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giovedì 4 aprile 2013

I MIEI PRIMI GIORNI NELL’ORTO


Era il gennaio 2012.
L’incaricato del Comune aveva una matita stretta tra le mani e con quella mi indicò sulla mappa appesa al muro, la posizione del mio orto. Già a vederlo sul tabellone mi stava emozionando. Nonostante il freddo intenso, nonostante la giornata nuvolosa e tetra, dieci minuti dopo ero sul posto per vederlo dal vivo. Continuavo a ripetermi: è bellissimo. In realtà era spoglio e disordinato, ma io non lo vedevo, lo immaginavo. Gli ho parlato subito (non sono pazza) e l’ho rassicurato che mi sarei presa cura di lui. Alcune verdure abbandonate e marce, erbacce e foglie morte, una botte per l’acqua rovinata e scrostata, bordure con fiacche piante di rose che gridavano aiuto.      Ecco come era il mio orto in quei giorni.
Il giorno dopo era una giornata freddissima (erano i giorni della merla) ed io coperta con strati di maglioni, la berretta di lana calata sulla fronte, alla mattina ero già lì a prendermi cura del mio orto, a sradicare erbacce e verdure marce e a portare nell’immondizia foglie putride. Ero completamente sola, non c’era nessuno negli orti confinanti e questo mi ha dato una sensazione di pace immensa. Ero in piena città, ma era come se i palazzi attorno non ci fossero, perché io vedevo solo la terra sotto di me e il cielo sopra di me. Tornai a casa con il naso rosso e la pelle del viso che tirava, ma il cuore … quello batteva bene, c’era ed era vivo.

Certo non è durata molto, il giorno dopo iniziò a nevicare ed è stata la nevicata più abbondante degli ultimi 50 anni. Vedere per credere.

Un’Italia intera seppellita sotto la neve ed il mio orto di nuovo là, solo ed abbandonato. Con la neve al ginocchio non potevo proprio fare nulla se non aspettare che arrivasse di nuovo il sole, che la neve si sciogliesse e che mi restituisse la mia terra.

4 commenti:

  1. Marilù solo una cosa mi viene da dire:ma come fai fare tutto?e tutto alla perfezione poi?ho letto tutto senza nemmeno fiatare ed è bellissimo..è un blog carico di emozioni reali e carico di cultura...Sei insuperabile davvero tantissimi complimenti sei una grande!Un grosso abbraccio dalla tua piccina Alice

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  2. Piccina della zia !! Tu sei di parte, figurati. Non sono perfetta, anzi faccio un sacco di pasticci. So far tutto MA NON so fare niente, questo dovrebbe essere il mio motto.
    Mi arrangio e mi piace sperimentare sempre qualcosa di nuovo, altrimenti si muore dentro!
    Comunque /da vecchietta/ me la cavicchio. Devo ancora capire esattamente come funziona tutto questo ambaradan ma almeno fino a qui ci sono arrivata.
    Comunque non so se te ne sei accorta, ma un pensierino ino ino anche a te lo avevo messo citandoti nella ricetta della Torta di mele. Sono solo alle prime battute. Con un poco di tempo spero di riuscire a dedicarvi qualche post, visto che ci tengo a tutte voi e tu sai a chi mi riferisco. Ciao piccina

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  3. Ma cos'è un ex CAMPO SANTO?
    Dalle mie parti non ti farebbero trovare gli ORTAggi.
    Ma non mi dire che devo fare il CUSTODE del campo santo?

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    1. Nooooo, tranquillo. Nessun campo santo. Era solo orrendo. Adesso è tutto rigoglioso ed ordinato.
      Anche in questo momento ho degli arbusti di rose di 2 metri pieni stracarichi di rose. Ne taglio tutti i giorni e vivo con le rose perenni come centro tavola .. Très très chic.

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