Translate

lunedì 15 luglio 2013

UNA QUESTIONE DI BICICLETTE

LA MIA NUOVA BICI
Ieri sera quando mio figlio ha suonato il campanello di casa mi ha detto con voce di circostanza al citofono "Mamma per cortesia puoi scendere?" senza cedere alla mia richiesta di "perché?". 
Non lo aveva mai fatto, così senza motivazione e quindi avevo già il cuore in gola temendo non so cosa nel dovere scendere (aveva avuto un incidente e dovevo vedere mezzo rottame dell'auto ? si erano fatti male e dovevo .. boh !). 
No: dovevo scendere perché mi ha regalato una bici nuova che stava lì sul marciapiede sorridente (la bici) ad aspettarmi. Ancora un po' e tiravo un calcio nel sedere a mio figlio per le palpitazioni che mi aveva fatto venire e l'ansia che mi aveva provocato e invece è finito tutto in abbracci e baci.

Mi sono sempre lamentata della vecchia bici che avevo. Era la bici di mia madre e prima di me si lamentava mia madre, perché per dare una pedalata ci volevano le gambe di Coppi e Bartali messi insieme.
Anche su strada piana nonostante le vigorose pedalate venivo sorpassata anche dai tricicli dei bambini.
Mi lamentavo e naturalmente le differenze generazionali della mia famiglia si sono palesate immediatamente.
BICI A CONFRONTO
La reazione di mio padre: "appena posso la vengo a caricare e la porto a far vedere in quella bottega che conosco. Magari c'è da allentare o lubrificare qualcosa. Lo so che è una bicicletta dura: lo diceva sempre anche tua madre, ma la facciamo mettere a posto".
La reazione di mio figlio: "mamma ma compratene una nuova!" risposta "ma magari come dice il nonno si può sistemare" contro-risposta "ma piantala, è vecchia, non andava nemmeno quando era nuova e dopo 30 anni una bici si può anche cambiare".
Io ero tra i due fuochi: ascoltare papà, artista del riciclo, dell'economizzare, del far durare le cose ad ogni costo o ascoltare il figlio che risolveva con l'acquisto di una nuova bici, più morbida, più comoda arrendendomi davanti al fatto che le cose vecchie vanno buttate ?
E così continuavo a pedalare con la lingua fuori e con questo caldo dovevo girare con la flebo di acqua in vena perché dopo due pedalate ero già morta.

La vecchia bici nera, la nuova bici bianca.
BIANCO O NERO .... ma come ? E le tonalità del grigio che dovrebbero stare in mezzo ai due estremi dove sono finite ? 
Non lo so, però ora sono il felice possessore di una nuova bici, almeno fino a domani quando dovrò confessare a mio padre che la vecchia bici è in cantina e dovrò subire le litanie sullo sperpero dei soldi contro cui nulla varrà la mia difesa che da quando giro in bici faccio al massimo 3 pieni di benzina all'anno (tanto se glielo dico mi risponde che così imparo a non avere messo l'auto a metano che costa meno  ...).

8 commenti:

  1. La tua bici nuova mi piace un sacco! Io me la sono comprata da poco ed è rosa fiammante, ora non posso più stare senza! Un bacione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me sarebbe piaciuta lilla .. ma non so nemmeno se esiste. Certo che anche così io la trovo bellissima (e poi io sono una signora e quindi devo stare calmina con i colori!). E' bello andare in bici (a parte che fa bene alla salute), ma poi è economico e, organizzandosi, si arriva quasi ovunque. Buone biciclettate anche a te. Ciao un bacio.

      Elimina
  2. Con una bici così non ti vedrai più sorpassare dai tricicli. Bellissima "Viola la farfalla".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, sono finite le umiliazioni dei sorpassi. L'ho già usata oggi ed è tutto un altro mondo. Prima pedalavo anche in discesa visto che quella non andava, adesso me la prendo comoda e con una pedalata vado con il vento tra i capelli.
      Mi fa piacere che hai visto Viola: è veramente bellissima come la piccina di quei due ragazzi.
      Ciao

      Elimina
  3. Bella la tua nuova bici!!! Purtroppo da me le bici non vanno così tanto... -.-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì è proprio bella. Sai, anche qui fino a qualche anno fa le disdegnavamo tutti. Poi a causa del traffico, complice la crisi, un po' suggestionati dalla pubblicità che ti invita a fare sport, ci stiamo un po' convertendo. Il comune ha intensificato le piste ciclabili. E' più sana della palestra chiusa, è gratis e risparmi pure la benzina. Non rinuncio all'auto, ma allungo sempre di più le mie tratte in bici. Con un po' di pazienza ci si fa l'abitudine. Ciao!!!

      Elimina
  4. Complimenti Marilena,bellissimo regalo,

    ciao un caro saluto

    Tiziano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille, sì proprio bel regalo. Oggi l'ho già usata e si va magnificamente, metà della fatica.
      Ciao, un caro saluto anche a te.
      Marilena

      Elimina