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venerdì 3 ottobre 2014

Ricetta: PANE DI S. PETRONIO

ricetta tradizionale bolognese
Questa è una ricetta che ho rispolverato dalle antiche tradizioni di Bologna.

Il 4 ottobre ricorre la festa del santo patrono di Bologna: SAN PETRONIO
Era tradizione festeggiare nelle case facendo questo pane. 
Non era servito a tavola durante i pasti, ma si degustava assieme a parenti e amici (magari con un bicchiere di vino). 

E' comunque un pane che, se nei tempi che furono, era rappresentativo di questa festività, ora è andato scomparendo pure presso i fornai (forse sono riconducibili a questa tradizione alcune pagnottelle che oggi vengono fatte con farcia di mortadella ed ingredienti uguali eccetto il burro...).

Ho provato a chiedere ad uno storico panificio del centro di Bologna se lo fanno, ma mi hanno detto no (paradossalmente vendono tutti i tipi di pane, molti tipici di altre regioni italiane ...). 
E allora, poiché non è per nulla complicato farlo, tanto vale arrangiarsi !!
Già dagli ingredienti si comprende perché è un pane per la festa: ricco, goloso, opulento, sfacciatamente ipercalorico ....

Ingredienti: 400 gr di farina - 40 gr di burro temperatura ambiente (più qualche fiocchetto per la farcia) - 20 gr di lievito di birra - 2 cucchiai di latte - 1 cucchiaio di olio di oliva - 100 gr di prosciutto di Parma - 60 gr di Parmigiano Reggiano in scaglie - sale

ricetta tradizionale bologneseMettere il lievito a sciogliere in 3 dita di acqua tiepida (non calda altrimenti compromette la lievitazione).  
In una capiente terrina mettere la farina ed aggiungere i 40 gr di burro, il latte, l'olio di oliva e il lievito sciolto e iniziare ad amalgamare gli ingredienti con una forchetta. Passare ad impastare con le mani, lavorando un po' il composto fino ad ottenere una palla morbida. Fare una profonda croce nell'impasto e coprirlo con un telo e una pellicola trasparente e lasciarlo a lievitare per 1 ora (deve raddoppiare il volume).
Lavorare nuovamente la pasta con le mani, aggiungere qualche pizzico di sale e lasciar riposare l'impasto (coperto) per altri 20 minuti.
Trascorso questo tempo, reimpastare velocemente e stendere l'impasto aiutandosi con il mattarello e dando una forma ovale.
ricetta tradizionale bologneseSull'intera superficie mettere le scaglie di parmigiano, dopodiché adagiare il prosciutto, aggiungere di nuovo altre scaglie di parmigiano con qualche fiocchetto di burro.
Arrotolare su se stesso l'impasto e chiuderlo ad anello. Con un coltello, incidere qua e là con delle croci (io ho poi inserito della carta-alluminio appallottolata all'interno dell'anello per evitare accidentali deformazioni dell'impasto .. ma è opzionale).
Infornare - sulla leccarda ricoperta di carta forno - a 180° per circa 30-40 minuti (dipende dal forno ... verificare la cottura).

14 commenti:

  1. Cara Marilena,il pane è una cosa che l'umanità non può farne a meno.
    Questo pane speciale di San Petronio, non lo conosco, ma sicuramente sarà buonissimo.
    ciao e buona giornata cara amica.
    Tomaso

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    1. Sì, il pane è quasi sempre buono in tutte le sue versioni. Sappi che pure io ho faticato parecchio a conoscere questo pane, perché è una tradizione talmente antica che oramai si è persa.
      Ciao caro Tomaso, un grande abbraccio :). Marilena

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  2. A Ferrara ci sono vari tipi di pasta dura, le classiche "ciopete", ma mi hai fatto venire voglia di un bel panino farcito di mortadella!
    pane caldo, mortadella appena tagliata... sissì, ora mando qualcuno.
    Ti abbraccio e ti benedico, ciao!

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    1. Vedo che anche tu ti mantieni leggera !!! Alla faccia delle calorie.
      Comunque alla fin fine, per la nobile causa di fare questo post, il pane me lo sono mangiato tutto io ... un pezzetto alla volta andava giù che era un piacere.
      Ciao Marzia. Buona giornata con un abbraccio grande :). Marilena

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    2. Ho perso un pezzo di commento in cui dicevo che anche a Torino cerchiamo la pasta dura, quella che sembra una piccola mano (infatti litighiamo per sgranocchiare le “dita”)… e, a parte i grassi, dove mettiamo il famigerato colesterolo?
      Comunque, anche se era una comune "rosetta", il panino con “la morta” era molto buono, alla faccia di grassi e colesterolo!
      Un abbraccio benedicente a strizzo, ciao!

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    3. Tanto io il colesterolo ce l'ho perfetto (è tutto il resto che non funziona) ...... quindi posso anche permettermi 'ste bombe :).
      Abbraccio a strizzo anche a te e buon fine settimana. Ciao Marzia.
      Marilena

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  3. Sarà anche ipercalorico, ma mi sarei sacrificata volentieri anch'io!
    un abbraccio e passa un buon fine settimana
    Paola

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    1. Eh, cosa non si fa per pubblicare foto e ricette in un post ... ci si assoggetta a questi sacrifici. Ho qualche altra ricetta tipicamente bolognese da pubblicare, poi però è meglio che mi prendo una pausa e mi concentro di più sulle passeggiate per Bologna se voglio smaltire qualcosa.
      Ciao Paola, buon fine settimana anche a te con un grande abbraccio :). Marilena

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  4. Deve essere buonissimo e non è complicato da fare a casa.
    Ci proverò.
    Grazie e un bacio.

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    1. Confermo: buonissimo e di facile esecuzione ... occorre solo tempo per via della lievitazione.
      Ciao Mariella, buon fine settimana e bacio anche a te :). Marilena

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  5. E' quell' "opulento" che stuzzica appetiti e golose acquoline.. a Bologna siete infami dal punto di vista culinario.. riuscite a fa godere di un un piatto di tortellini in brodo anche in piena estate... ;)) una bacio di buona domenica... oggi Maker Faire all'Auditorium, mostra delle Invenzioni... vado a vedere cosa s'inventa il mondo...

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    1. E' vero !!! Anche d'estate ci scappa ogni tanto di fare un piatto di tortellini, giurando che è l'ultima volta visto il calore, ma poi non è mai l'ultima volta e, anche soffrendo per il fumante piatto, il piacere supera la sofferenza.
      A te lascio le invenzioni ed io mi tengo le tradizioni: aspetto il 9 ottobre per il MortadellaBO (chi la fa l'affetti), tanto per non smentire appetiti e golose acquoline.
      Buona settimana con bacio e abbraccio. Ciao :). Marilena

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  6. Moooooooolto interessante, il prossimo anno voglio festeggiare anche io! Mi piace cucinare i cibi tradizionali, quelli che si preparano solo (o quasi) per una spedifica occasione. Soprattutto se sono semplici ma gustosi e questo pane sembra proprio così! Un vero peccato che i panifici lo ignorino.

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    1. A me quello che turba è che sono andata in una panetteria che è lì dal 1880 e che fa della tradizione il suo cavallo di battaglia.
      Ha tutti ii tipi di pane locale e della nostra penisola con un occhio anche a quello internazionale (baguettes francesi, pane arabo, treccia svizzera, bretzel ecc.) e ha per contro abbandonato questo pane che, te lo assicuro, è una delizia per il palato.
      Veramente un peccato ! Ciao. Marilena

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