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lunedì 6 ottobre 2014

TRENITALIA: un nome, una garanzia

Stazione di Bologna
Ma chi l'ha detto che il mondo cambia continuamente ? Che bisogna guardare avanti per stare al passo con i tempi ?
Ci sono tradizioni granitiche che resistono. Esempio: i treni e tutto il loro corollario di stazioni e passeggeri.
Ho preso un paio di treni in questi giorni e ritrovo sempre le vecchie (e non tanto care) abitudini, tutto come un anno fa o 10 anni fa. 

La stazione: al di fuori trovi sempre mendicanti, molestatori, venditori di fazzoletti, quello che ti tormenta perché vuole una sigaretta, gente che dorme accucciata ovunque. Ogni tanto qualche poliziotto impotente.
Dentro alla stazione i pannelli ARRIVI/PARTENZE che restano ancorati al passato in quella colonna dove ci sono tutti quei numeretti ... 10' - 25' - 56' ed oltre ... che non sono i numeri dell'ultima estrazione del lotto, bensì quelli dei ritardi.
La biglietteria: immancabile la fila. Ed ovviamente il furbo che cerca di aggirarla con la grazia di chi non ha certo frequentato la scuola di fioretto, ma sicuramente si è distinto nelle lezioni di spingarda.
L'obliteratrice: costruita secondo le tecniche di fabbricazione della legge di Murphy e quindi la prima che incontri, tranquillo che è fuori uso.
I binari: affollati di albanesi che ti tormentano con la mano tesa chiedendo la moneta, incuranti della tua insofferenza. Sono sempre loro, sono lì dai tempi in cui arrivarono con i gommoni; hanno già qualche filo bianco nelle chiome, segno evidente che stanno solo aspettando la pensione di vecchiaia che presto erogheremo loro (ecco perché li trovi sempre al di qua della linea gialla che rispettosamente non oltrepassano).
I distributori di bevande e cibo: banale ricordare che 9 su 10 ti mangeranno la moneta. E per cosa poi? Per la bottiglietta di acqua che proviene dalle FONTI DEL VULTURE (Rionero in Vulture) provincia di Potenza. Lode ai gestori che alimentano questo traffico tra Emilia Romagna e Basilicata che, si sa, sono geograficamente vicine ... 
Il pannello sul binario: diligentemente mostra orario e destinazione, ma puntualmente si accenderà la scritta scorrevole che ti informerà di uno sciopero del personale che causerà ritardi o cancellazioni di alcuni treni. Ma in Trenitalia il motto è, ed è sempre stato: 
Il treno: all'arrivo del treno c'è sempre il passeggero che ancora non ha capito che prima bisogna far scendere i passeggeri e ostinatamente si avvinghia al portello tentando la salita mentre viene travolto dai trolley di quelli che scendono. Una volta accomodati sul nostro sedile assisteremo alla trita scena di quello (solitamente rom) che passa e appoggia sul tavolinetto il bigliettino che recita che è in stato di bisogno e chiede monete; percorre la carrozza fino in fondo e poi fa il percorso a ritroso. Superfluo ricordare che viaggia come al solito senza pagare il biglietto; superfluo ricordare che se continua questa abitudine è perché c'è sempre qualche pirla che allunga monete sentendosi in questo modo un benefattore. 

Tutto sempre uguale. Puoi non prendere treni per mesi, per anni, ma quando tornerai in stazione troverai il solito copione che si ripete, inossidabile. E tu, con aria asettica e liofilizzata percorrerai il piazzale dribblando mendicanti e tabelloni, ignorerai la prima obliteratrice che incontri, vincerai la tentazione di far superare la linea gialla a quello che ti tormenta, non infilerai la moneta nel distributore, aprirai un libro perché già sai che il tuo treno sarà quello per cui si scusano per il disagio e quando arriverà, salirai accomodandoti e avendo come unica avvertenza quella di aggrapparti come un polipo ai tuoi bagagli per evitare che il rom in stato di bisogno allunghi troppo la mano bisognosa.
E' così rassicurante sapere come comportarsi senza dover affrontare novità che ti confonderebbero !!

Ora capisco perché alcuni treni si chiamano coincidenze, perché se riesci a prenderli è solo una coincidenza. Danilo Arlenghi

23 commenti:

  1. Mani nei capelli.
    Il terzomondismo d'accatto panmixista evacua e i luoghi pubblici sono i destinatari della sua attività.
    Accoglienza senza se e senza ma, lontano da casa mia, dove li mettiamo questi non si sa, le stazioni non sono luoghi ferroviari ma luoghi di accoglienza, tanto sono cazzi vostri a casa mia non me li prendo e io me ne giro in auto blu e siete brutticatticirazzisti.
    Oh!

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    1. Ricordo negli anni '80 quando viaggiavo per lavoro e c'erano le cosiddette "bande degli slavi" sui treni; colpivano, derubandoti, solo fino a confine, poi scendevano dal treno perché se andavano oltre c'erano i poliziotti tedeschi dotati di manganello e pastore tedesco con dentatura in mostra che li aspettavano. Chissà perché quel sistema funzionava e i passeggeri oltre confine potevano viaggiare tranquilli ???
      E qui invece la polizia si deve arrendere perché anche se li allontana per un giorno, il giorno dopo sono lì imperterriti a bivaccare, molestare e derubare. Ma quello che mi fa sempre più rabbia sono le persone che sganciano la moneta e con aria pomposa elargiscono l'elemosina sentendosi COSI' BUONI!! Perché questo è gran parte del male: se la smettessero di dare soldi, non li avremmo sempre lì tra i piedi.
      Quando succederà che la gente aprirà gli occhi e comprenderà che esistono già le strutture che si occupano di dar da mangiare/vestire/dormire a chi è veramente in miseria ??
      Porterò sempre l'esempio di quelli che mi avvicinarono sul sagrato della chiesa chiedendomi soldi; risposi di rivolgersi al parroco e mi guardarono con aria di disprezzo allontanandosi e allungando la mano verso altri che arrivavano. Eppure quella chiesa e quel parroco si prodigano proprio con alimentari e altri beni per i bisognosi.
      A parte l'accoglienza senza se e senza ma impostaci, bisogna anche cambiare il cervello della gente.
      OK, sono bruttacattivarazzista ... Ciao Uomo, buona giornata :). Marilena

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  2. Mentre ti rispondo sento la Boldrini in diretta su Rai 3 e mi viene in mente un modo di dire nostro: "più siamo e più cretini si vedono".
    Ma lei sta dicendo che "daremo un grande contributo al nostro paese". Vorrai mica che ci sottraiamo a questo grande onore ?
    Ciao Lorenzo, buona giornata :). Marilena

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  3. Cara Marilena, se anche abitiamo all'estero pure noi ci siamo accorti che le cose vanno molto male, prima si poteva prendere un treno dalle città e senza cambiare si arrivava a destinazione.
    Ti do un esempio primo con un treno chiamato Canaletto si partiva da Zurigo e si arrivava a Venezia senza cambiare treno!!!
    Oggi è un vero calvario, penso che tu te ne sia accorta di questi cambiamenti, dannosi per i turisti e altro!!!
    Ciao e buona settimana cara amica.
    Tomaso

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    1. Caro Tomaso, io ero in Veneto e quando ho preso il treno del rientro ho visto l'annuncio dello sciopero del personale della Regione Veneto che si sarebbe protratto fino a domenica sera. Quello che mi ha colpito è che nel tabellone apparivano ogni tanto le soppressioni dei treni, così, senza un ordine logico e senza neanche tanto preavviso. Grazie al cielo il mio non è stato soppresso, ma credo che per rispetto dei passeggeri, se organizzi uno sciopero, già devi dire quali saranno i treni soppressi dal momento dell'inizio dello sciopero fino al suo termine. E non che uno deve stare appeso al tabellone pregando di non vedere improvvisamente la scritta "SOPPRESSO".
      Effettivamente non voglio pensare a cosa devono patire i turisti che si trovano davanti a questi abusi (oltre ai disservizi che già sono all'ordine del giorno).
      Buona settimana anche a te. Ciao con un abbraccio. Marilena

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    2. Beh, comunque il turista che viene qui per immergersi nel colore che abbiamo adesso mi sembra un tantino masochista. Sul resto, sì, se non ci decidiamo a dare una bella ripulita avremo sempre meno possibilità. E anche la pizza e mandolino te li puoi gustare se non ti rapinano strada facendo. Non sono un'esperta di montagna, certo che se mi dici che abbiamo carenze di accesso pure sulle Alpi, allora non so più in cosa credere .. ho sempre avuto una grande ammirazione per i "montanari" e i "bagnini romagnoli", entrambe categorie che hanno sempre dato il massimo per incentivare il turismo. Gente con una marcia in più.

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  4. ..e stai parlando della stazione di Bologna! Che Luisa ed io abbiamo trovato da fantascienza rispetto a quel monumento al disservizio tugurioso che chiamasi Stazione Termini in quel della rinomata capitale romana... per non parlare della rete regionale laziale, che neanche arriva a Termini (nodo strozzato di una ventina di binari in piena città), visto l'incapacità di lavorare in verticale (come a Bologna e nelle grandi metropoli europee), hanno aumentato i binari ad una chilometrata dal nucleo centrale, da raggiungere ovviamente a piedi e senza neanche pensiline per quando piove! Marilena tiettela stretta la tua stazione coi suoi ritardi... ;)

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    1. Ah, beh, se dobbiamo includere pure la regionale, sai quanto ho da dire !! Ho viaggiato per quasi 2 anni senza pagare il biglietto da Guastalla a Reggio Emilia. Le obliteratrici di Guastalla non funzionano da anni. Le prime volte, ligia alla regola che vuole che se non hai obliterato devi segnalarlo in vettura, andavo a caccia del controllore il quale mi diceva "sì, sì, si sieda che poi arrivo". Non arrivava mai e stava tutto il tempo a chiacchierare con il macchinista. Così il mio biglietto rimaneva intonso pronto per il viaggio successivo e la storia si ripeteva.
      Non contenta ho pure scritto alla TPER segnalando che le obliteratrici non funzionavano. Mai ricevuto risposta e nessuno le ha riparate.
      Non mi sono stupita quando la TPER si è unita alla nostra azienda bus con il suo bel passivo; come può una società restare in attivo se tutti viaggiano gratis ?
      Quanto al tenermela stretta 'sta stazione di Bologna, io me la tengo stretta, ma avviso la spettabile clientela che se anche sopporto i disservizi, i ritardi, i disagi, se solo qualcuno mi ruba il bagaglio o mi torce un capello io faccio un casino che mi ritrovate in prima pagina su tutti i giornali. Non ne posso più di dovermi difendere da tutto. Sono una passeggera coscienziosa, rompo poco le palle, pago il mio biglietto, rispetto le regole e quindi ho anche diritto ad un minimo di servizio, a partire dalla sicurezza e arrivando a tutto il resto.
      Sono già al limite: ne sa qualcosa il tunisino che ha cercato di passarmi davanti alla biglietteria e che si è lamentato perché l'ho spintonato senza alcuna grazia femminile (però gli ho regalato un sorriso dicendo "sono italiana ma non sono scema" e così è andato a fare la fila).
      Che brutto carattere che ho !! Ciao Franco, buona settimana con un abbraccio (senza spintoni). Marilena

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    2. Lorenzo, questa -per quanto amara- mi ha strappato una bella risata.
      Spero almeno che ci concederanno i sotto-titoli !!! Ciao.

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  5. Quest'estate siamo andati a Roma.A parte il fatto che attraversare lo Stretto e' diventata un'impresa titanica per chi come me abita proprio nel messinese,Trenitalia ha quasi del tutto soppresso le navi veloci,arrivati a Napoli,in orario perfetto,abbiamo assistito ad una processione di ambulanti che salivano impunemente sul treno vendendo di tutto.Ciliegina sulla torta un tizio che ha cominciato a piangere e strapparsi i capelli perché affetto da tumore all'ultimo stadio e impossibilitato a mantenere la famiglia.Vedendo che nessuno gli dava corda ci chiedeva,sempre con lacrime strazianti,perché fossimo cosi insensibili al suo grido di dolore e giù altre urla ecc.
    Quando è sceso l'abbiamo visto chiacchierare tranquillamente con un ferroviere.Naturalmente al ritorno a casa stesso iter.
    Risultato:un'ora di ritardo.Non so perché ma a Napoli succede sempre qualcosa per cui anche se finora e' filato tutto liscio li l'inghippo lo trovi comunque.
    Su Trenitalia non mi esprimo perché se tu ti lamenti di Bologna figurati io cosa dovrei dire che vivo in Sicilia.Ti basti pensare che il doppio binario è ancora una chimera per quasi tutta la rete ferroviaria.Sugli extracomunitari posso dirti che da quando è cominciata Mare Nostrum siamo assediati da tutte queste persone,oltre ai soliti e a tutto il resto,rom,barboni e alte disperati,ma sinceramente a me fanno una pena i infinita perché penso che e' una grande ingiustizia e che è solo un caso se io sono nata nel posto giusto.Poi quando vedo tutti questi ragazzi che mi chiamano mamma,lo so che è un copione,penso ai miei figli e...

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    1. Sulla rete ferroviaria in Sicilia effettivamente è meglio tacere, siete proprio messi malissimo !!
      Quanto al resto ti invito caldamente a ragionare. Escludendo i rom che sono una categoria che penso non abbia bisogno di presentazioni e basta leggere i giornali per comprendere di quanti benefici usufruiscono, di quanti capitali hanno e di quanti furti si macchiano, quando guardi gli altri ti invito a guardarli come quello che piangeva salvo poi chiacchierare amabilmente con un ferroviere.
      Se vuoi farti prendere dalla commozione, puoi farlo accompagnando questi "ragazzi" da un prete, ma credimi sanno andarci da soli. Prova ad offrire loro un pasto, anziché soldi, e ti diranno di no (io, per esperienza personale, non ho mai trovato uno che accettasse).
      Leggiti le relazioni della Peter Pan (la onlus che va monitarando il "traffico" dei bambini mendicanti) e vedrai che non guarderai più nemmeno i bambini con l'occhio di una mamma. A me girava la testa nel leggere quanti soldi fanno in un anno.
      Vai a leggerti quelle notizie di rumeni storpi che vengono acquistati al loro paese per 30€ dalle famiglie ben felici di liberarsene e vengono usati qui per le elemosine con cui racimolano mediamente più di 2.000€/al mese.
      Per non parlare dei finti invalidi: l'ultimo denunciato a Parma per "abuso della credulità popolare" faceva 2.500€/mese.
      Ogni moneta che dai alimenta il traffico di esseri umani. E non voglio spingermi oltre parlandoti di quelli che, pur non avendo trafficanti alle spalle, vivono quella vita perché la preferiscono alla vita di fabbrica (non sono parole mie, ma di alcuni senegalesi con cui parlai che avevano abbandonato il lavoro in fabbrica preferendo stare "all'aperto").
      Ti ripeto: se vuoi veramente fare del bene portali alla Caritas o da un prete.
      Quando viaggiavo in Africa era la prima cosa che ci insegnavano le guide: non fate l'elemosina, altrimenti penseranno che quello è un espediente per vivere .... lo sanno molto bene, l'hanno imparato.
      Quando ce li mandate su con i pullman dalla Sicilia, hanno alloggio (con tanto di agenzia delle pulizie pagata da noi .. perché loro le manine non se le sporcano), vitto, abiti, sanità, ricarica telefonica (per telefonare a chi ??) e soldi per le sigarette .... poi se ne vanno in giro a tormentare noi chiedendo soldi, fatto salvo alcuni che preferiscono oziare dalla mattina alla sera nei centri di accoglienza.
      Prova a chiederti perché sono in mezzo ad una strada quando proprio per loro (e non certo per noi) è stato messo in moto un meccanismo di assistenza che va oltre la decenza.
      E potrei dirti anche che quelli che poi hanno un lavoro non perdono l'abitudine a cercare di "fregarci": ho assistito a scene al Pronto Soccorso per le quali ho sbarrato gli occhi. Il personale alterato ha con fermezza preteso, senza farsi commuovere dai piagnistei e lamenti, che le persone (più di una e di nazionalità diverse) esibissero l'esenzione di cui dicevano essere dotati. I tizi insistevano a dire che stavano male e che doveva bastare il documento d'identità; il personale non si è fatto impietosire, al che i tizi se ne sono andati, miracolati più che fossero stati a Lourdes. Ho espresso il mio stupore al personale del Pronto Soccorso; mi hanno risposto "Venga qua a vedere ... tutti i giorni è la solita commedia. Tutti tentano di accedere senza voler pagare il ticket, solo perché sono stranieri. E adesso pure noi siamo stanchi di essere presi per il naso".
      Non ti fermare a guardare l'apparenza .... vai oltre e scoprirai che di figli così, grazie al cielo, tu non ne hai. Ciao :). Buona giornata. Marilena

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    2. Assomiglia un po' a quanto spesso penso ripercorrendo il nostro passato. Mi sembra che qui ci abbiano raso al suolo, mi sembra che qui abbiano patito la fame, ma gli italiani di quel tempo qualcosa fecero per combattere e risollevarsi. Due abiti e un paio di scarpe per tutto l'anno. Ma non abbandonarono il paese. Anche solo pensando ai contadini qui delle nostre campagne: durante la guerra nascondevano ebrei, sbandati, giovani scampati ai rastrellamenti. E facendolo sapevano che stavano rischiando la fucilazione.
      Al Museo della Resistenza di Bologna ho ascoltato le interviste a numerosi anziani dell'epoca e dall'intellettuale alla semplice massaia furono moltissimi quelli che diedero il proprio contributo per uscire da quell'agonia e lo diedero sapendo di rischiare la vita.
      Ma purtroppo questo non lo ricorda nessuno. Nella testa della gente c'è solo "La vita è bella" di Benigni dove la "nostra" guerra sembra un gioco.
      Forse dovrebbero trasmettere a reti unificate, almeno una sera alla settimana, le immagini di cosa era l'Italia, massacrata dai bombardamenti e dalla miseria. Forse questo illuminerebbe qualcuno e risveglierebbe un po' di orgoglio nazionale, un po' di amore per questa nostra Italia.
      E purtroppo concordo sul fatto che se siamo dentro a questo ingranaggio di schiavitù, ancora così sapientemente celato per i più, è solo colpa nostra.

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    3. Sicuramente hai ragione.Io infatti raramente faccio l'elemosina a questi ragazzi proprio perché so che dietro di loro c'è qualcuno
      che si occupa delle loro necessità.Quello che volevo dire,senza polemica,e' che detesto i modi di certe persone perbene che guardano questi uomini,donne e bambini come fossero fastidiosi insetti Questo non lo posso accettare.

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    4. SOLSIDO, nemmeno io entro nella polemica. Ma vorrei tanto che si comprendesse chi veramente ha bisogno e chi no. E fare l'elemosina, anche raramente, è sbagliato. E' normale provare commozione e pietà, è l'impatto immediato, ma bisogna aver la forza di andare oltre. Ci sono tanti sistemi per aiutare la gente in difficoltà. Si può fare volontariato aderendo anche solo per piccole cose (ci sono qui da noi supermercati che consegnano la spesa a casa ad invalidi, infermi, ecc. avvalendosi di volontari che così non hanno impegni grossi quanto ad es. le persone che si dedicano all'assistenza negli ospedali)..
      Se c'è un bambino che chiede l'elemosina bisogna chiamare le forze dell'ordine, mentre la gente tacita la coscienza con una moneta incrementando così lo sfruttamento di quel bambino. E se qualcuno chiede soldi perché dice di aver fame lo si accompagna al bar a mangiare, o lo si accompagna dal parroco, ma i soldi no. E' sbagliato. E non sono io sola a dirlo che sono nessuno. Lo dicono le organizzazioni che vivono a contatto con queste persone. Che hanno stuoli di persone che la notte girano per portare panni e coperte durante l'inverno a chi dorme per strada oltre a panini e bevande calde, ma non girano per portare soldi. Non si insegna nulla facendo l'elemosina, se non che per guadagnare soldi basta tendere la mano.
      E purtroppo il passo successivo è la violenza, come il lavavetri qui da me a cui rifiuto sistematicamente la moneta e che con cattiveria estrema mi urla "vaffan.. donna", con quel donna carico di disprezzo e sbattendo la spugna sul mio parabrezza. Perché lui ha imparato che basta stare ad un semaforo e impiastricciare un vetro e se si imbatte in una donna sa che siamo tendenzialmente impaurite da certi gesti. Non gli abbiamo insegnato un granché .... solo ad esigere e soprattutto ad approfittarsi di una donna che difficilmente scenderà per tirargli un cazzotto.
      Non so cosa tu intenda con lo sguardo che citi, ma forse bisogna anche pensare a quanta gente è stata vittima di scippi, furti o, come qui da noi, occupazione abusiva di case. Io non devo guardare molto lontano: ho amiche che sono state derubate per strada e in casa e francamente non mi sento di rimproverarle se guardano con diffidenza o con disprezzo questi mendicanti.
      Qui, in via Indipendenza, i negozianti sono in rivolta: i mendicanti che stazionano lì stanno diventando esigenti e tallonano le persone tanto da impaurirle e costringerle a tirare dritto evitando il negozio. E' fioccata la protesta in Comune, che come al solito non farà nulla, ma credimi che anche questi erano mendicanti mansueti, ma essendosi abituati a fare un certo gruzzolo, adesso lo pretendono (per la cronaca: fanno 70€ al giorno ... moltiplica per 31 e vedi tu quanto sono indigenti. Dato rilevato dai bar dove vanno sistematicamente a cambiare le monete). Se anche questi negozianti guardano con disprezzo i mendicanti non mi sento di rimproverarli.
      Come ti ho detto nel precedente messaggio: guarda oltre. Forse scoprirai che quei ragazzi non sono le anime candide che tu credi. Prova a parlare con loro, chiedi perché stanno in strada e non vanno dal parroco. Quando arrivavano gli albanesi successe che alcuni si diedero al lavoro (e oggi abbiamo imbianchini e muratori albanesi) e altri preferirono la strada: e sono ancora lì a bighellonare e a far quattrini tendendo la mano (quando non delinquono).
      Il copione è lo stesso. Era questo il mio invito. Ciao, buona serata. Marilena

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    5. E' quello che temo pure io. La crescente microcriminalità davanti alla quale le forze dell'ordine sono impotenti perché oramai rassegnati al fatto che è inutile arrestare un ladro visto che viene trattenuto per un paio di ore e poi rilasciato, obbligherà i cittadini alla giustizia fai da te.
      Io leggo troppo spesso la notizia dell'occupazione abusiva delle case qui a Bologna con i proprietari costretti in albergo; la sola idea che qualcuno entri in casa mia tra le mie cose mi fa impazzire. Conoscendomi so che nessuno riuscirebbe a convincermi a stare buona in un albergo in attesa di non so che, visto che molte volte gli sgomberi richiedono mesi su mesi. Ecco che sarei una che si fa giustizia da sola e figurati, se ho un rapporto così stretto con la mia casa e quanto contiene, prova a pensare cosa succederebbe se toccassero un mio familiare. L'ho già raccontato, sono diventata una belva quando maltrattarono mia madre in ospedale e divenni una furia tanto da tirare calci e pugni all'ufficio del primario. E non credo di essere l'unica; la gente fatica sempre più a portare a casa la pagnotta, diventerà automatico il ribellarsi a chi tenta di portartela via. Qui so che in alcuni quartieri hanno montato a proprie spese delle videocamere e si sussurra che siano state organizzate ronde notturne di cittadini privati. Tutto in gran segreto, peggio dei moti carbonari.
      Ma sono segnali di gente stanca di farsi depredare. E seppure timidi segnali a me fanno un grande spavento, non vorrei proprio dover vedere nella mia vita, la guerriglia di strada. Anche perché si sa che accanto a cittadini animati dal solo obiettivo di difendersi, si unirebbero quei violenti che si muovono solo per il gusto della violenza... Lo vediamo in certi cortei cosa succede.
      Sarebbe il caos. Non so se a questo punto in cosa si possa sperare. Io sono molto sfiduciata e non ho proprio quel gran coraggio nel muovermi; mi difendo ancora abbastanza bene, ma gli anni sono passati e braccia e gambe non sono più quelle della ragazza che si allenava tot ore al giorno in piscina. Affronto chi mi tormenta con sfrontatezza, ma con tanta incoscienza, perché se qualcuno mi strattona non so quanto io possa difendermi. Ho subito in gioventù un tentativo di violenza dal quale riuscii a scampare per miracolo, ma conosco quella paura, quella sensazione di debolezza che annienta. Non voglio mai più sentirmi vittima di qualcuno, a costo di macchiarmi io di violenza.

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  6. I ladri e i delinquenti non sono solo rom ed extracomunitari.
    Che classe!

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  7. Ovviamente la risposta non è per te,Marilena Buona serata,farò tesoro delle tue parole.Io personalmente sono stata scippata e malmenata da miei concittadini.

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    1. Mi dispiace Solsido, un'esperienza simile è sicuramente traumatica e soprattutto difficile da rimuovere con tutto il carico di paure che si trascinano avanti nel tempo.
      E' anche per questo che tante volte mi accaloro tentando di far comprendere come abbiamo diritto a vivere in sicurezza, di poter passeggiare senza incatenarci la borsa, ma con il diritto di stare tranquilli. E purtroppo è affidato a noi cittadini, in questo momento, il compito di non alimentare la microcriminalità. Che è fatta anche di tutto quanto ti ho evidenziato, perché lasciare sbandati per strada porta proprio a questo.
      Se sono stata spunto di riflessione, me ne compiaccio. Come ti ho detto si tratta di vincere il primo impulso della pietà e approfondire e, se si vuole fare qualcosa di buono, affidarsi alle organizzazioni che sii occupano di chi sta per strada. Loro sanno chi sono i senza-tetto veramente in stato di bisogno. Abbiamo tante possibilità per aiutare chi versa in stato di necessità, ma non facciamoci imbrogliare: saremmo complici di un perverso meccanismo e il nostro gesto di solidarietà non sarebbe indirizzato alle persone giuste. Ciao, buona giornata. Un abbraccio :). Marilena

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  8. Il medico pietoso fa la piaga puzzolente.

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  9. Il passeggero che ancora non ha capito che prima bisogna far scendere i passeggeri mi fa sempre sorridere! Bello convinto di aver fregato tutti e poi... :D

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    1. L'ultimo che ho visto era buffissimo: il treno rallentava ma non era ancora fermo e il tizio lo accompagnava con già la mano avvinghiata al portellone. Quando i treno si è fermato ha dato una possente tirata e aveva già il ginocchio alzato quando si è visto arrivare addosso una fiumana di persone che dovevano scendere. Si è pure alterato ed era gonfio di rabbia. Chissà cosa passa per la testa di queste persone ?
      Ciao Anna, buona giornata :). Marilena

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  10. Poi ti muovi dalla stazione e succedono altre cose

    È la festa di Id al-adha, macellano una pecora in mezzo alla strada
    In via del Triumvirato. Una donna chiama la polizia, sette persone denunciate per uccisione di animali


    Ora, sono arrivati quasi a impedirti la macellazione casalinga del maiale, no, nel loro delirio ipernormativo.
    Ora quelli del PD che sono sempre campioni del mondo del politicamente corretto, campioni dell'universo di accoglienza senza se e senza ma, faranno la solita deroga per queste robe islamiche. Scommettete?
    Continuiamo a mescolare glicerina e acido nitrico e ad aumentarne la quantità.

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    1. Beh, che questi si facciano da 3 a 18 mesi di galera non è credibile; non te li fai manco se guidi drogato in stato di ubriachezza con la patente ritirata e ammazzi 2 pedoni !!
      Certo che sono annichilita : macellano un animale in piena città ...cos'altro ci dobbiamo aspettare ?
      Quanto alle deroghe, ti faccio notare (sarò maligna io ....) ciò che scrive il giornalista: "... che dopo la pecora probabilmente sarebbe finita in padella, come accade a Pasqua a tanti agnellini nostrani".
      Come dire che ha già trovato un parallelo per cui scusare il fatto; pure noi ci macchiamo di simili peccati. E così chi legge viene addomesticato a soprassedere .... non si evidenzia il fatto che seppure può essere riprovevole ammazzare agnellini, almeno non lo si fa per strada, ma nei luoghi deputati. No , come dire che siamo uguali.
      Quanto al maiale magari aspettiamoci qualche attacco dinamitardo nei prossimi giorni in occasione della festa della mortadella che ci sarà in Piazza; auspico cortei di protesta. Anzi meglio ancora: la richiesta di poter macellare le pecore direttamente in Piazza davanti a S. Petronio (emulando Pisapia che ha consentito le preghiere islamiche davanti al Duomo).

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