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venerdì 31 gennaio 2014

SCHADENFREUDE

Non conosco la lingua tedesca, l'ho abbandonata sin dall'inizio. E comunque questa parola io non la conoscevo: Schadenfreude, ossia quello che in letteratura scientifica significa "godere del fallimento altrui".
Contiene a volte una componente di invidia (desiderare qualcosa che appartiene ad altri), ma è molto peggio perché è sadismo in una delle sue massime espressioni.
Ragazzo morso da un ramarro-Caravaggio
olio su tela 65,8x52,3

Fondazione Longhi-Firenze
Tempo fa mi fu raccontato un incontro con una ex-collega, la quale appreso che la chiusura aziendale comportava per alcune persone il problema di non avere i requisiti per raggiungere la pensione, si fece una risata di gusto, infilzando il coltello della derisione e del compiacimento dentro all'argomento.
Quando mi fu riferito, superato l'iniziale "non ci posso credere", mi infuriai e il sangue ribolliva per il rammarico di non essere stata lì presente a quella conversazione, visto che notoriamente non ho la stoffa del "porgi l'altra guancia", ma soprattutto non ho mai accettato gli abusi e le cattiverie gratuite e la mia risposta sarebbe arrivata puntuale sul filo affilato di lama (e un bel VERGOGNATI ! non si nega a nessuno).
E' malvagità e ignobile crudeltà gioire della disgrazia di qualcuno e in questo caso, vi è anche l'aggravante di non pensare che oltre a quel qualcuno, erano coinvolte altre centinaia di persone che a causa di quella chiusura aziendale, erano là senza lavoro con tutti i problemi conseguenti. Come non esistessero! L'importante era godere della disgrazia di quelle poche.

Ho letto che uno studio del 2012 dell'Università di Leiden, in Olanda, ha svelato che quanta meno autostima hai, più possibilità ci sono che provi allegria, anziché compassione, quando agli altri le cose vanno male. Questo perché hai la sensazione di non essere l'unico "fallito".

Da questa pagina dico: grazie per aver proferito quelle frasi quel giorno. Finalmente ci hai fatto comprendere perché la tue labbra sono "all'ingiù", perché ti abbiamo vista "buia" per anni, perché vi sono tante cose che non "girano" nel copione della tua vita. Grazie per averci fatto finalmente comprendere che la ragione di tutto ciò è che sei una fallita. E per finire: VERGOGNATI.


Nel serpente il veleno è nei denti, nella mosca è nel capo, nello scorpione nella coda, nel malvagio in tutto il corpo.  Vrddhacanakya (sentenze indiane)

6 commenti:

  1. Hai ragione! Esistono anche questi “bei tipi qua”: non solo invidiosi, ma talmente poveri e meschini che la loro unica fonte di gioia è l’infelicità altrui.
    Ad una persona così non ho detto “vergognati”. Le ho chiesto: “sei felice, ora?” e senza aspettare risposta (ridacchiava, la iena!) le ho regalato un sorriso a 50 denti (Giuda mi avrebbe invidiato) con un “mi fai veramente pena: se sei felice per questo, hai così poco nella vita!”. Tiè, ciapa e porta a cà!

    Credo utilizzerò questo post, Marilena. Quando Neurino-mio avrà elaborato, te lo scriverò: sono una schiappa a fare i collegamenti, ma in qualche modo ci aggiustiamo...
    un abbraccio

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    1. Marzia, tu non sai la rabbia che ho provato a non esserci. Quando mi ha telefonato la persona che ha subito questo incontro, era mesta e addolorata, mi ha detto che è rimasta senza parole e che la guardava ridere mentre lei era stordita (tra l'altro lei è proprio una di quelle che si è giocata la pensione). Le ho dato della pirla all'infinito, le ho detto che se anche io sostengo che bisogna essere sempre sinceri nella vita, poteva benissimo risponderle, ridendo e mentendo, "non è un problema mio, tanto ho pure ereditato e ho di che campare anche senza pensione!". Insomma, bastava poco per farla schiattare ancor di più di rabbia, altroché fargliela passare !! Perché come dici giustamente tu, queste persone hanno veramente poco nella vita e
      se la sarebbe bevuta senza problemi. E pensare che quando ce l'avevo in ufficio e la vedevo "buia" cercavo di coccolarla pensando che fosse solo una questione di carattere un po' ruvido; le feci anche ottenere un aumento di stipendio che non aveva mai avuto con la precedente capo-ufficio. Forse la
      precedente capo-ufficio l'aveva ignorata perché aveva visto quello che non ho visto io che ingenuamente penso sempre che c'è del buono in tutti. Quella invece è proprio una iena e io devo smettere di vivere nel mondo delle fate.
      Deve solo pregare che non ci incrociamo, perché glielo faccio anche io un sorriso a 50 denti e le dò una passata che se la ricorda finché campa !
      Prendi pure quel che vuoi .. non ti aspettare che sia io a dirti come fare i collegamenti (lo sai che l'informatica non è il mio forte) !
      Ciao Marzia, buona giornata alla faccia dei falliti di questa terra. Un abbraccio :). Marilena

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  2. Cara Marilena, scansa fortemente quel ramo di gente e prendo solo coloro che la pensano come il sottoscritto!!!
    Ciao e buona giornata cara amica.
    Tomaso

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    1. Di sicuro sono persone che non entrano nemmeno nella mia vita, ma se la incontro non riuscirò a stare zitta e il mio VERGOGNATI glielo regalerò
      senza nessuno scrupolo. E' così avvilente scoprire che esistono anche queste persone, ma come ho detto io non riesco a porgere l'altra guancia
      davanti alla cattiveria e grazie al cielo, mamma e papà mi hanno dotata di una lingua lunga e tagliente.
      Ti abbraccio, Tomaso, e ti auguro una buonissima giornata. Ciao :). Marilena

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  3. Hai perfettamente ragione :gioire per i mali altrui è una delle abiezioni peggiori.

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    1. Sì, è terrificante pensare che esistono simili persone ed io sono incapace di tollerarle, non so perdonarle e non mi pento neppure di non saper perdonare.
      Meno male che esistono tante e tante persone in cui invece si trova qualcosa di buono, qualcosa che ti fa riconciliare con la vita.
      Ciao Costantino. Buona serata con un sorriso :). Marilena

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