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venerdì 25 aprile 2014

La liberazione

Bologna
Piazza Maggiore - il Crescentone 
Io non voglio entrare nella diatriba
21.04.1945 P.za Maggiore - Foto presa dal web
che infiamma certi animi a proposito del falso storico della data di Liberazione di Bologna, piuttosto che quella su chi furono i primi (partigiani ? americani ?).

Non mi interessa.
Non voglio ascoltare chi di quei tempi ama sottolineare, con tono accusatorio, che i bombardieri americani provocarono ingenti danni al patrimonio artistico del centro storico.
Non mi interessa.



E non voglio nemmeno ascoltare quelle notizie di manipoli di persone che contestano ogni anno questo anniversario con azioni di disturbo alquanto criticabili.  Non mi interessa.
So che ho rispetto per quello che soffrirono le persone all'epoca, so che ho sempre ascoltato i racconti dei miei nonni e dei miei genitori con il cuore che sobbalzava e ho sempre immaginato le scene della loro vita all'epoca, la fame, la paura, le fughe, un unico abito da indossare per una settimana, le scarpe rattoppate, il suono delle sirene che facevano correre ai rifugi, le macerie di palazzi crollati e tutto il resto.
Caduti della Resistenza- parete Sala Borsa
Lapide a memoria accanto alla Sala Borsa




















Ecco perché voglio ricordare la Liberazione, per rispetto di tutte le persone che hanno fatto tanto per difendere la propria vita e quella dei propri cari, che sono rimaste qui, senza fuggire, per difendere la propria terra sapendo di rischiare ogni giorno la vita. Per rispetto di chi è morto sotto il fuoco di disumane stragi. Per onorare chi quella guerra l'ha vissuta e patita: eroi sconosciuti e non con le loro piccole o grandi azioni coraggiose.
In Piazza Maggiore, a Bologna, c'è un punto della piattaforma pedonale (quella che noi chiamiamo "crescentone") dove il marciapiede è danneggiato e non viene riparato perché si vuole tenere memoria del fatto che il danno fu causato da un carrarmato americano il 21 aprile 1945, giorno della Liberazione di Bologna e quando lo vedo mi procura sempre una stretta allo stomaco. E lo stesso sentimento lo provo quando mi aggiro per la città e leggo quelle lapidi poste in ricordo.
Porta Mazzini
Lapide Porta Mazzini
Porta di Strada Maggiore
Porta di Strada Maggiore (Porta Mazzini)



E' retorica dire che non ci dovrebbero essere guerre: ci sono state, ci sono e temo che ci saranno. Non può essere retorica ricordare le sofferenze che comportano e il grande sollievo di quando finiscono. 
La liberazione da un incubo. 
E anche se non c'ero voglio ricordare quei volti felici che festeggiarono quando tutto finalmente finì: IO NON VOGLIO DIMENTICARE.

2 commenti:

  1. Se siamo qui a tastiereggiare lo dobbiamo a questi eroi. Non ci piove. Ed ora un qualcosina di cui mi vergogno un poco ma che ti voglio far vedere.. un pro mensa Caritas girato lo scorso anno per il 5X1000.. io chiudo il video.. http://www.chiediloaloro.it/storie/2013/mensa-caritas-giovanni-paolo-ii (nell'ultimo segmento operatori e volontari)

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    1. Appunto ! E' quello che sostengo sempre io, non saremmo qui se non fosse che ..
      Ho guardato il video, ma non credo mica di averti riconosciuto .. ma hai la barba ??? Sei tu quello ?
      Abbi pazienza, stamattina sono un po' rinco... ma spero di riprendermi visto che mi aspetta una giornata in campagna da mio padre e parte della grande famiglia (con mia cugina che continuerà la sua "intervista" per completare il libro che sta scrivendo) ed io potrò rilassarmi e raccogliere ortica e quant'altro girando tra fagiani che zampetteranno attorno a me.

      Perché mai dovresti vergognarti? Quello che fai è bellissimo e ti fa onore e può servire per molti di noi ad avvicinarsi a quelle realtà.
      Anzi, dovresti fare un post, chi meglio di te che la vivi può parlare di quella realtà ?
      Non penso che tu ne parli per autoincensarti, penso che ne parli perché ci credi.
      Ciao Lampur :). Buona giornata. Marilena

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