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martedì 15 aprile 2014

ARCHITETTURA

Che non capisco un'acca di architettura lo preciso subito, cosicché si sappia che parlo di pancia. Parlo per quello che i miei occhi mi fanno vedere e spesso per i punti interrogativi che si sovrappongono in essi. 
Bologna
Via Matteotti-Bologna

Ero per caso in Via Matteotti e aspettando il bus ho alzato gli occhi guardando il palazzo che avevo di fronte e quando ho visto quelle finestre, subito mi sono chiesta: PERCHE' ? Perché "incorniciare" una finestra esternamente? 
Sì, perché poi se mi affaccio e guardo fuori posso solo guardare frontalmente, ma quelle cornici mi impediscono la vista laterale ..... E allora che me ne faccio di una finestra dove mi si impedisce di guardare ? E quelli che la cornice non ce l'hanno sono gli insubordinati del condominio che al grido di "voglio una finestra vera!!" hanno rimosso le cornici o invece è l'estro dell'architetto che io ovviamente non comprendo ?






E poi prendi l'autostrada e in mezzo alla bucolica campagna emiliana, fatta di pianure con casolari isolati con aie dove starnazzano galline, con campi che ordinatamente alternano coltivazioni di ogni che, ti imbatti nella nuova stazione di Reggio Emilia.
Stazione di Reggio Emilia vista dall'autostrada
Foto Carlo Vannini presa dal web
E ti chiedi: ma perché è storta da qualsiasi punto tu la guardi ? Ho cercato sul web una spiegazione a ciò che io come al solito non comprendo, e scopro che l'architetto spagnolo (Santiago Calatrava), per la modica cifra di 70.000.000€ ha voluto portare le "onde" nella pianura padana.  Quindi, come dire che a Reggio sentivano la mancanza del mare ... è così ? Che se poi l'onda te la fa un'architetto di fama come Calatrava, rigorosamente straniero, è un'onda che sa di Costa Brava, mica di Casal Borsetti come te l'avrebbe fatta un architetto italiano.


Ponte di Calatrava a Reggio Emilia
Ponte di Calatrava a Reggio Emilia
Ma uscendo dall'autostrada, ti si accende una lampadina e comprendi che l'architetto si è uniformato a sue precedenti, INDISPENSABILI, opere che sono sul territorio a dimostrazione del fatto che non vi è mai limite allo sfregio che la mano dell'uomo è in grado di fare (opinione personalissima).
E ti imbatti in quegli altri non so cosa, che sono stati realizzati sui ponti. Servono? A cosa? Mi conforta aver letto che all'epoca la realizzazione ha fatto molto discutere, il che mi fa dire che non sono poi così sola.



Foto presa dal web
Casa Pendente-Bomarzo
E poi ci sono quelli oltralpe che si inventano l'acqua calda. Ho trovato la foto di una casa (più di una) assolutamente storta che più storta non si può.
E qui, cari signori, non vi siete proprio inventati nulla. Noi a Bomarzo abbiamo, sin dalla metà del 1500, il parco che il Principe Pier Francesco Orsini, commissionò "sol per sfogar il core" e in quel parco pieno di strane creature, c'è la Casa Pendente. Io ci andai 30 anni fa e non capii nulla di quelle realizzazioni, ma al pari mio, esse restano un mistero per gli studiosi.
Mentre oggi facciamo case storte e pendenti e la chiamiamo architettura moderna, ci complimentiamo per l'estro di chi le realizza e li chiamiamo artisti.

Si sussurra che il Principe Orsini fosse pazzo, ma pazzo o meno che fosse, la scritta all'entrata, pur sembrando anch'essa capziosa, lascia almeno spazio al dubbio: "Tu ch'entri qua pon mente parte a parte et dimmi poi se tante meraviglie sien fatte per inganno o pur per arte".  (Magari avrei da ridire sulla parola meraviglie ... ).

6 commenti:

  1. La casa pendente di Bomarzo è uno scherzo architettonico carinissimo dai!.. e Calatrava, devo ammettere, che il meglio di se l'ha dato a Valencia con la Città delle Arti e della Scienza.. un gruppo architettonico arditissimo che lascia veramente senza fiato (quasi come le tapas.. ahah..)

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    1. Tutto il parco di Bomarzo è carinissimo, a me piacque molto anche se non ci capivo una ceppa di quel che guardavo. Quanto a Calatrava sono dell'idea che copia e ricopia quanto già fatto, solo che si sposta e francamente la campagna di Reggio non è proprio la più idonea, sarebbero stati meglio i Ponti di Madison County !!! Per il resto, meglio le tapas che i suoi obbrobri, pardon i suoi progetti ingegneristici :). Ma Calatrava vivrà benissimo anche senza la mia spassionata ammirazione ... ne sono certa!! Ciao Lampur, buona serata.
      PS: quasi quasi, ti metto insieme agli Anonimi (ma tu senza cellulare molesto): lo sai che ho visto il tuo commento qui, ma non mi è arrivata la notifica via mail ?! Stai diventando un mago dell'informatica e bypassi tutto...ma come hai fatto ?

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    2. Ma quale mago.. sono una tragedia.. a me arrivano notifiche mail di qualche blogger ad esempio, ma non so assolutamente per quale occulto marchingegno... ti scrivo per mail cell (ma te li avevo già dati.. e poi ti ci ho chiamato col cell!!..) e non so proprio cosa voglia dire ficcarsi in una cerchia google... mi farai un corso rapidissimo quando ci vediamo.. ;))

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    3. Se sei una tragedia tu, figurati io. Stai fresco se pensi che io possa insegnarti qualcosa; io continuo a pigiare a caso qua e là. A volte mi chiedo come ho fatto ad aprire il blog, dovessi dire a qualcuno come si fa non saprei dargli indicazioni e ora mi guardo bene da toccare per fare variazioni, rischio di far saltare il mio blog e forse anche i vostri che sono nella barra laterale. Il riferimento al cell era connesso a quando avevi scritto nel tuo post. Sulla cerchia di Google non ne so mezza, non so nemmeno a cosa serve. Non ci vado praticamente mai, ogni tanto condivido qualche post che pubblico sul blog, ma non nemmeno perché lo faccio !
      Quando lessi la tua conversazione con Gus circa "gadget, bottoni aggiungi, elenco lettura, fiori," ecc. pensai che eravate due agenti segreti e parlavate in codice. Non capii né quello che volevi, né quello che ti diceva di fare: pensa un po' come sono messa.
      Se faranno variazioni alle attuali impostazioni, giuro che chiudo il blog :). Non ho voglia di sbattermi per niente e per nessuno.
      Ciao Lampur, buona serata. Marilena

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  2. Ponte e stazione di reggio emilia li ho notati durante l'ultima vacanza in toscana a natale, pure io rimasi perplessa anche se non inorridita come alla vista di quelle finestre bolognesiche sembrano dei cubetti di dadi per brodo.

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    1. Il paragone delle finestre con i cubetti dei dadi per brodo è semplicemente perfetto ! Non ci avevo pensato, ma è proprio così.
      Ponti e stazione sono una violenza per quel territorio, non ci azzeccano nulla, ma per carità va bene così, grazie al cielo io non li devo vedere tutti i giorni e questo mi conforta. Ciao Silvia, buona serata. Marilena

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