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mercoledì 5 marzo 2014

PIETA' PER CHI LEGGE

Foto presa dal web-opera di Vektor Viktim
Girovaghi nel web e ti imbatti in pagine che hanno sapori e colori diversi: come andare sulle montagne russe. E a volte mi stupisco di come resiste la voglia di esporre concetti e commenti utilizzando un linguaggio pieno di complicanze. Quelli dove le parole del modesto e onesto italiano vengono soppiantate da cancelleresche narrazioni. A volte ho quasi l'impressione di leggere le pagine scritte da un qualche politico in incognito.

Sì, quei politici che dicevano (o dicono): "C'è la volontà di un approfondimento organico dei problemi stessi in una dimensione concettuale ed operativa corrispondente alle esigenze del settore". Che uno la frase se la deve leggere e rileggere, soffermandosi, ricontrollando la punteggiatura, per comprendere poi che significa semplicemente "Stiamo verificando e state certi che faremo il possibile".  E davanti ad una frase così magniloquente si scatenano commenti che gareggiano, ognuno lucidando la propria argenteria.  Ma cosa spinge le persone a parlare in questo modo ? 
A me sa tanto di snobismo, quello che per fare colpo ti spinge a non usare espressioni come "faremo il possibile", che in fondo è quello che ti direbbe l'idraulico che deve ripararti lo scarico del water che non funziona. Vorrai mica parlare come un idraulico ?

Poi ci sono quelli che girano attorno ai discorsi per poi dire ma non dire. Per dire nello stesso tempo sì e no, bene o male, positivo o negativo, eden o caos. Come le porte dei saloon del Far West che le aprivi verso l'interno o verso l'esterno. E quando hai letto fino in fondo arriveranno i fedeli lucidatori dell'argenteria che commenteranno, ma tu resterai con il dubbio di sapere da che parte devi aprire quelle porte. 
Io non amo, e l'ho già detto, quelle pagine dove si usa il linguaggio degli SMS, ma tra quelle e la pomposa esposizione di un concetto, forse esiste un linguaggio alla portata dell'italiano medio, quello a cui già a suo tempo si adeguarono i giornalisti che compresero che se volevano vendere copie di giornale dovevano abbandonare certi stili.
Ed invece dopo la conversione dei giornalisti (e anche di qualche politico) stiamo tornando a questo vizietto del passato, quello che per tanto tempo deridevamo con le colleghe: l'aziendalese, il politichese, il legalese ed ora il bloggerese ? 
Chissà perché è nato il bloggerese ?! Sarà forse sempre in nome di quell'ironico "perché fare le cose semplici se si possono fare complicate ?". 
Parlare oscuramente lo sa fare ognuno, ma chiaro pochissimi.  Galileo GalileiConsiderazioni al Tasso, 1589

13 commenti:

  1. Si può provar pietà anche di chi scrive... magari spesso non sa quel che dice. Buongiorno

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    1. Sante parole !! Effettivamente ho scordato di fare quel riferimento, forse perché ho imboccato la strada della compassione gratuita riservata a chiunque anche a chi forse non la merita ? Chissà, magari è uno spunto per un prossimo post: I DELIRI DEI BLOGGER. Buongiorno.

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    2. aiuTATE chi sta imPAZZEndo A.D. inSERIre le vocALI in PAROle scritTE SOLO conSONANTI (questi sono i biblisti).
      Ma chi aiuterà ME a proUNciare un SUO...NO?

      Io sono SI-CURO che TU dirai una PAROlina in MIA diFESA a CHIederà sPIEGAzioni.

      Ti sei sPORCAta i capelli di TERREno?

      BUONE CENEri

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    3. Ma sei qui un'altra volta ?? Ti pensavo a dare ripetizioni a chi secondo te aveva imparato la lezione. Non perdere tempo con me, lo sai che io sono
      irrecuperabile, dammi retta, continua le tue solite frequentazioni, quelle che ti viene meglio masticare (un po' noiose e ripetitive ma masticabili).
      Non essere così sicuro delle mie parole in difesa, in fondo io non mi sono mai unita alla tua setta e non vedo perché dovrei difenderti io quando hai tutti i tuoi discepoli: conta su di loro. E poi sei stato tu a ripudiarmi .. non te lo ricordi più?
      No, non mi sono sporcata di terreno, ma anche fosse quello è un bel sporcarsi: conosco sporcizie peggiori.
      Buone ceneri anche a te.

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    4. PRIMA di andare nel desERTO ... VOLEVO SALUTARTI.
      Sai, inizialmente mi SONO VERGOGNATO di TE ... nel vederti nel TUO CARNE-VALE, ma poi mi hai fatto tenerezza in quelle giravolte con MASCHERA.

      SONO SICURO CHE TU MI PERDONERAI.

      Con te è COME litigare da INNAMORATI che se CHIEDI se MI AMI ancora tu rispondi ... ON (allo specchio).

      Ma perché devo difendere sempre il MIO ANOnome?
      ALFA...no?

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    5. Non ti scoMODAre mio ALF...ANO

      http://www.youtube.com/watch?v=70iqhWqncsE&list=UUOoji0tbfwiL74oXfe1kJoQ&feature=c4-overview

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    6. Come al solito tu capisci quello che ti pare. La scuola di ballo che frequento riporta pezzi di storia tra la gente comune. Il ballo in maschera non era una festa di carnevale intesa come “andiamo a divertirci con scherzi, coriandoli e amenità varie”, bensì era animata dal recupero di una tradizione petroniana, così come lo sono le danze rinascimentali (altro corso che fa la scuola) e altro ancora. Nel post non potevo riportare momenti salienti perché non volevo violare la privacy (esistono molti video delle danze, ma sono in area riservata e non posso certo permettermi io di pubblicare cose che la scuola per prima non pubblica). Motivo per cui vedi prevalentemente me nel video e vedi solo i momenti di gruppo con il pubblico presente a scapito dei veri balli (ma ovviamente tu ti sarai fatto il viaggio di pensare ad un mio autoincensamento). La mia maschera era solo “momentanea”; non ho bisogno di maschere, io sono quella che sono, nei miei occhi ci puoi guardare perché sono liberi da qualsiasi orpello. Sei tu quello che indossa perennemente la maschera e a forza di indossarla ti sei accecato e non riesci più a distinguere. Ma se dobbiamo restare in (o fuori) tema, avrei preferito un Pulcinella (genuino, arguto, spontaneo, estroso e generoso) ad un Dott. Balanzone (borioso, pedante, brontolone, dotto e sapiente che parla, parla, parla e non conclude mai niente). Comunque sia: CONDANNATA senza processo (per peccato di vanità, ovviamente, come il difetto che descrivo come pregio solo nel tuo insindacabile giudizio, ed anche per mistificazione visto che indosso maschere). Il MELO non mi attizza, lo sai che preferisco il fico (quello di cui tu sai solo prendere le spine senza arrivare alla polpa). E non scrivere tutto maiuscolo che ti perdonerò; che te ne fai del mio perdono ??
      Non so cosa tu vada a fare nel deserto, secondo me ti annoierai. O forse non vi sarà differenza con la tua attuale noia che ti sei andato a cercare e dentro la quale ti ostini a crogiolarti (o forse già sai che dovrai chiudere nuovamente per minacce ? tanto è la solita tiritera da popcorn. Concedimi di azzardare ipotesi ogni tanto, visto che non sono affiliata della setta e mi sfuggono molti dettagli). Ma stai via molto tempo ?
      Penso che hai solo bisogno di un po’ di vitamine, ma a me hai mozzicato la mano, come posso fidarmi ad allungartene un po’? Se mi mozzichi pure l’altra resto senza mani. Ma una ZIA può fare la ZIA senza mani ?
      Non ti riesce di capire un’H .. ma ti consoli pensando che chiunque lo riesce a fare.
      http://www.youtube.com/watch?v=mml6o8-FFIU

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    7. Mi sarei CON SOLA TO con un semplice SI, ANCHE da non MANtenere.
      POI nel deserto NON SONO MAI SOLO.
      SENTO di PIU' LUI.

      http://www.youtube.com/watch?v=uQiG9QgBVWQ

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  2. in questo periodo sono in "fase tagliando", ovvero tutte le visite di controllo dal neurologo al fisiatra, passando per altri specialisti.
    Prima follia: li ho prenotati l'anno scorso ed appena passata la visita torno a prenotare per l'anno prossimo.
    Seconda follia: le scene a cui assisto nelle varie sale d'attesa.
    Ma la follia dilagante: il tradurre in parole comprensibili la lingua degli impiegati burocrati.
    E devo ancora ritenermi fortunata perché sono viva...
    un abbraccio, cara Marilena e... sì, strapazziamoci di coccole!

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    1. Sì, l'elenco poteva continuare con il burocratese ed il medicalese e avanti ancora. E questo è l'altro aspetto: ci lamentiamo della difficoltà che generano certi linguaggi con i quali ci dobbiamo misurare nel quotidiano e poi quando indossiamo le vesti da "blogger" gareggiamo a scrivere in maniera ampollosa. Sarà una ricerca di gratificazione, di illusione di aver scritto qualcosa "ad effetto" ? Boh !!
      Tu comunque lasciatelo dire: SEI UNA GRANDE !!!
      Pensare che mi hai lasciato "scoprire" solo per caso le tue tribolazioni e sapere che le vivi così, sempre con forza e voglia di sdrammatizzare mi fa dire che sono stata fortunata ad incrociarti. Mi piacciono le donne forti e tu sicuramente lo sei. Ti mando un abbraccio a strizzissimo che spero possa darti un po' di calore, se non fuori, almeno dentro. Un bacione :). Marilena

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  3. Cara Marilena, come ti capisco, io mi trovo spesso in difficoltà per fare certi commenti, spesso ci rinuncio il mio italiano ! molto limitato, e credo che pure tu lo abbia notato. La mia semplicità è come un ragazzino di V° elementare, spero che tutti mi capite!!!
    Buona giornata cara amica, sperando sempre che arrivi il sole.
    Tomaso

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    1. Tomaso tu sei il più adorabile ragazzino del web che io conosca !!
      Ti capisco sempre e sappi che sono tantissime le volte che con le tue poche righe dici cose tanto sagge e tanto vere senza assurdi giri di parole che alla fine sono solo chiacchiere.
      Tu sei una persona vera, autentica e spontanea ed io dico: VIVA LE PERSONE VERE COME TE. Dovresti dare lezione a tante persone su come si deve vivere correttamente in questo mondo, altroché rammaricarti del tuo italiano. Buona giornata anche a te Tomaso e purtroppo senza sole, almeno qui pare che dobbiamo aspettare ancora. Un abbraccio. Marilena

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