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mercoledì 26 febbraio 2014

Come salvare Via Irnerio

Ma sì, basta con 'sta mania di renderci tutti responsabili dell'inquinamento, di colpevolizzarci se ci spruzziamo un po' di deodorante spray sotto le ascelle o se contravveniamo alle normative sulle emissioni di gas di scarico.
Basta riempirci la bocca con parole come eco-sostenibili, basta regole, normative, protocolli, via !  Abbiamo degli illuminati architetti che hanno trovato la soluzione e si chiama "BUBBLES".
Foto presa dal web
Foto presa dal web
E' un giardino urbano botanico, cioè un parco, dentro ad una bolla. L'aria all'interno della bolla viene controllata da un sistema di scambio di calore geotermico. E non basta: le cellule solari sulla superficie esterna sono in grado di generare elettricità e quindi, a detta dei progettisti, il metodo si può estendere a cantieri, atri di uffici, cortili.

Devo inviare copia della notizia al Comune di Bologna; qualche giorno fa leggevo della protesta degli abitanti di Via Irnerio che sono furibondi contro l'iniziativa della chiusura del centro città il sabato e la domenica. In quelle giornate tutti i bus vengono dirottati sulla loro zona e il transito passa da 739 bus quotidiani a 1.810.

Non respirano più, non aprono nemmeno una finestra e le arrabbiature stanno arrivando al culmine. Tranquilli signori: vi mettiamo i palazzi dentro una bolla, ve li incappucciamo tutti e quando uscite di casa, pardon dalla bolla, basta solo che vi mettiate una bella maschera antigas. E che ci vuole ? 
Foto presa dal web
Disseminiamo bolle in tutta la città e così si possono anche semplificare gli stradari cittadini; vuoi mettere come è più facile un indirizzo che recita BOLLA 1, BOLLA 2, ecc. ... anziché quei nomi lunghi come Via Caduti e Dispersi in Guerra  o Parco San Pellegrino Villa Puglioli, quelli che quando li digiti sbagli sempre a scrivere.
E fuori dalla bolla ? Ma chissenefrega, anzi ... se abbiamo stravolto il sistema metrico decimale con la carta igienica (che si misura a piani di morbidezza), ora possiamo stravolgere anche l'uso del deodorante spray e anziché erogare un paio di timidi e colpevoli spruzzi in bagno potremo usufruire di bombole con quelle pistole a spruzzo (quelle che si usano in verniciatura) che il Comune avrà cura di installare sui marciapiedi per consentirci di darci delle "pistolettate" di deodorante.
10 pistolettate di inquinante ma profumato deodorante, poi si rientra in bolla.

Avvelenatore seducente, il progresso maschera sotto clamorosi vantaggi particolari una silenziosa distruzione universale. Mario Andrea Rigoni,Variazioni sull'impossibile,1993

6 commenti:

  1. Ci stiamo autodistruggendo, non c'è niente da fare!

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    1. Sì, quando ho letto la notizia mi sono detta che stiamo impazzendo, non ci sono altri commenti possibili. Ciao :). Marilena

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  2. Cara Marilena, purtroppo notizie del genere, sono del giorno! si dovrebbe forse parlare di meno e fare le cose giuste per rendere per tutti la vita più facile
    Ciao e buona giornata cercando sempre di sorridere, se anche non è sempre facile farlo.
    Tomaso

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    1. E' proprio questo il punto: anziché impegnarci VERAMENTE tutti per fare le cose giuste, vanno a cercare delle "soluzioni" che non sono soluzioni, anzi!!
      Buona giornata anche a te. Ti mando un abbraccio con un grande sorriso. Ciao :). Marilena

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  3. Ciao Marilena purtroppo ci stiamo distruggendo con le nostre mani, per fortuna in campagna si sta un po meglio
    ma l'inquinamento ormai e arrivato anche qui
    un caro saluto a presto.

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    1. L'assurdo è che per salvarci dalla distruzione abbiamo queste menti "elette" che inventano congegni come le bolle e non sono certo queste le soluzioni.
      Quando ci si rende conto che ci si sta distruggendo, bisogna saper innestare velocemente la retromarcia; la bolla è una scusante che porta a fare un passo in più verso la distruzione. Ciao Tiziano, un saluto anche a te :). Marilena

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