
Si sale per una strada tutta curve, in mezzo ad una natura selvaggia, lussureggiante e variegata; strada facendo si incontrano ciclisti che tentano di affrontare quella salita (io li ho visti tutti a piedi che spingevano la bici a mano ...) o pellegrini che la affrontano a piedi per una sorta di "voto". Da lasciarci le penne in entrambi i casi vista la pendenza ! Io, donna di pianura, preferisco il comodo mezzo a 4 ruote....
Si narra che S. Rosalia scelse questo luogo per il suo eremitaggio, abitando per circa 10/12 anni in una grotta. Presso la grotta dove pregava, vicino ad un antico altare pagano, fu edificata una cappella in suo onore, conosciuta con il nome di "Chiesa vecchia di Santa Rusulia". Così come in vita, anche in morte fu eremita, infatti il suo corpo fu ritrovato dopo ripetute ricerche, circa 450 anni dalla sua morte.

Un altare e poi al centro la statua, quasi a dimensione umana, raffigurante Rosalia in estasi. Mentre ero lì ho visto una signora che inginocchiata pregava, quasi un lamento, a voce alta; non ho capito le parole, parlava evidentemente un dialetto siciliano, ma mi ha colpito moltissimo la preghiera accorata che mi procurava un po' di imbarazzo, perché, sebbene io non capissi, mi sembrava quasi di violare un "discorso" tra la signora e la statua della santa.
Il luogo ha meritato sicuramente la visita, non solo per il panorama mozzafiato, ma anche perché è pieno di misticità, almeno io l'ho vissuto così. Ovviamente basta ridiscendere la lunga scalinata del Santuario per rientrare nella "terra ferma" di bancarelle fitte fitte dove, in nome di tanta dedizione cristiana, si vende paccottiglia di ogni tipo, tutta rigorosamente marcata "Made in China".