino gli inciampi devono essere da slancio
                                                                                                                      invece che da ostacolo,
                                                                                                                      e rincorriamo pensieri sulle sponde dei ricordi
                                                                                                                      che ci scaldano di emozioni vissute, nascoste,
                                                                                                                      celate dietro al lume dell'orgoglio,
                                                                                                                      d'un nostro cresciuto col sapore del volersi bene,
                                                                                                                      incondizionatamente.
                                                                                                                                                                     - Mirko Blesio -

13 commenti:

  1. Cara Marilena, io essendo un papà, mi anno commosso ciò che ahi detto del tuo papà.
    Complimenti di vero cuore cara amica.
    Ciao con un abbraccio forte forte.
    Tomaso

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    1. Caro Tomaso, ti conosco oramai da tanto tempo e credo di poter dire che anche i tuoi figli pensano che tu sei un grande papà.
      Ho letto la storia della tua vita, ti seguo nel blog e sei una gran persona e i tuoi figli sono sicuramente orgogliosi di te.
      Un grande abbraccio con un sorriso. Ciao :). Marilena
      PS: esco come Anonimo, ma sono io !!!

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  2. Bellissima poesia.Non corrisponde alla mia esperienza,non ho avuto un padre così attento.Come nonno invece è straordinario,presente,sensibile,i miei figli lo adorano.Lui dice che da giovane non aveva il tempo,aveva troppi pensieri,ed e' vero,ma purtroppo quello che perdi a una certa età non lo recuperi più.Oggi ho un padre stanco,schiacciato dalla malattia di mia madre,smarrito perché era lei che lo sosteneva.E io ho il compito di sostenerlo,confortarlo,scuoterlo senza mai poter mostrare la mia personale fragilità di fronte al vuoto che mia madre ci ha lasciato pur continuando a vivere.

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    1. Io sono stata fortunata: ho avuto anche nonno paterno e nonno materno che erano due forze della natura. Hanno fatto tanto per me, ma anche per gli altri nipoti (mia cugina sta scrivendo un libro sul nonno paterno e sta raccogliendo i nostri ricordi).
      Mi hanno insegnato a non essere troppo lamentosa a soppesare le vere sofferenze; quando mi escoriavo un ginocchio in una caduta, mi facevano ridere e mi insegnavano a tirar via le lacrime con le mani. Ridendo capivo che non si piange per un'escoriazione, ci si soffia sopra, si butta un po' di acqua e ci si rimette in piedi.
      Quando faticavo a portare a termine qualcosa, mi pungolavano, sempre con le battute e lo scherzo, ma così mi davano il fiato per proseguire. Erano giocosi, scherzosi, mi punzecchiavano prendendomi bonariamente in giro e così mi insegnavano a non prendermela per le piccole cose.
      Mi dispiace per quel che hai scritto: tutti i bambini dovrebbero avere un'infanzia come l'ho avuta io (e non solo quella, anche un'adolescenza, giovinezza, ecc.).
      Ciao Solsido. Buona giornata :). Marilena

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  3. La poesia è tonificante. E quando un poeta riporta in versi le sue emozioni, esse diventano all'istante anche le nostre emozioni.

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    1. Ed è bello riconoscere le emozioni di un poeta nelle proprie emozioni; è emozionante constatare che lui ha scritto in poche righe quello che tu non saresti riuscita a rendere così bene.
      Ciao Remigio. Buona giornata :). Marilena

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  4. Sì, è vero ci sono diverse fasi e più o meno condivido quelle che hai scritto (tranne qualcosa che rettificherei). Però non credo che a fine corsa, quando ci sarà, rimpiangerò perché mi sento in debito. I miei genitori hanno fatto tantissimo per me, ma io come figlia non mi sono ritratta davanti a nulla e ho fatto tutto quanto era umanamente possibile, fino a dimenticarmi di me stessa. Oggi che mia madre non c'è la rimpiango, ma solo perché mi manca una colonna, perché nonostante negli ultimi anni io pensassi che lei era la più fragile tra noi due, in realtà lo era fisicamente, ma il solo fatto di poterle parlare mi dava una forza incredibile. E quando mancherà mio padre se ne andrà un altro puntello.
    Ciao Lorenzo. Buona serata :). Marilena

    PS se esco Anonimo è normale .... scrivo da un altro PC e sono impedita a cambiare account e impostazioni.

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  5. che dire .....mi sono commossa (forse sono di "piccaglia" tenera) ciao Marilena un bacio Franca

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    1. Beh, tu lo conosci mio padre. Lo sai come è fatto e se anche ha ancora sempre quella voglia di sdrammatizzare e scherzare su tutto, pur essendosi piegato molto davanti agli ultimi eventi, continua ogni tanto a rispolverare quello sguardo e quel tono di comando con i quali mi fa filare e mi obbliga a non lamentarmi, ma a guardare avanti per centrare l'obiettivo. Quella poesia lo descrive veramente e pure io mi sono commossa quando l'ho letta. Ciao Franca, a presto :). Marilena

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  6. Commovente e se penso che sono anch'io su quella strada, e non e facile adeguarsi
    ciao Marilena buon fine settimana

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    1. Caro Tiziano, siamo tutti su quella strada e prima o poi arriva il nostro turno: è la ruota della vita che gira. A tutti noi piacerebbe rimanere giovani ed energici, ma la natura così non vuole. Ma se nella nostra vita abbiamo coltivato bene i nostri affetti, possiamo comunque arrivare con serenità ad accettare tutto quello che l'anzianità porta perché saranno proprio i nostri affetti a sorreggerci e si invertiranno i ruoli.
      Ciao, buon fine settimana :). Marilena

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  7. No, no, tu impicciati sempre quando si tratta di PC. Sono abbastanza impedita, ma al contempo se c'è qualche nuova funzione da imparare, mi va bene che qualcuno me la insegni (ho una repulsione per l'informatica, ma ho una curiosità di fondo che mi spinge sempre ad approfondire tutto). Attento però: se ti lanci a farmi da "assistente", rischi che poi divento una piattola e ti tormento fino a quando non capisco.
    Niente onori: solo oneri. Ciao Lorenzo. Buon fine settimana :). Marilena

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  8. Nulla da aggiungere alle parole di questa poesia!

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