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lunedì 11 agosto 2014

NON DIAMOCI DEL TU

Ricordo che i miei genitori rivolgendosi ai propri suoceri davano loro del VOI (voi Dina cosa ne pensate ? Voi Ciro venite con noi ?).
Mi colpiva quel modo di esprimersi assurdo. 
Ma ora quel che trovo assurdo è il dilagante TU che ha colpito le generazioni. Se entro in un negozio e la commessa mi apostrofa con "ciao, dimmi" io rimango stordita perché so che non lo fa perché mi sta calando gli anni, ma lo fa e basta.
Provo addirittura imbarazzo, tanto, quando sul bus sento il ragazzotto di turno che chiede alla signora curva con i capelli bianchi "scendi ?".
Quel TU mi stride nelle orecchie, lo trovo maleducato oltreché ingiustificato.

Nel mio percorso lavorativo fui assunta in un'azienda dove il titolare pretendeva che ci dessimo tutti del tu. Gli dissi che avrei faticato non poco, non era nelle mie corde e ritenevo che le gerarchie avessero un senso e che andassero rispettate. Quando lo vedevo parlare con un magazziniere e si davano del tu, provavo sempre un brivido. Valido imprenditore, mente raffinata, capace ed esperto, ma aveva questa mania-filosofia anglosassone.
Nel tempo notai che quel tu autorizzava le persone a prendersi certe libertà che sconfinavano.


Questo è il punto: quel TU, quella confidenza non cercata, troppo spesso autorizza un trattamento troppo confidenziale che viene gestito scordandosi le buone maniere e il doveroso rispetto per chi ha più anni di te e non è abituato, perché ha vissuto in un mondo diverso, a sentirsi apostrofare con quella familiarità.

In questo mondo del web si esce dalle consuetudini e mi sono subito adeguata a questo linguaggio che prevede il "diamoci del tu" anche con persone di cui non conosco il volto o persone più anziane, ma nella vita reale se incontro una persona più anziana di me non riesco proprio a darle del tu.
E al contempo non mi aggrada che la commessa mi dica "ciao, dimmi". Lo so che in cuor suo quel tu non lo usa perché al primo impatto le sono simpatica, lo usa con tutte. 
Lo so che nell'antica Roma si davano del tu persino con l'imperatore, lo so che Papa Francesco ama insegnare a creare un clima di amicizia dandosi del tu e appellandosi agli apostoli che davano del tu a Gesù.
Ma io non vivo nell'antica Roma e  non voglio essere amica della commessa e se la forma allocutiva del lei può sembrare ingombrante, non mi interessa: il tu erga omnes non lo voglio. 

"Allora ragioniere che fa, batti ?" "Ma mi da del tu?" "No, no dicevo: batti lei!" "Ah, congiuntivo !" - dalla partita di tennis tra Fantozzi e il Rag. Filini 

7 commenti:

  1. Ha tutta la mia comprensione, cara Signora…;-)!
    Ho lo stesso problema: odio sentirmi dare del tu dal primo sbarbatello che incontro, ma chi lo conosce?!
    Ti benedico e ti abbraccio
    Marzia – ancora con problemi di connessione: reumatismi virtuali?

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    1. Prendo tutto, ma proprio tutto, benedizione e abbraccio. Certo che anche tu che ancora combatti con la connessione ... non è che vuoi emularmi visto che io combatto con 'sto PC che va a singhiozzo e non si sa perché. Ho giorni in cui navigo tranquilla e il giorno dopo manco riesco ad entrare in Internet. Ah, saperlo !!
      Ciao Marzia, buonissima giornata e un abbraccione a strizzo. Marilena

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  2. ara Marilena, credo che stiamo sprofondando nella pura maleducazione...
    Come vedi ci sono nuovamente e piano piano passa per portare il mio saluto.
    Ciao e buna settimana cara amica, e spero che l'estate se anche in ritardo arrivi veramente.
    Tomaso

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    1. Bentornato Tomaso, mi dispiace della tua assenza perché so il motivo per cui ti eri allontanato ... Il tuo saluto, lo sai, mi scalda sempre.
      Auguro anche a te una buona settimana. Quanto all'estate, qui fa un caldo da morire e i miei condizionatori vanno a tutta birra; preferirei che queste temperature le avesse chi sta al mare o ai monti in vacanza .. qui ne farei a meno. Ciao :). Marilena

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  3. Sulla questione c'è molta confusione e non si sa più chi dà del tu per maleducazione e chi semplicemente per un linguaggio moderno!
    Io cerco di abituarmi al "tu", convinta che si arriverà al "tu" globale. In altre lingue è già così.
    Su internet si dà del tu anche perchè non è sempre immediato capire l'età di chi sta al di là dello schermo e visto che lo scopo è fare amicizia...
    Ma devo ammettere che con un paio di "anziani" conosciuti sul web e poi incontrati di persona è stato imbarazzante continuare col "tu"! Ma sarebbe stato strano anche passare al "lei"... Che confusione!
    Ma ci si abituerà.

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    1. Io non voglio sembrare rigida, perché di fatto non lo sono, ma credimi che il ragazzotto che sul bus chiede "scendi?" alla signora con i capelli bianchi mi fa gelare il sangue. Non riesco a vederlo magari come un mezzo affettuoso, come si rivolgesse alla propria nonna ... lo vedo proprio come maleducato perché, come ho scritto, non rispetta un modo di vivere diverso dal suo. Quella signora anziana ha un vissuto diverso.
      Io non riesco a rivolgermi ad un anziano con il tu, non ci sono abituata e diventa automatico che anche io non gradisco la commessa che si prende una confidenza così, d'acchito, appena entro. Al lavoro poi non mi sarei mai sognata di dare del tu al Presidente o a qualche dirigente, mentre nel mio ufficio anche quando assumevo una ragazzina giovane la invitavo a darmi del tu e se anche qualcuna ha un po' faticato all'inizio, poi l'ha trovato normale, perché effettivamente trascorrevamo insieme tante ore e la familiarità era quindi naturale.
      Non so se mi piacerà un mondo dove tutti si danno del tu; lo trovo innaturale. Il tu presume una conoscenza, é proprio un modo per concedersi a qualcuno e quando avrò i capelli bianchi non mi piacerà concedermi al ragazzotto sul bus ... ma chi lo conosce !! Ciao :)

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    2. A me non dispiacerebbe ma come ti dicevo anche a me suona strano, non fa ancora parte della nostra cultura. Bisognerebbe insegnare ai ragazzetti che non siamo in Inghilterra dove esiste solo "you" e che non sono tutti abituati ai social network dove il "tu" è la normalità e che gran parte degli italiani è abituata al "lei". Non sono certo gli anziani a dover andare incontro ai giovani ma i giovani a rispettare una vita di abitudini. Quando poi saranno vecchi loro, si facciano pure dare del tu. Bisogna capire il contesto in cui ci si trova. E magari anche qualche adulto dovrebbe riflettere sulla questione!

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